di MARCO FERRARI
Qualche considerazione su come potrà
svolgersi (o non svolgersi) il servizio alternativo ai tagli degli uffici
postali in montagna…
CUTIGLIANO-MONTAGNA. Il progetto Ecco Fatto! – con l’esclamativo finale –
è la rete dei punti realizzati o in via di creazione da Uncem Toscana in
collaborazione con la Regione Toscana ed i Comuni aderenti, tra cui quelli di
Cutigliano, Piteglio e Marliana, dislocati nelle zone definite “disagiate”
della regione, dove verranno erogati, nientepopodimenoché, servizi innovativi
al cittadino.
Questo è quanto sinteticamente si
apprende dalla brochure
informativa del servizio scaricabile dal sito dell’Uncem Toscana. Come
dire: servizi di serie “A” prima tolti ai cittadini, vedi chiusura degli uffici
postali o le riorganizzazioni ospedaliere e poi, surrogati con delle fotocopie
che erogano servizi di serie “B” per delle zone che qualcuno vuole far
diventare sempre più disagiate. Una sorta di marchio con cui Uncem e la Regione
dei progressisti certifica l’appartenenza delle comunità alla casta dei
cittadini o a quella dei sotto-cittadini, anch’essi però contribuenti come e
forse di più dei primi.
Stando alle intenzioni del progetto
questi punti multiservizio verrebbero aperti in quelle località dove c’è
carenza di servizi al cittadino. I luoghi candidati ad accogliere i servizi di Ecco
Fatto! sono quei paesi dove non c’è l’ufficio postale perché è stato chiuso
o manca la farmacia per prenotare le prestazioni al Cup. Per avere un’idea
completa dei servizi di cui si può beneficiare è istruttivo consultare i dépliant
predisposti dai punti Ecco Fatto! già attivi. Sono tutti uguali, quindi
basta vederne uno. Qui
è possibile scaricare quello di Borgo San Lorenzo. Per ogni servizio
offerto fatevi due semplici domande:
1. Di cosa si tratta?
2. Ne avrò bisogno?
Prendiamo ad esempio il primo della
lista: “orientamento al consumo”. Che vuol dire? Digitiamolo su Google e
diamo invio, nei primi 3 risultati c’è anche una pagina dell’Uncem; apriamola. Uno
si aspetta di trovare quanto meno la definizione del servizio: invece nulla,
una pagina completamente bianca.
L’unico esempio di “orientamento al
consumo” che mi viene in mente è in questa breve clip tratta da “Il
Ciclone”, in fondo il film è girato nella campagna Toscana, come dire
un posto disagiato, ottimo per Ecco Fatto!.
Per poter usufruire di così tanti
servizi innovati è necessario:
1. Vivere in un posto disagiato
2. Disporre di un locale a norma dove
poter svolgere il servizio
3. Disporre di personale in servizio
civile fornito dalla Regione Toscana
4. Disporre di infrastrutture tecniche
quali telefono, pc, connessione adsl
5. Un referente-responsabile di
progetto o tutor
6. Copertura assicurativa nei casi si
renda necessario, per l’espletamento del servizio, la mobilità mediante
autoveicoli.
Veniamo ora alle cose di casa nostra.
Il Comune di Cutigliano con deliberazione
della Giunta Comunale n. 50 del 17 aprile 2013 ha approvato il
protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e Uncem Toscana per la
sperimentazione di servizi di prossimità attraverso l’apertura di un punto Ecco
fatto! nella frazione di Pianosinatico, interessata recentemente dall’ultimo
giro di tagli operati dalle Poste Italiane.
Il luogo preposto, si legge nella
delibera, è la sede dell’ex ufficio postale ubicata in Via Brennero 218, per la
quale andrà stipulato apposito contratto di comodato con i proprietari. Già in
fase di stesura del protocollo d’intesa la disponibilità del locale era quindi
aleatoria e proprio su questo sono emerse le prime difficoltà, tanto da dover
ripensare l’ubicazione del servizio. Due le ipotesi emerse: i locali della
Misericordia di Cutigliano o il locale un tempo adibito a Paas, un servizio
della Regione Toscana molto simile a quello rispolverato da Uncem. Due locali
che sono però nel capoluogo comunale dove, per ora, i servizi Poste e Cup sono
presenti e funzionanti.
Verrebbe quindi meno o in parte
diminuita e complicata la funzionalità principe del servizio, cioè quella di
svolgere i servizi dove questi non ci sono.
L’abbondono dell’ipotizzata sede
originale sembra sia da addebitare al fatto che nel progetto doveva entrare
anche una banca istituendo nel locale un bancomat e concorrendo per il 50% alle
spese di affitto. Sembra però non se ne sia fatto di nulla.
Interpellato il Governatore della
Misericordia di Cutigliano, Giuliano Tonarelli, questi ha confermato la
richiesta avanzata dall’amministrazione comunale per l’utilizzo dei locali,
voci di paese parlano anche di un’assemblea piuttosto movimentata tenutasi la
scorsa settimana con al centro della discussione proprio la possibilità di
ospitare il servizio nei locali della Misericordia. Il servizio dovrebbe
partire ora nel mese di ottobre, ma molte sono ancora le incertezze e i
problemi logistici da risolvere.
Per quanto riguarda i costi a carico
del Comune o di chi gestirà come tutor il servizio – a Piteglio ad esempio è la Pro-Loco di Prunetta – ci saranno
quelli di gestione, canone adsl, materiale di consumo e cancelleria, ma ci sarà
da corrispondere, a titolo di rimborso spese, anche il costo di un corso di
formazione ai giovani del servizio civile. Il corso verrà erogato da Uncem dietro
la corresponsione di mille euro.
Considerando che i nuovi progetti Ecco
Fatto! sono 35, si ha un totale di ben 35.000,00 euro. Un piccolo business.
Ma il servizio è a favore di chi?
Non è finita: in Uncem si sono
inventati anche le “Botteghe della Salute” e presto arriveranno sul territorio.
Allegato
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[Martedì 8 ottobre 2013 | 15:27 - © Quarrata/news]
Ma questa Uncem Toscana, i montanini toscani li rappresenta e tutela davvero oppure fa solo finta? E se fa solo finta, chi rappresenta e tutela, davvero, l'Uncem Toscana?
RispondiEliminaIL GRILLO PARLANTE
RispondiEliminaCaro Lago Scaffaiolo chi vuoi che tuteli la montagna? Nessuno. E tanto meno Oreste Giurlani che - a quanto mi risulta- non ha immesso alcun rappresentante della Montagna pistoiese in quel carrozzone che è l'Uncem REGIONALE e consente a lui di presentarsi (troppo spesso) con il "ghe pensi mì" di meneghina memoria senza però levare altro ragno dal buco se non quello di apparire e, magari, percepire qualche soldino di riconoscenza. I pesciatini suoi compaesani non gli hanno mai dato alcuna considerazione tanto che per salire la scala del suo singolare "cursus honorum" dopo aver elemosinato un posto , negatogli di assessore nei Comuni montani dell'alto pistoiese ha dovuto ripiegare su Fabbriche di Vellano dove è stato eletto sindaco. Oddìo non è che i capataz della montagna pistoiese tra cu eccellono Gianfranco Venturi, Valerio Sichi, Adamo Bugelli T& soci- grandi cercatori di poltrone e poltroncine marca Comunone Dynamone - siano migliori di lui. Anzi se Oreste fa poco o nulla lorsignori invece hanno fatto danni su danni.Ed hanno il coraggio di farne di nuovi!!
No! dentro con se c'ha la marina lauri della montagna
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