giovedì 24 ottobre 2013

L’OCCHIO DEL LUPO


di LUIGI SCARDIGLI

Inizia sabato, con la rappresentazione di una delle opere più belle di Daniel Pennac, la stagione teatrale del Manzoni

PISTOIA. Non sono bastati trent’anni a depotenziare la forza comunicativa de L’occhio del lupo e siamo convinti che nemmeno nei trenta successivi il romanzo di Pennac, che sabato andrà in scena come prima nazionale al teatro Manzoni, inizierà ad avvertire il peso del tempo.

A portarla al teatro di Pistoia (sabato 26 ottobre, ore 21), la compagnia Mia/Parigi, ci ha pensato il Funaro, che coproduce l’opera in compagnia con i napoletani di Laila e con il sostegno dei Fondi di dotazione di Les Partageurs. Un’opera in lingua originale (francese) che sarà sottotitolata da Letizia Sacchi per la traduzione di Ludovica Tinghi e che si avvarrà, sul palcoscenico, di Vincent Berger e Habib Dembélé.
La storia è nota, è quella che racconta di un lupo azzurro siberiano costretto alla convivenza con altri animali in uno zoo e del suo incredibile incontro con un visitatore particolare, un bambino che decide di fissarlo con maggiore intensità rispetto alla naturale curiosità degli altri. Tra i due si instaura un rapporto simbiotico, una corrispondenza che servirà, ad entrambi, a rileggere il passato nei panni dell’altro fino a quando il lupo, che aveva un occhio chiuso, deciderà essere arrivato il momento di aprirlo, per poter guardare meglio e capire.
Al termine dello spettacolo Daniel Pennacchioni (questo il vero nome dell’autore), si fermerà a parlare con il pubblico.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 24 ottobre 2013 | 17:05 - © Quarrata/news]

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