PISTOIA. Ginetti scrive. Per un attimo di distrazione non lo
abbiamo pubblicato subito: e ci spiace. Non gli abbiamo prestato sufficiente attenzione
e gli chiediamo scusa.
Ascoltate il
suo tono.
Noi siamo
rimasti colpiti.
Q/n
Anche il 17°
giorno è trascorso.
Oggi ho
cominciato a sentire la stanchezza.
Ovviamente non
mi sono preoccupato molto, mi sono limitato a trascorrere buona parte della
giornata sdraiato sul divano: lettura e... giro d’Italia.
Le gambe le
sento pesanti, ma ancora mi tengono in piedi, seppure un po’ meno.
Ma non dovendo
uscire di casa e non avendo da fare niente, poco cambia se invece di andare su
e giù per le scale, rimango molto sul divano.
Il fisico sento
regge bene. Altri dolori per adesso non mi pare di sentirne.
Avevo detto di
arrivare al 30, quando avrò il Tribunale del Riesame e sono sicuro di
riuscirci, ovviamente senza crearmi problemi fisici.
Giovedì mi
pareva di aver capito che uno dei Pm di fronte allo sciopero della fame avesse
pensato di darmi un leggero, leggerissimo alleggerimento dei domiciliari.
Ovviamente
doveva parlarne con tutto il pool. Mi pare che abbiano deciso un bel niente.
Questi non li
smuovi neppure con le cannonate (vecchio modo di dire; che non abbiano
a prendere alla
lettera le parole!!!).
Ma sia chiaro
che da loro a questo punto non voglio un bel niente. Il 30 deciderà il tribunale
del Riesame e non mi pare che siano della stessa pasta.
Per quanto mi
riguarda intendo resistere fino al 30, e lo farò. Non mi manca la forza d’animo
che mi spinge. Senza contare tutta la Solidarietà che ho trovato in tantissimi
compagni che è ancora più forte della mia determinazione.
Se loro hanno
il Potere di fare tutto ciò che desiderano, e possono anche andare oltre la
loro “legalità”, sappiano che io ho tutta la dignità che mi dà la forza per non
subire passivamente il loro accanimento repressivo e punitivo.
Se a loro appartiene il Potere... a noi appartiene il
futuro.
Antonio
Ginetti
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[Lunedì 28
maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]
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