Lettera
aperta di Luisa Soldati ex-Vicesindaco di San Marcello – I Sindaci hanno
disatteso le delibere dei loro Consigli Comunali – «I sanmarcellini si sentono garantiti da
un Sindaco che solo pochissimi giorni prima di essere eletto ha dichiarato, in
un confronto pubblico tra i candidati, di non capire perché dovevano
interessare ai Sindaci le questioni della Comunità Montana?»
MARESCA-MONTAGNA.
Un personaggio di primo
piano della politica montana ci scrive:
Salve, mi
chiamo Luisa Soldati ed abito a Maresca, ho fatto parte dell’amministrazione
del Sindaco Carla Strufaldi al Comune di San Marcello con l’incarico di Vice
Sindaco, attualmente sono segretaria del circolo “Montagna Pistoiese” di
Rifondazione Comunista.
Vi invio, in
allegato, una lettera aperta che ho pubblicato sul mio profilo di facebook in
merito alla “rifiutata” Unione dei Comuni della Montagna Pistoiese.
Se ritenete
interessante pubblicarla sul vostro blog vi autorizzo a farlo.
Ringraziandovi
dell’attenzione vi saluto e vi auguro buon lavoro.
Luisa Soldati
E noi
pubblichiamo più che volentieri, riconoscenti, il suo intervento, che ci sembra
molto acuto e sensato.
Ecco il testo
della sua lettera aperta:
Dopo le ultime
elezioni amministrative mi sono imposta “il silenzio”.
Volevo solo
osservare e capire dove risiedeva il giusto e lo sbagliato, limitatamente alle
mie capacità intellettive da parrucchiera con l’aggravante comunista, (come più
volte è stato ribadito da dotti ex compagni).
Ho letto le
stringate cronache locali, ho chiesto spiegazioni ad addetti ai lavori, volevo
conoscere quali sono state le motivazioni e quali sono stati i percorsi
democratici e partecipativi che hanno portato i nostri Amministratori, moderati
e progressisti e finalmente liberi da zavorre estremiste, a fare determinate
scelte.
Mi riferisco
innanzitutto alla questione della mancata costituzione dell’Unione dei Comuni
della Montagna Pistoiese, decisione che i “soli” Sindaci, hanno preso con la
motivazione di non volersi accollare il disavanzo di bilancio della Comunità
Montana che si aggira su una cifra che supera i 200.000,00 € circa.
Naturalmente tali notizie sono trapelate da articoli su quotidiani locali in
quanto, e qui inizia la mia riflessione, tale decisione non è ad oggi passata
al vaglio di alcun consiglio comunale (che intendo ricordare è rappresentativo
della cittadinanza tutta).
Eppure la
scelta di procedere nella definizione e costituzione dell’Unione dei Comuni è
stata dibattuta sia nelle giunte dei comuni interessati sia nei consigli
comunali degli stessi che l’hanno approvata all’unanimità, infatti poco
prima della fine del mandato amministrativo del Sindaco Carla Strufaldi, in
procedura di urgenza, al fine di non privare il nostro territorio di cospicui
fondi economici legati a deleghe importanti a fine Marzo anche il consiglio
comunale di San Marcello ha deliberato la volontà di dare vita all’Unione.
Quindi mi
chiedo:
- È legittimo, e se lo è, è democratico e trasparente che i Sindaci senza interpellare e portare ad una nuova votazione i rispettivi Consigli Comunali abbiano deciso di abiurare ad una scelta condivisa con i rappresentanti di tutti i cittadini?
- Non sono sicura su quali enti dovranno farsi carico del disavanzo di bilancio della Comunità, sono certa che a pagare saranno comunque, come sempre, i cittadini e non chi ha causato tale disavanzo perciò la motivazione utilizzata dai Sindaci non ha senso, senza considerare che la Regione ha stanziato dei contributi finalizzati alla costituzione delle Unioni di Comuni che, guarda caso il suo importo sarebbe stato molto vicino alla cifra relativa al disavanzo. E allora, perché no?
Come si dice;
chi cerca trova, e così ho avuto l’occasione di accedere alla delibera della
Regione Toscana nella quale l’Ente regionale prende atto della rinuncia dei
comuni montani a procedere nell’Unione, dove si legge:
…
Vista la nota n. 3521-2.1 del 18 maggio
2012, con la quale il Presidente della comunità montana Appennino Pistoiese,
Sindaco del comune di Cutigliano, ha inviato le deliberazioni dei consigli
comunali dei comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio, Sambuca Pistoiese e San
Marcello Pistoiese di approvazione dello statuto, dell’atto costitutivo e la
nomina dei rappresentanti dei comuni nel consiglio dell’unione Appennino
Pistoiese;
Vista la nota n. 153489/A.080.030 del 28
maggio 2012, con la quale è stato fatto presente al Presidente della comunità
montana Appennino Pistoiese che la documentazione inviata non era idonea a
produrre la trasformazione della comunità montana in unione di comuni ai sensi
dell’articolo 67 della l.r. 68/2011, in quanto mancante della sottoscrizione
dell’atto costitutivo e dell’insediamento degli organi
Dunque, il
Presidente della Comunità Montana, nonché Sindaco di Cutigliano ha inviato alla
Regione la documentazione relativa alla costituzione incompleta perché non
sottoscritta dai Sindaci, quindi inaccettabile? Un errore che dimostra la
totale inadeguatezza e la superficialità di chi ha gestito la questione e di
chi doveva controllare che tutto andasse a buon fine come da mandato dei
Consigli Comunale (ovvero dai cittadini).
Ora, non
volendo in questo contesto commentare sull’opportunità o meno di procedere all’Unione
(anche perché io avevo già votato e deciso sulla questione) vorrei porre una
riflessione a tutti:
- Vi sentite garantiti da amministratori che, dicesi democratici, prendono una decisione così importante per il futuro di tutto il territorio e di tutti i suoi cittadini, senza dare l’opportunità ai Consigli Comunali di esprimersi di nuovo?
- Vi sentite garantiti da Amministratori che trattano la cosa pubblica ed il bene comune, con superficialità e distrazione, tanto da “perdere” svariati milioni di Euro pubblici e inviano documentazioni incomplete a Enti superiori su questioni importanti?
- Vi sentite garantiti (e queste righe le dedico solo ai cittadini di San Marcello), da un Sindaco che solo pochissimi giorni prima di essere eletto ha dichiarato in un confronto pubblico tra i candidati, di non capire perché, dovevano interessare ai Sindaci le questioni della Comunità Montana?
Distinti saluti,
Luisa Soldati
Cliccare sull’immagine
per ingrandirla.
[Domenica 23 settembre
2012 - © Quarrata/news 2012]
Devo dire che Luisa Soldati, con il suo ragionamento, non fa una piega e pone questioni davvero intriganti (compresa quella che attiene all'invio in Regione di documentazione incompleta). Non sarebbe male se chi di dovere (i sindaci in primis dei Comuni montani) trovasse un po' di tempo, e di voglia, per rispondere in modo completo e non superficiale.
RispondiEliminaE importa poco se la signora Soldati è "parrucchiera" ed anche "comunista". Anzi: tutti i miei complimentia una "parrucchiwera comunista" che pone problemi assai pertinenti ...
Scrivo meglio. "Complimenti a una "parrucchiera comunista" che ... pettina così bene.
RispondiElimina