lunedì 28 ottobre 2013

MISERICORDIA AGLIANA: UNA CONGIURA DELLA DESTRA ‘REASSIONARIA’ E ‘FASSISTA’…?


di ALESSANDRO ROMITI

AGLIANA. Ieri, 27 ottobre, durante la messa domenicale, il proposto ha ringraziato la comunità per le donazioni di generi alimentari che sono state consegnate alla Caritas diocesana, finalizzata al sostegno di tante famiglie in difficoltà: e come non poteva venirci in mente la quantità di iniziative benefiche che si sarebbero potute sostenere – come Comunità – con i 500 mila euro venuti a mancare alla Misericordia per iniziative giudiziarie temerarie della sua direzione, come abbiamo documentato al Moderno il 13 febbraio scorso?

CHIACCHIERE, ARIA FRITTA
E IGNOBILI MENZOGNE

E A PROPOSITO della correttezza dell’informazione della Misericordia di Agliana, rileggetevi – e fate rileggere attentamente ai parrocchiani, al correttore morale e ai misericordiosi, che tanto si sentono offesi della verità, il post La Misericordia di Agliana, i suoi silenzi, le discutibili notizie che diffonde e la sponda offèrtagli dall’informazione.
Ma soprattutto concentrate l’attenzione sul commento del dottor Enrico Ricciardi, sotto lo stesso post.
Ricciardi è un dirigente dell’Usl che dice: «E a rigor di logica, quale spesa per l’ente pubblico sarebbe stata tagliata dalla “spending review”? Dal momento che, tolta la percentuale dovuta alla Misericordia (e perché poi definire l’accordo “a titolo gratuito” se la USL avrebbe ceduto dal 12 fino al 36% degli incassi?!) e quella destinata ai professionisti, il resto sarebbero stati tutti soldi facili facili per la USL!».
Chi è in grado di capire, comprenderà che le chiacchiere di Bruchi, sulla scia di Artioli, sono solo pura menzogna e aria fritta: avallata – e prima o poi ve lo faremo vedere nei fatti – dal braccio destro del Presidente ad vitam, l’avvocata Signori, Vicepresidente e responsabile dell’addestramento dei nuovi volontari.
Edoardo Bianchini

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
Alcune persone ci hanno avvicinato per sapere della recente iniziativa di denuncia in Vaticano la scorsa domenica, ma il riserbo sui nomi dei concittadini è stato totale.
Altri ci hanno detto che dietro alla vicenda Misericordia c’è un “mandante politico”, un personaggio occulto, che alla fine, hanno individuato nel capo dell’opposizione Barontini, già Governatore, ingiustamente e pretestuosamente accusato dall’Artioli di aver lui causato il grave danno patrimoniale, che solo la sua direzione ha provocato con la questione-Mangoni. Alla fine, tutto torna, commenterebbe il collega Vivarelli di Reportpistoia… ma è sempre la solita, inqualificabile dietrologia di una veterosinistra capace solo di accusare la gente di cospirazione ai danni del popolo – una veteromentalità che è salita in sella anche da quando molti democristiani sono tornati di casa nel Pd.
Abbiamo risposto con una grossa risata. Infatti, secondo l’intelligente consorella, molto dietrologa, solo così, si potrebbe giustificare questa esasperante persecuzione critica nei confronti del prete, forse anche “correttore” (?) della Misericordia. Del resto, lui, don Tofani, che colpa ne avrebbe dell’oggettiva perdita di Artioli & C. dato che è da oltre dieci anni che non metteva piede all’interno della Mise? Mica maneggiava i soldi dei bilanci!
Sì… ma lo abbiamo forse detto noi da qualche parte?
Ebbene a questo punto, ci siamo accorti, che la consorella che ci accusava, è l’espressione della media dei misericordiosi ancora disinformati, e quindi abbiamo deciso che è necessario ri-pubblicare l’intervista che il “padron del baccellaio” rilasciò al Tirreno il 7 luglio scorso.
In tale occasione, Artioli, ha ben chiaramente ribadito che il “correttore morale” sarebbe stato, fino a dicembre prossimo, il don Paolo Tofani, che però, sappiamo bene – e ce lo ha detto personalmente –non mette piede in Mise da oltre dieci/dodici anni (e questo risulta anche dalle visure camerali storiche).
Ma allora, che “correzione” può avere svolto uno che non entra nemmeno per un caffè in Mise e da oltre 10-12 anni? Un amico parrocchiano è andato dal prete il 23 luglio con la fotocopia del quotidiano (che pubblichiamo qui a lato), chiedendogli ragione del perché Artioli lo mettesse ancora come correttore per altri sei mesi.
Ebbene, nessuno sa che lui, don Paolo, anche in quella occasione, non ha risposto. Non ha fatto alcun comunicato, bollettino o circolare per la Parrocchia. Non ha disposto una necessaria rettifica chiedendo al Tirreno la pubblicazione della vera versione dei fatti e cioè che il don Paolo non “crede al compito di correttore” e che si era dimesso definitivamente, anche se, da oltre due lustri (cioè più di dieci anni), non esercitava e non intendeva esercitare alcun ‘controllo morale’ sulla Misericordia.
Altre amenità sono emerse, nel backstage della celebrazione domenicale: la recente riunione, indetta con urgenza in parrocchia a San Piero, sarebbe stata aperta dalla segretaria delle signore che ruotano intorno alla chiesa, con la seguente raccomandazione-diffida: «Stasera non parleremo di Misericordia» (quella dell’Artioli, non quella di Dio). Tale limitazione, liberticida e omertosa, sarebbe stata prontamente ripresa e censurata da altro soggetto parrocchiano che aveva avuto la domanda a socio di un familiare già “respinta” (la segreteria dell’Artioli direbbe che, dopo otto mesi (!!!), non è stata ancora esaminata la domanda, e che quindi non si può dichiararla “respinta”…). Questo parrocchiano protestò, rivendicando il diritto di conoscere i fatti nell’interezza sostanziale raccontata dal blog e dai giornalisti che ne curano la pubblicazione.
Insomma nella parrocchia della “PortaAperta” e della lotta all’omertà, alla mafia e a tutte le ingiustizie sociali, ci si comporterebbe così, negando i diritti elementari di conoscenza e libertà di espressione, discriminando che ricerca la verità con azioni che non possono che ricordare da vicino la tecnica dello stalking, e con una coralità che è davvero degna di miglior causa. Ma Agliana è anche questo.
Giudicate voi e parlate, se ne avete il coraggio!

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Lunedì 28 ottobre 2013 | 08:09 - © Quarrata/news]

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