di Edoardo Bianchini
Talini: «Erano i soci a invitare alle gite gli amministratori del
Comune» – Per Gianni Manigrasso, che ha sollevato il caso, la
partecipazione sarebbe stata incompatibile con le funzioni di controllo svolte
dal Comune sulle attività della discarica del Cassero – Alle uscite avrebbero
preso parte anche esponenti della minoranza – Dieci anni di attività, ma nessuno si decide a tirare fuori
gli elenchi dei partecipanti – E il nuovo Sindaco Mungai si sente un
perseguitato
SERRAVALLE-CASALGUIDI. Alla fine, picchia e mena, sulla questione delle gite
ricreativo-culturali, scende in campo Roberto Talini, ex-presidente di
Pistoiambiente, che, per mettere un tappo alla falla, trova – almeno così
sembra – una scusa piuttosto banale: non era Pistoiambiente a invitare gli
amministratori del Comune di Serravalle (controllori istituzionali della
discarica del Cassero), ma i soci della società stessa; come dire «Io non c’entro affatto: non sono stato io a invitare questi
ospiti a cena, ma sono stati i miei figli e quindi non ho alcuna responsabilità
e non ho commesso alcun errore».
E chi erano i soci di cui parla Roberto
Talini?
Eccoli:
1. Cmsa, Cooperativa Muratori Sterratori
e Affini s.r.l. (Montecatini)
2. Rosi Leopoldo S.p.a., Impresa di
Costruzioni (Pescia)
3. Vescovi Renzo S.p.A., Costruzioni e
forniture stradali, acquedotti, fognature, produzione conglomerati bituminosi e
calcestruzzi cementizi, manufatti in cemento. Escavazione e forniture di
materiali stradali da riporto e da massicciata (Lamporecchio)
4. G.S.E. S.r.l., Gestione Servizi
Ecologici (Pistoia) (vedi).
Bene. Se la vogliamo mettere in questi
termini e se ci vogliamo credere, è possibile anche convincersi che gli asini
volano, ma, sia pur parlando terra-terra, è sostenibile e soprattutto credibile
una giustificazione di questo tipo? È sufficiente a spazzare via ogni dubbio,
ogni legittima domanda sulla correttezza di una operazione che è durata un
decennio, e sulla quale nessuno, senza menare troppo il can per l’aia, vuole
tirare fuori e pubblicare gli elenchi dei beneficiari delle gite?
Eppure, se tutto è così innocente come
si sostiene, che male c’è a fornire gli elenchi nominativi delle cinquantine di
partecipanti alle escursioni che, di volta in volta, si alternavano in queste
attività di pubbliche relazioni di Pistoiambiente? E come e perché erano
iniziate queste ‘gestioni’?
Qualcuno ci suggerisce un nome: a
iniziarle sarebbe stato Renzo Bardelli, proprio l’ex-sindaco di Pistoia
scomunicato dal Pci, che tanto scalpore fece, su la Repubblica,
intervistato da Pansa nel 1982; un’intervista che gli costò le dimissioni da
sindaco (vedi). Da lui, quando era presidente di Pistoiambiente,
sarebbero iniziate queste attività «in linea
con la politica di relazioni pubbliche dell’azienda».
All’inizio Bardelli avvicinò la gente
comune alla discarica del Cassero, una realtà che aveva suscitato polemiche
asperrime e opposizioni a non finire quando, alla fine degli anni 80, la Provincia
decise di realizzarla nella valletta, appunto, dell’omonimo torrente. Fra
questa gente Comune c’erano, in prima linea, le scuole del Comune. In séguito iniziarono
pure le gite di cui stiamo parlando: alle quali – ci dicono – avrebbe
partecipato anche un attuale dirigente scolastico delle scuole di
Serravalle-Casalguidi.
Ironia della sorte, infine, è il
taglio, per così dire, genealogico della discarica del Cassero, di
Pistoiambiente e dei suoi presidenti: dopo Renzo Bardelli, che, se non
sbagliamo, si dimise in maniera un po’ brusca e repentina, il suo successore
fu, appunto, Roberto Talini, ex-funzionario all’Ambiente della Provincia di
Pistoia; e alla sua uscita di scena successe l’attuale presidente Alfio Fedi,
che era stato Assessore all’Ambiente al momento in cui, in mezzo a mille
contrasti, la discarica del Cassero era stata votata e imposta agli abitanti di
Casalguidi.
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[Mercoledì 23 maggio 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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