QUARRATA. Manetti è, senza dubbio, persona di primo piano per
Quarrata, soprattutto per il suo impegno a salvaguardia del territorio e per
quello a garanzia della partecipazione.
Ma, pur essendo encomiabile, Manetti si
ostina ancora a credere che il mondo possa cambiare e che quel partito che
guida (?) la città da più di 20 anni, possa essere in grado di dare risposte
concrete ai problemi della bassa-Quarratina.
Enrico Rossi pensa a Massa, caro
Manetti.
Enrico Rossi pensa al Monte dei Paschi
di Siena.
Enrico Rossi pensa a Fidi Toscana.
De minimis praetor non curat, il pretore non si occupa di cazzate – dice il proverbio
latino.
Quarrata, tutto sommato, è una terra
fedele, che non si ribellerà mai e quindi: perché preoccuparsene?
Se va sott’acqua, alla fine si
riazzittisce dopo un po’ di buriana.
Se qualche consigliere si fa passare
per Protezione Civile e si fa pagare qualche intervento di messa in sicurezza,
allo scoppio di una polemica interviene la Sergio Gori e tutto rientra in pace
e silenzio, come se l’alluvione di Natale fosse stata un dono di Dio.
Se il Mazzanti, candidato Sindaco del
Pd, arriva a parlare con la gente e i comitati di chi va all’acqua, con un’ora
e mezzo di ritardo, al Parco Verde, pazienza: tanto poi il candidato Sindaco
prende il 60% dei voti.
Dunque: perché preoccuparsi, Manetti?
Il male voluto… non è mai troppo!
e.b. blogger
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[Giovedì 17 maggio 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Il popolo deve patire per ubbidire.
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