di FELICE DE MATTEIS
Ma non sarà mica che era meglio quando
era peggio…?
SO DI SUSCITARE scandalo per quello che andrò a dire; ma debbo dirlo perché
mi accorgo quanta uniformità mentale, quanto moralismo a senso unico (e non
moralità) abbiano contaminato il nostro vivere civico.
Le cronache e le televisioni ci
informano che una sedicenne sarebbe stata violentata da cinque ragazzi della
sua età, dopo “essere stata indotta a bere” e portata in un bagno della casa
dove si svolgeva la festa.
La bimba in questione, diciamolo
francamente, avendo a che fare con coetanei avrebbe dovuto essere
sufficientemente vaccinata; sarebbe stata indotta a bere e quindi, poverina, “turlupinata”
da questi delinquenti di pari età. Sappiamo tutti, infatti che una sedicenne
femmina è molto più adolescente di un coetaneo maschio. O mi sbaglio? Mi
pronuncio con cautela, perché essendo figlio mezzano del secolo ventesimo, sono
cresciuto nutrendomi di quel poco di “avventure amorose” che per le generazioni
attuali sono pane quotidiano. Forse. Sono uno di quelli, insomma, che senza
tanti drammi, dinanzi ad un “no” si ritraeva in buon ordine e, magari, si dava
anche del “bischero”.
La figura femminile era rispettata nell’ordine
delle buone indicazioni ricevute che chiedere era un diritto e il rifiuto della
controparte pure.
La ragazzina in oggetto, quella indotta
a bere, è uguale alle tante ragazzine di allora che non erano indotte a bere e
che pure bevevano; forse, più intelligentemente, in giusta misura. Ma non si
facevano portare in bagno, o, se lo facevano, poi non andavano a lamentarsi
dalla mamma che in bagno a qualche festa non c’era mai andata perché nessuno l’aveva
invitata. O c’era andata troppe volte.
Femminismo rancido che produce questi
effetti e che, con il pensiero corrente e corretto, da un lato genera la
femmina-virago e dall’altro la femmina-costretta.
Femministe, mettetevi d’accordo.
Maschietti, Lapo Elkan ha detto che
aprirà una casa famiglia: prenotatevi!
Qualcuno potrà dire, schifato, che
questi sono problemi seri e debbono essere affrontati da professionisti del
settore. Giusto, se non fosse che la vita è sempre più seria dei suoi
interpreti momentanei.
Ogni riferimento a Berlusconi, in
questa storia, è puramente “innaturale”.
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Domenica 20 ottobre 2013 | 08:58 - © Quarrata/news]
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