mercoledì 23 maggio 2012

SANITÀ TOSCANA. ROSSI: È STATA LA REGIONE A SCOPRIRE E A DENUNCIARE IL ‘BUCO’ ASL MASSA


(ASCA) - Firenze, 23 mag. – «Noi abbiamo scoperto l’ammanco, in fase di certificazione del bilancio, e io personalmente l’ho denunciato alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti. Un caso unico».
Lo ha ripetuto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, rispondendo alle domande della stampa circa la vicenda della Asl di Massa-Carrara e gli arresti degli ex direttori dell’Azienda sanitaria avvenuti oggi.

Rossi ha anche affermato di aver valutato a suo tempo la posizione e l’eventuale richiesta di dimissioni all’ex direttore generale Alessandro Scarafuggi, passato dalla Asl apuana a quella di Pistoia: «A Pistoia Scarafuggi ha avuto un contratto nuovo – ha spiegato –. Abbiamo verificato che un eventuale contenzioso avrebbe procurato danno alle casse regionali. Attendiamo le carte dalla Procura».
Il governatore ha nuovamente avanzato alcune richieste a livello nazionale. «Quando ho proposto che la certificazione di bilancio per le Asl diventasse norma nazionale – ha proseguito il presidente – il ministro Passera mi disse: ‘Hai ragione’. E allora ripeto: chiedo che nella nuova legge di regolazione della spesa sanitaria il governo scriva che tutti i bilanci devono essere certificati, come lo sono i nostri. Chiedo anche una premialità per chi presenta i bilanci certificati e chiedo che si inserisca nella norma che i responsabili politici della sanità che individueranno un buco di bilancio dovranno fare quello che ho fatto io, denunciare il fatto alla Procura e alla Corte dei conti. C’è già scritto nel codice? Certe cose è bene ripeterle».
«Per quanto ci riguarda – ha concluso – il bilancio della sanità toscana è sano, il conto finanziario ha passato tutti gli esami del governo, il conto economico delle singole aziende vede qualche difficoltà solo in tre casi su 19, e del tutto sostenibili dal sistema, che è sano e in pareggio».

E bravo Presidente! Il suo discorso non fa una grinza. Come un falso sillogismo aristotelico, sembra, all’apparenza, assolutamente logico e inoppugnabile.
Dovrebbe solo spiegarci, Enrico Rossi – se riesce a farcela –, un paio di cose:
1. se, secondo il suo filosofico punto di vista, fosse giusto che un personaggio come Scarafuggi, dopo il macello di Massa, potesse aver diritto di essere trasferito su altra Asl, quella di Pistoia;
2. se, dopo le riserve e le denunce, fosse sensato e corretto che la Regione pagasse a Scarafuggi – nell’agosto dello scorso anno – 23mila euro di premio per i successi ottenuti a Pistoia (vedi);
3. se può essere vero che, dopo un ammanco di oltre 200 milioni di euro a Massa, un presidente di Regione sia autorizzato a dichiarare che «il bilancio della sanità toscana è sano, il conto finanziario ha passato tutti gli esami del governo, il conto economico delle singole aziende vede qualche difficoltà solo in tre casi su 19, e del tutto sostenibili dal sistema, che è sano e in pareggio».
Rossi crede di poterci prendere tutti in giro perché lui è laureato in filosofia e noi no?
A noi sembra, invece, che, piuttosto che rispondere con tanta disinvoltura da sembrare spudoratezza, il dottor Rossi dovrebbe pensare e riflettere a lungo sulle tre piaghe che hanno funestato il suo regno faraonico: l’Asl 1, la Fidi Toscana e il Monte dei Paschi di Siena.
Mediti bene, prima di uscirsene con affermazioni che hanno tutte le caratteristiche del non-senso.
Queste tre piaghe potrebbero, in fondo, prendere anche tre brutte pieghe per lui.
Edoardo Bianchini
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[Mercoledì 23 maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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