sabato 26 maggio 2012

ECONOMIA IN CRISI. ANCHE VOLENDO È IMPOSSIBILE…


Il Comune di Pistoia e la riconversione di un immobile ex-artigianale  – Cambio di destinazione d’uso? Occorrono due o tre anni – «Potrei creare lavoro, ma non me lo lasciano fare» – «Ma la crisi che stiamo attraversando è una disgrazia o siamo noi cittadini disgraziati ad avere degli amministratori che ci mettono in crisi?»

PISTOIA. Scrive un nostro lettore:

Caro blogger, le vorrei esporre una questione personale ma emblematica.
Dunque: ho ereditato da mio padre un immobile da diversi anni in disuso in quanto non c’è richiesta di d’affitto. A suo tempo era adibito a locale artigianale.
L’immobile si trova in un contesto rurale a Bottegone nel Castel dei Buscioni, quindi circondato da abitazioni.

Ho pensato di convertirlo in appartamenti (per la precisione cinque appartamenti con annessi posti auto) visto che l’investimento sarebbe stato sopportabile in quanto i locali si prestano bene alla trasformazione senza troppe modifiche e senza cambiare minimamente l’aspetto o il volume esterno. In pratica si tratterebbe semplicemente di dividere l’interno.
Ebbene, la domanda non è stata accettata per incongruenza ambientale, in quanto le unità abitative non si adattano il paesaggio circostante e che “comunque, ammesso che venga concesso, ci sarebbe stata la necessità di un cambiamento di destinazione d’uso, cosa improbabile e comunque non possibile prima di due-tre anni”.
Quindi io mi trovo, attualmente nelle condizioni di poter offrire lavoro, dare disponibilità abitative di cui siamo carenti e tutto ciò senza alterare minimamente il contesto paesaggistico, … ma non lo posso fare per problemi burocratici. In più ho un locale non altrimenti utilizzabile e che per me è solo un costo senza reddito.
Magari tra tre anni, ammesso che mi venga concesso il permesso, potrei non avere più la disponibilità economica per motivi di recessione o quant’altro.
Dico: ma la crisi che stiamo attraversando è una disgrazia o siamo noi cittadini disgraziati ad avere degli amministratori che ci mettono in crisi? (Non mi attendo una risposta).
Posso capire la domanda di cambiamento di destinazione d’uso, ma non capisco l’opposizione per il contesto paesaggistico e tanto meno perché debba attendere tre anni. Ma quanto hanno da fare questi burocrati! (Il tecnico mi ha detto che ha trovato gli uffici deserti con una decina di impiegati che non avevano altro di meglio da fare che giocare con il computer).
Ma a cosa pensavano gli stessi amministratori quando concedevano l’autorizzazione alla costruzione di quel complesso megalitico ad un chilometro di distanza, a Masiano, che veramente fa a pugni, non solo con l’ambiente circostante, ma anche con il buon senso, vista la viabilità della zona?
La ringrazio per l’attenzione che mi ha prestato e mi scuso per il tono critico della lettera, ma comunque, anche questa dettata da un intento costruttivo di un cittadino attento ai propri doveri, rivendicando solo il diritto di essere amministrato da persone intelligenti.
Nel rimanere a sua disposizione per eventuali chiarimenti, la prego di lasciare anonima questa mia lettera.
Lettera firmata

La parola passa al Sindaco. E noi vorremmo che rispondesse proprio, dato che sarebbe anche suo preciso dovere.
Q/n
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[Sabato 26 maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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