PISTOIA.
Evviva
l’Italia,
come si direbbe in termini molto ironici, e… buon per chi sta in una botte
de fero.
Lo
spunto ce lo dà la situazione che si è verificata presso la Questura di
Pistoia, dove, qualche tempo fa, fu trasferito, come primo dirigente, Andrea
Arcamone, proveniente da Siena, dopo aver frequentato un corso che lo aveva
promosso da vicequestore aggiunto.
Arcamone
restò a Pistoia solo poco più di due mesi: dopodiché fu… rispedito a Siena –
non si sa se su richiesta dello stesso o (come più spesso accade in questi
casi) d’ufficio: nel qual caso questo ritorno a Siena sarebbe anche
oneroso per il contribuente.
Ora
sta succedendo una cosa più o meno simile con un nuovo vicequestore aggiunto,
Maria Primicerio, che, appena arrivata a Pistoia da Firenze, si ha già notizia
che è destinata a frequentare il corso di 9 mesi al termine del quale sarà
promossa primo dirigente.
Ma
dopo questa promozione la Primicerio resterà almeno a Pistoia o, anche lei,
tornerà alla sede da cui è partita?
Sono
queste le domande che si pone il Sap di Pistoia, il cui segretario ci scrive:
Quando
il Sap interviene su un tema è sempre perché abbiamo cognizione della materia
trattata.
È
regola fondamentale focalizzare l’argomento di cui si vuol parlare e poi
sviscerare le problematiche analizzando puntualmente le reali criticità.
In
merito ai trasferimenti a domanda del personale lo riteniamo il risultato
premiale delle giuste aspettative di chi ne fa richiesta; il dramma degli
uffici per la successiva gestione del carico di lavoro è causato dalla mancata
sostituzione che non garantisce una regolare suddivisione per carichi di lavoro.
È
vero, anche il Sap pistoiese auspica un cambio di pari qualifica per coloro che
vengono trasferiti, vista la cronica carenza di personale a Pistoia, ma non per
questo vogliamo frapporci fra le esigenze del personale e la gestione dello
stesso.
Riterrei
molto più importante fare un’attenta analisi per comprendere per esempio la ratio che ha spinto il Ministero dell’Interno
ad assegnare alla Divisione Anticrimine di Pistoia un Primo Dirigente di nuova
nomina, per poi trasferirlo, dopo solo 60 giorni, presso la sede di provenienza.
A
tal proposito sarebbe opportuno anche conoscere se il trasferimento de quo è
stato “d’ufficio”, con i conseguenti
costi per la comunità, o a domanda dell’interessato.
In
ogni caso appare quantomeno discutibile un trasferimento di un Dirigente dopo
solo 2/3 mesi, dopo la prima assegnazione in considerazione del fatto che mediamente
il personale “comune” attende un
minimo di quattro anni.
Ancora
più paradossale è la sostituzione di questo Primo Dirigente, che viene rimpiazzato
con un Vice Questore Aggiunto, che sarà inviato nel prossimo futuro a
frequentare un corso per la promozione alla qualifica dirigenziale della durata
di 9 (nove) mesi
I
colleghi che sono stati trasferiti per qualcuno possono essere un problema, ma un
funzionario dello Stato, chiamato alla direzione di una Divisione della
Questura di Pistoia, che di fatto non ci sarà, non è forse un dilemma serio,
visto il numero di funzionari in servizio a Pistoia e la qualifica rivestita?
Il Segretario
Provinciale
Andrea Carobbi Corso
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[Giovedì
31 maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]
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