venerdì 28 settembre 2012

COMUNITÀ MONTANA, UN VERO E PROPRIO INCESTO POLITICO

di Felice De Matteis

Carrellata (poco romantica) sulle vicende della Montagna nel dopo-Comunità

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Nonostante tutto siamo fiduciosi.
Siamo fiduciosi che il buon Governatore Rossi ripensi ai due milioni e passa di euro “buttati” all’Abetone, che il Magistrato addetto al “caso” Comunità Montana arrivi alla conclusione – quale che sia –, che la differenza fra Comunone ed Unione dei Comuni sia finalmente chiara ai cittadini/utenti.

Avrete compreso, amici di Q/n, che non siamo affatto fiduciosi.
Se ne volete una dimostrazione piccola, ve la offriamo dicendo preliminarmente che tutti (pochi) parlano e tutti (sempre meno) assorbono.
La stampa “organica” ha parlato della condanna del Giandonati e del Gualtierotti per gli illeciti consumati e giustificati in Comunità Montana, solo per un momento, come cosetta da poco perché, evidentemente, doverosamente da trasmettere: ma poi “finiamola lì”.
Noi, invece, ribadiamo un’ipotesi già esposta, e che qui è opportuno rimarcare: la Comunità Montana è stata la vitamina politica – che male usata è diventata doping – per tutti i Comuni Montani e tutte le Giunte, di tutti i colori, che nei vari Comuni si sono succeduti. Tutti – e si sottolinea tutti – hanno usato la Comunità Montana per fini impropri. Quando diciamo tutti, ci riferiamo, ovviamente, ai più presenti negli anni.
Ce lo fa capire senza mezzi termini, a conferma, la lettera inviata dal rappresentante dell’opposizione nel Comune di Cutigliano, Graziano Nesti, che – prendetene nota – è stato Sindaco del Comune stesso, nonché responsabile ad alto livello politico in Comunità Montana.
Leggete la lettera di risposta al gruppo di cittadini che chiedeva conto sul perché e sul per come il noto “S.G.” avesse mai potuto fare l’assessore in quel Comune, e chi mai lo avesse caldeggiato, nonostante i poco benevoli “meriti” attribuitegli fin dalla scandalosa selezione dei maestri di sci.
Graziano Nesti, buon figliolo e non del calibro di Venturi, si avventura in “si dice”, “circola anche voce”, “si evince” etc. etc. Una spiacevole manfrina, se avrete la bontà di leggerla, questa lettera, che è stata inviata ufficialmente al portavoce di questo gruppo di cittadini a nome del gruppo “Democratici e Progressisti”.
Dunque, per farla breve e non cadere nella trappola che certa divulgazione organica sta attuando per fare solo un gran fumo, perché l’arrosto c’è già con il signor “S.G.”, teniamo a mente che :
  1. nessuno parla e nemmeno il Gualtierotti (quello del “patto del silenzio”) e il Giandonati, nonostante la ufficiale e pubblica condanna, ritengono di dover intervenire e quindi, a rigor di logica, si accontentano del minimo danno;
  2. il giochino delle parti, che con la lettera qui allegata si evidenzia in pieno, ci rafforza nella idea che la Comunità Montana è stata non il mezzo di promozione per la Montagna, ma il suo vero e proprio cecchino;
  3. la Magistratura ha in mano un caso esplosivo e quindi viaggia con i piedi di piombo; in caso contrario viaggerebbe con i piedi piombati e questo lo può pensare solo un seguace, come me, delle pubbliche istituzioni;
  4. tutti gli attori della commedia stanno giocando sui temini Unione dei Comuni/Comunone, sapendo benissimo che il primo (Unione dei Comuni e finanziamento aggregato di circa €. 500.000) non si farà più e che il secondo è privo di normative esecutive di legge e quindi destinato a “morire”, a meno che la campanella della Dynamo e l’amore per la sua Montagna del Venturi, quello da €.7.000 mensili, non si attivino concretamente;
  5. in Comunità Montana, madre di tutta questa melma, per circa 35 anni ha governato la sinistra/centrosinistra; negli ultimi anni il centrodestra. In tutti questi anni maggioranze e opposizioni hanno convissuto.

Questo forse – anzi, certamente – è l’aspetto più deprimente: tutti insieme appassionatamente.
Un incesto politico di cui la Montagna, giustamente, non vuole pagare il dazio.
Se lo ricorderà alle prossime elezioni? Vale per tutti, nessuno escluso.

La lettera di Graziano Nesti

COMUNE DI CUTIGLIANO
GRUPPO “DEMOCRATICI E PROGRESSISTI”

Cutigliano 22 settembre 2012.
Al Sig, *****
Via *****
**********
Carissimo ***,
In riferimento alla tua del 13 settembre u. s., recapitata al sottoscritto solo in data odierna, voglio in primo luogo informarti, anche se penso sia a te già noto, che dopo le affermazioni fatte dal Sindaco nell’assemblea pubblica del 20 luglio u. s., congiuntamente al gruppo “Insieme oltre le parole”, abbiamo presentato una interrogazione in data 2 agosto, per conoscere chi aveva richiesto e con quali motivazioni (imposto) la nomina di Giuliano Sichi, interrogazione che ad ogni buon conto ti allego alla presente e che andrà in discussione nel Consiglio Comunale del prossimo 22 settembre.
Rispetto alle affermazioni fatte dal sindaco, da te definite “impegnative”, abbiamo cercato di saperne di più. Da quanto ho potuto appurare sembra che Giuliano Sichi sia stato imposto da una parte del Pdl di Cutigliano che, dopo un anno di amministrazione (2010) del Sindaco Carluccio Ceccarelli, lo ritenevano non all’altezza ed incapace. Sembra anche che sia stato chiesto forse direttamente dal Giuliano Sichi (o quasi imposto) a dei cittadini di perorare la nomina di Giuliano Sichi attraverso pressioni e lettere nei confronti del Sindaco. Di tutto ciò pare che esista una sola lettera e forse neanche protocollata.
Si evince quindi che le flotte di persone evocate dal Sindaco erano solo qualche unità e di una precisa parte politica (Pdl) e le masse di lettere forse è una sola. La risposta data da Sindaco nella lettera (vedi) che mi hai trasmesso è quanto meno bizzarra quando dice che è un fatto assodato che molti cittadini abbiano perorato la nomina di Giuliano Sichi ma non ha tenuto il conto ed i nomi.
Appare chiaro che se ad un Sindaco è imposto la nomina di un Assessore, che non sceglie nemmeno i suoi collaboratori più stretti, è un Sindaco poco autorevole ed in balia di altri, smentendo anche quanto ebbe a dichiarare nel Consiglio Comunale del 13 luglio 2010: “ho fatto questa scelta strategica perché occorreva una persona con un certo tasso di esperienza, con una certa conoscenza di quella che è l’amministrazione, di quelle che sono le tematiche da sviluppare perché noi siamo quasi tutti nuovi”.
Circola anche voce che Giuliano Sichi abbia detto dopo la sua nomina ad assessore, che il vero Sindaco da quel momento sarebbe stato lui.
Nelle settimane precedenti alla nomina proprio al sottoscritto Giuliano Sichi aveva detto di condividere le critiche che all’epoca avevamo sollevato all’operato del Sindaco e della Giunta e lui stesso definì il Sindaco e la sua Giunta “lumaca” e senza idee.
Nella lettera del Sindaco dell’8 settembre u. s., dice che c’è stato un generale apprezzamento per quella nomina: mi sembra che si voglia mistificare la realtà come è solito fare il Sindaco. Per quanto ci riguarda il nostro gruppo non ha affatto espresso un apprezzamento (e come potevamo farlo quando Giuliano Sichi era coordinatore del Pdl della Montagna ed era una persona da noi lontana anni luce, oltre ad essere da sempre chiacchierata ed inviso a tanti cittadini), ma nel Consiglio Comunale del 13 luglio 2010 abbiamo “augurato buon lavoro” ed auspicato “di istaurare un corretto ed adeguato rapporto anche con la minoranza”, e lo abbiamo sfidato in questo senso dicendo di “esserne certi”, cosa che di fatto poi nei 10 mesi di assessorato di Giuliano Sichi non è mai avvenuta, perché anch’esso come gli altri della Giunta prima, non hanno tenuto un rapporto di collaborazione, ma solo di scontro, con la minoranza. Ad ogni buon conto ti invio la copia dei passi interessati del verbale del Consiglio Comunale del 13 luglio 2010 con il nostro intervento e la risposta del Sindaco.
Come ho altre volte detto anche pubblicamente, dopo quanto è stato scoperto in Comunità Montana, sono tornate alla mente le affermazioni fatte dal Sindaco nella presentazione dell’Assessore Giuliano Sichi durante una assemblea pubblica tenuta a Cutigliano nel giugno 2010, appena qualche giorno dopo la nomina, definendo Giuliano Sichi la persona che per la sua attività in Comunità Montana, poteva dare una mano a reperire risorse, parole che oggi senza voler fare un processo alle intenzioni, lasciano perplessi. Di fatto ti posso dire che Giuliano Sichi aveva fatto trasferire dalla Comunità Montana al Comune di Cutigliano 20.000 Euro in più dei proventi dei Bacini Imbriferi Montani, che ora (2012) il Comune ha dovuto restituire.
In conclusione non posso che manifestare tutte le mie e nostre perplessità nei confronti della risposta che vi è stata fornita dal Sindaco: molto probabilmente con le affermazioni fatte nell’assemblea del 20 luglio scorso il Sindaco voleva scaricare le proprie responsabilità riguardo alla nomina di Giuliano Sichi, ma così facendo ha dimostrato tutta la sua debolezza e di essere assolutamente inadeguato. Senza considerare che nella lettera vi sono alcuni aspetti di arroganza che non possono essere propri di un Sindaco che dovrebbe amministrare per tutta la cittadinanza.
Scusandomi per la lunghezza e rimanendo a disposizione per qualsiasi chiarimento, ti invio i più cordiali saluti
Graziano Nesti – Capogruppo “Democratici e Progressisti”

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 28 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

3 commenti:

  1. Madonnina mia che tristezza a rendersi conto di quale sia il livello a cui si è (o meglio: sono) scesi i nostri politici montanini !

    RispondiElimina
  2. Tutti sapevano, Cittadini, Preti, Frati e Sbirri e amministratori di tutti i colori, dall’Abetone a Pistoia chi era S. G., delle sue ruberie e dei suoi rinvii a giudizio, ma nessuno ha mai parlato. Perché? Maggioranze e opposizioni avevano il loro tornaconto. Poco importa se la montagna e i loro cittadini ne subivano le nefaste conseguenze. Se vogliamo darci un futuro, tutti quelli che negli ultimi 30 anni hanno avuto una responsabilità politica e amministrativa DEVONO ANDARE A CASA prima della scadenza del loro mandato. Chi non ha saputo amministrare fino ad ora, siamo sicuri che non farà altri disastri con Comunini o Comunoni? Per fortuna che il loro gradimento è in caduta libera, ma dubito che se ne sia accorti, loro e i loro “protettori” di riferimento.
    Ormai è assodato, ci stanno raccontando e ci hanno raccontato un sacco di bugie e nonostante tutto hanno ancora la faccia tosta di farsi vedere in giro. Ma sentono quello che dicono di loro i cittadini nelle botteghe, nei bar e nelle piazze?
    Se la nomina ad Assessore non è stata ostacolata con forza dalle opposizioni e di chi aveva un po’ di dignità in maggioranza, quale era il ricatto o la contropartita? Spero che qualcuno mostri il coraggio di rispondere.

    RispondiElimina
  3. DEVONO RENDERE I SOLDI, GLI INTERESSI E DEVONO PAGARE LA PENALE (come hanno sempre richiesto, richiedono e richiederanno ai comuni cittadini) E POI DEVONO ANDARE A CASA (in prigione ci sono solo i ladri di polli?) TUTTI NESSUNO ESCLUSO.
    ATTENDIAMO CON ANSIA LE INDAGINI DELLA GUARDIA DI FINANZA, DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA E DELLA MAGISTRATURA.





    RispondiElimina

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.