Perché andarsi a prendere un assessore
a 50 chilometri di distanza?
SAN MARCELLO. Alessandro Tonarelli insiste e il neo-Sindaco Cormio non
nega e non conferma: quindi – in politichese puro – quello che il corrispondente
della Nazione ha scritto è vero; o almeno dovrebbe esserlo al 90%.
Allora, cari elettori di San Marcello,
siete proprio alla frutta.
E non perché la professoressa Cormio ha
bisogno di un assessore di esperienza tra tanti giovani che comporranno la sua
giunta, ma perché, per trovare un competente essa è costretta ad andarselo a
cercare a 50 chilometri di distanza e, per giunta, preso da un Comune che, come
Sindaco, la dottoressa Sergio Gori ha declassato e riempito di debiti da ogni
punto di vista. A San Marcello c’erano solo sottosviluppati e incapaci?
A meno che la Professoressa Cormio,
così forte del suo elettorato, non sia così debole dinanzi al suo Partito
Democratico, da non poter dire di no al diktat che proverrà dalle strutture,
sia provinciali che regionali, se fra le strutture ci vogliamo anche mettere il
Presidente Rossi, in buona relazione con la signora Sergio Gori.
Ci pensi bene, la signora Cormio, se
vuole davvero credere, obbedire e combattere, o se intende servire, non si suoi
capetti, ma i suoi concittadini. Ci pensi e si chieda se l’essersi trasferita
da Milano voglia dire, per lei, assoluta fedeltà al regime, o servizio alla sua
concittadinanza.
Ci pensi bene anche il Pd, provinciale e non, partito che, prima o poi dovrà
implodere per eccesso di dominio in Toscana dove, a forza di scandali, prima o
poi qualcuno lo porterà verso l’esplosione estroflessa, perché non sempre si
può controllare la fissione nucleare, come finora è stato fatto, anche da Rossi
stesso, con Fidi Toscana e Monte dei Paschi.
Ci pensino bene anche i comunisti (piddìini
ci pare proprio bruttino) di San Marcello, se a loro vada bene avere come
assessore al bilancio una ex-Sindaco che silurò il suo buon assessore
Burchietti perché chiedeva trasparenza e partecipazione, e che, come regalo ai
quarratini, ha lasciato 20 milioni di euro di Piuss sul groppone dei piddìini
che, rivotando Mazzanti, si sono presi in collo un peso che va sommato a tutti
i pesi che sta imponendo il signor Mario Monti. E con anche il voto festante di
Bersani e dei loro compagni, per giunta.
Se questo è il percorso
democratico-trasparente del ventunesimo secolo, Sindaco Cormio, che Dio ce ne scampi!
Edoardo Bianchini
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[Venerdì 18 maggio 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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