domenica 20 ottobre 2013

UNIFORMITÀ MENTALE E MORALISMO A SENSO UNICO


di FELICE DE MATTEIS

Ma non sarà mica che era meglio quando era peggio…?

SO DI SUSCITARE scandalo per quello che andrò a dire; ma debbo dirlo perché mi accorgo quanta uniformità mentale, quanto moralismo a senso unico (e non moralità) abbiano contaminato il nostro vivere civico.
Le cronache e le televisioni ci informano che una sedicenne sarebbe stata violentata da cinque ragazzi della sua età, dopo “essere stata indotta a bere” e portata in un bagno della casa dove si svolgeva la festa.
La bimba in questione, diciamolo francamente, avendo a che fare con coetanei avrebbe dovuto essere sufficientemente vaccinata; sarebbe stata indotta a bere e quindi, poverina, “turlupinata” da questi delinquenti di pari età. Sappiamo tutti, infatti che una sedicenne femmina è molto più adolescente di un coetaneo maschio. O mi sbaglio? Mi pronuncio con cautela, perché essendo figlio mezzano del secolo ventesimo, sono cresciuto nutrendomi di quel poco di “avventure amorose” che per le generazioni attuali sono pane quotidiano. Forse. Sono uno di quelli, insomma, che senza tanti drammi, dinanzi ad un “no” si ritraeva in buon ordine e, magari, si dava anche del “bischero”.
La figura femminile era rispettata nell’ordine delle buone indicazioni ricevute che chiedere era un diritto e il rifiuto della controparte pure.
La ragazzina in oggetto, quella indotta a bere, è uguale alle tante ragazzine di allora che non erano indotte a bere e che pure bevevano; forse, più intelligentemente, in giusta misura. Ma non si facevano portare in bagno, o, se lo facevano, poi non andavano a lamentarsi dalla mamma che in bagno a qualche festa non c’era mai andata perché nessuno l’aveva invitata. O c’era andata troppe volte.
Femminismo rancido che produce questi effetti e che, con il pensiero corrente e corretto, da un lato genera la femmina-virago e dall’altro la femmina-costretta.
Femministe, mettetevi d’accordo.
Maschietti, Lapo Elkan ha detto che aprirà una casa famiglia: prenotatevi!
Qualcuno potrà dire, schifato, che questi sono problemi seri e debbono essere affrontati da professionisti del settore. Giusto, se non fosse che la vita è sempre più seria dei suoi interpreti momentanei.
Ogni riferimento a Berlusconi, in questa storia, è puramente “innaturale”.

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Domenica 20 ottobre 2013 | 08:58 - © Quarrata/news]

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