di Felice De Matteis
Le
colpe dei politici con la ‘p’ minuscola – Le analogie con la brutta storia del
buco Asl di Massa
SAN
MARCELLO.
Queste insinuazioni giuridiche debbono sicuramente aver fatto capolino, quando
nella pubblica assemblea della Comunità Montana del 23 aprile scorso, il
relatore non entra in dettaglio ma fa capire che la colpa non è tutta del reo confesso.
Non è tutta del reo confesso, perché, dice Eller, i politici erano “ di
semolino”, cioè amministrativamente inadeguati. Inadeguati o incapaci? Incapaci
o conniventi? Qui sta il nocciolo del problema che il super perito, con nomi e
cognomi “sicuramente” ha fatto nella relazione ufficiale consegnata ai
capoccia-sindaci della montagna e trasmessa brevi manu dal sindaco
Cormio all’Assessore Regionale Nencini.
Di
nomi e cognomi, la relazione ufficiale risulta essere ben fornita; noi, il
popolo, pur essendo la medesima relazione un atto pubblico, non ne dobbiamo
avere conoscenza diretta, dobbiamo andare a intuito. Ad esso ci affidiamo.
Atteso
che siamo in Italia; atteso che la Magistratura è quella che è; atteso che il
tempo della verità è sempre parziale; atteso che il politico – quello con la ‘p’
minuscola, sempre più minuscola – non ha mai colpe, ci prendiamo la briga di un
semplice e per niente paradossale raffronto.
Enrico
Rossi, Presidente della Regione Toscana, di professione politico, afferma di
essere esente da ogni critica riguardo gli arresti di Scarafuggi, quello dell’Asl:
lui l’ha nominato leader maximus a Massa – dove ha fatto un buco enorme – e lui l’ha portato a
Pistoia, dandogli anche il premio di produzione per il lavoro svolto.
I
vari presidenti della Comunità Montana hanno fatto altrettanto con il reo confesso:
uno solo l’ha nominato dirigente apicale e gli altri gli hanno lasciato fare il
fattibile; per analogia, anche loro sono incolpevoli.
Ma
il supervisore Eller, che non è ‘fesso’ al pari di noi, a tempo debito ha fatto
le sue valutazioni e ci dice, nella relazione ufficiale, una cosa già detta
nell’assemblea pubblica: qui ci sono dentro anche i politici (quelli con la ‘p’
minuscola – n.d.r.).
Noi
pensiamo e accettiamo scommesse, che non potendo tecnicamente incolpare i
presidenti che si sono susseguiti in Comunità perché “potevano non sapere”,
sotto la lente d’ingrandimento abbia messo gli assessori al bilancio, tutti,con
più o meno responsabilità diretta. E qui torniamo all’inizio: culpa in
vigilando o dolo? Reati amministativi, civili, penali o tutti quanti
assieme?
Attenzione:
prima o poi, se l’attenzione non scema, i conti dovranno essere fatti?
È
una disputa che dovrà avere il suo epilogo.
Che
non sia all’italiana, dove paga lo straccio (il dipendente, senza offesa) e lo
sporco viene riposto sotto il tappeto.
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[Martedì
29 maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]
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