giovedì 31 maggio 2012

IL SAP, PISTOIA E LA CASTA


PISTOIA. Evviva l’Italia, come si direbbe in termini molto ironici, e… buon per chi sta in una botte de fero.
Lo spunto ce lo dà la situazione che si è verificata presso la Questura di Pistoia, dove, qualche tempo fa, fu trasferito, come primo dirigente, Andrea Arcamone, proveniente da Siena, dopo aver frequentato un corso che lo aveva promosso da vicequestore aggiunto.
Arcamone restò a Pistoia solo poco più di due mesi: dopodiché fu… rispedito a Siena – non si sa se su richiesta dello stesso o (come più spesso accade in questi casi) d’ufficio: nel qual caso questo ritorno a Siena sarebbe anche oneroso per il contribuente.
Ora sta succedendo una cosa più o meno simile con un nuovo vicequestore aggiunto, Maria Primicerio, che, appena arrivata a Pistoia da Firenze, si ha già notizia che è destinata a frequentare il corso di 9 mesi al termine del quale sarà promossa primo dirigente.

Ma dopo questa promozione la Primicerio resterà almeno a Pistoia o, anche lei, tornerà alla sede da cui è partita?
Sono queste le domande che si pone il Sap di Pistoia, il cui segretario ci scrive:

Quando il Sap interviene su un tema è sempre perché abbiamo cognizione della materia trattata.
È regola fondamentale focalizzare l’argomento di cui si vuol parlare e poi sviscerare le problematiche analizzando puntualmente le reali criticità.
In merito ai trasferimenti a domanda del personale lo riteniamo il risultato premiale delle giuste aspettative di chi ne fa richiesta; il dramma degli uffici per la successiva gestione del carico di lavoro è causato dalla mancata sostituzione che non garantisce una regolare suddivisione per carichi di lavoro.
È vero, anche il Sap pistoiese auspica un cambio di pari qualifica per coloro che vengono trasferiti, vista la cronica carenza di personale a Pistoia, ma non per questo vogliamo frapporci fra le esigenze del personale e la gestione dello stesso.
Riterrei molto più importante fare un’attenta analisi per comprendere per esempio la ratio che ha spinto il Ministero dell’Interno ad assegnare alla Divisione Anticrimine di Pistoia un Primo Dirigente di nuova nomina, per poi trasferirlo, dopo solo 60 giorni, presso la sede di provenienza.
A tal proposito sarebbe opportuno anche conoscere se il trasferimento de quo è stato “d’ufficio”, con i conseguenti costi per la comunità, o a domanda dell’interessato.
In ogni caso appare quantomeno discutibile un trasferimento di un Dirigente dopo solo 2/3 mesi, dopo la prima assegnazione in considerazione del fatto che mediamente il personale “comune” attende un minimo di quattro anni.
Ancora più paradossale è la sostituzione di questo Primo Dirigente, che viene rimpiazzato con un Vice Questore Aggiunto, che sarà inviato nel prossimo futuro a frequentare un corso per la promozione alla qualifica dirigenziale della durata di 9 (nove) mesi
I colleghi che sono stati trasferiti per qualcuno possono essere un problema, ma un funzionario dello Stato, chiamato alla direzione di una Divisione della Questura di Pistoia, che di fatto non ci sarà, non è forse un dilemma serio, visto il numero di funzionari in servizio a Pistoia e la qualifica rivestita?
Il Segretario Provinciale
Andrea Carobbi Corso
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 31 maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.