domenica 20 maggio 2012

COMUNITÀ MONTANA. UNICO INDAGATO, MA QUANTE LE DOMANDE INQUIETANTI?


di Felice De Matteis

SAN MARCELLO. Il Tirreno, nella sua cronaca locale di ieri 19 maggio, trattando delle indagini in corso sulla Comunità Montana, ci avvisa che molto probabilmente l’aspetto penale della vicenda non partorirà alcun colpevole oltre il reo confesso.
Tutti gli altri dovrebbero restare intonsi e candidi come la neve.
Pistoia, la culla politica nazionale del compromesso storico – correvano i primi anni 60 – diviene anche la madre giuridica del principio che «il politico poteva non sapere», mentre fino ad oggi vigeva la barbarie del concetto opposto così come lo hanno sperimentato sulla loro pelle i vari Craxi , Berlusconi, etc.

Se ciò che Il Tirreno riporta nella sopracitata cronaca corrispondesse al vero, gli avvocati “organici” Turco (per Giuliano Sichi) e Nardi-Niccolai (per la Comunità Montana) sghignazzeranno da matti, e la loro unica fatica sarà semplicemente quella di compilare la notula professionale per questi 14 mesi di duro lavoro professionale.
Ma il Sichi reo confesso accetterà di fare la parte dell’unico componente della filibusta?
Dopo – diciamolo francamente – essersi “fatto prendere”, vorrà figurare come l’unico responsabile, quale che sia la contropartita che il suo attuale silenzio fa ipotizzare?
Non vogliamo e non possiamo crederlo, non foss’altro per il fatto che anche la coscienza più criminogena ha bagliori di resipiscenza e pulizia interiore.
Se a tanto fossimo giunti; se il giornalista del Tirreno anticipasse il finale vero di questa storia; se niente altro dovesse emergere perché “così ha da essere”, rassicuriamo chi ci segue.
Per noi non è finita.
Noi siamo solo all’inizio.

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[Domenica 20 maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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