giovedì 24 ottobre 2013

PESTE & CORNA. O QUANTE BELLE FIGLIE, MADAMA DORÈ!


di EDOARDO BIANCHINI

DAVVERO QUESTO PAESE è pieno di belle figlie. E, se posso permettermelo, che palle – come dicono – a 360 gradi!
Il conformismo arriva all’insopportabile, in questa cultura politicamente corretta e sostanzialmente vieta, rancida, marcia: leggi saprofitica.
Ci deve essere per forza un buonismo imposto con sorriso paternale da buon sovrano ancien régime o da canonico con l’ermellino, che ti danno una pacca sulla spalla (ma poi anche un calcio in culo, per non dire un siluro) e ti chiedono – fo l’esempio dei tribunali della Repubblica – “ma ti penti?”.

Rendetevene conto: di tutto lo storicismo che ha caratterizzato, anche parossisticamente, la cultura di sinistra degli anni 70, che c’è entrata perfino dalle vene otturate dal colesterolo perché certi compagni ce l’hanno endovenata (non indovinata: messa per endovena), non è rimasto proprio nient’altro che una sugna di borghesia raccapricciante, e alta tre dita, a iniziare proprio dalle file della sinistra.
Sarà stata solo colpa dei democristiani che sono transitati in Pd e della solita, inavvicinabile Rosy Bindi? Non credo proprio.
È più facile che, sotto tanto missionarismo di sinistra, si nascondesse, da sempre, quel desiderio strano e inconfessabile della vittima di assomigliare – fino a diventarlo – un carnefice.
Pensate, per un istante, all’oscena domanda tribunalizia “ma lei si pente?”. E mettetevi a ridere.
I santi come Paolo o Agostino di Ippona si pentono, quando prima ne combinano d’ogni genere e tipo, ma poi hanno la fortuna di trovarsi… sulla via di Damasco.
Ma i poveracci come noi, il popolo oppresso e senza carattere dell’Adelchi del Manzoni, potranno mai santificarsi tout court, all’improvviso, solo perché finiscono dinanzi a un giudice e con in testa quel che pensano dei giudici?
Ma Erich Priebke non s’è nemmeno pentito…
Perché? Pensate che se avesse detto mi pento si sarebbe redento in assoluto e/o avrebbe detto la verità…?
Bisogna essere citrulli oltre che politically correct!
O quante belle figlie, Madama Dorè, allora.
Anche l’altra sera; quando a Piazzapulita il collega Formigli, so casual so flawless, con le sue camicine a manichine rovesciate – dopo averci fatto vedere qualche scena di violenza di piazza dei giovani incazzati –, ha domandato a un ragazzo, con aria pretesca: «Ma credi che sia così che si deve rispondere ai problemi, o è un modo secondo te sbagliato…?».
Voi cosa avreste risposto?
Ma Formigli, figlio d’arte, di giornalismo e di ideologia, uomo – per così dire – d’alto bordo, lo chiederebbe mai ai francesi di Rue de Merde (è una dotta citazione, non una parolaccia!) che salgono sulle barricate per l’assalto alla Bastiglia, o ai sanpietrobughesi della rivoluzione d’ottobre?
O quante belle figlie, Madama Dorè…
E poerannói!

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Giovedì 24 ottobre 2013 | 12:44 - © Quarrata/news]

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