martedì 29 ottobre 2013

FERITE A MORTE


di LUIGI SCARDIGLI

Tocca a Lella Costa interpretare Serena Dandini per inaugurare sabato la stagione teatrale al Nazionale

QUARRATA. Serena Dandini si sa, è una tosta. Ma il senso dell’humor che ne contraddistingue biochimicamente i caratteri la eleva dal ruolo di semplice femminista fino a consegnarle lo scettro di una delle donne più intelligenti di questo Paese. Lo ha dimostrato sul piccolo schermo in tanti anni di varie programmazioni semiserie e gradevoli – una delle figlie, più o meno legittime di Renzo Arbore – come si possano affrontare questioni particolarmente delicate e urgenti con la leggerezza di chi sa come aggirare l’ostacolo, lo scontro cruento, quello che produce solo sgradevoli, inutili e spesso controproducenti effetti collaterali.

Anche al cospetto delle morti impunite toccate a donne che hanno avuto la sfortuna di trovarsi al posto sbagliato, nel momento sbagliato ma soprattutto vicino all’uomo sbagliato, Serena Dandini ha deciso di fiaccolare il proprio dissenso dando voce, fantascientifica, alle vittime.
È nato così Ferite a morte, il libro che la brava ancorgirlshow romana ha scritto e pubblicato e che Lella Costa si è presa la briga di interpretare portandolo sul palcoscenico, quello del Nazionale di Quarrata, per la precisione, dove sabato prossimo, alle ore 21, proprio con la rappresentazione descritta si aprirà, ufficialmente, la stagione culturale dell’inverno 2013-14.
L’ufficio stampa del Comune di Quarrata, intanto, informa che lo spettacolo è così atteso e gradito che ha già fatto registrare il tutto esaurito. Se lo meritano entrambe, Serena Dandini e Lella Costa, due donne impegnate, veramente impegnate ed impegnative, ma con un imprescindibile senso dell’humor.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 29 ottobre 2013 | 16:48 - © Quarrata/news]

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