Anche il giovane deputato Luca Lotti tifa Baldi-Logli – Al Museo Marini ha spiegato perché
PISTOIA. Sono nel bel mezzo del voto. Tra i circoli parlotta la
maretta. Massimo Baldi ed Emanuele Logli, candidati alla segreteria comunale e
provinciale del Pd, si incontrano come al solito nei crocchi: Massimo arriva
prima, ma è questione di pressione alta; Emanuele con qualche minuto di
ritardo, ma dipende dal fatto che non trovi posto per parcheggiare.
La sala del Museo Marini è stata – ieri
sera 23 ottobre – trasversalmente piena, anche di mogli, mamme e figlie: le
fedelissime – le quote rosa, tra i renziani, sono piacevolmente naturali e sono
felici anche di applaudire e basta –, i
grandi portatori d’acqua, qualcuno del centrodestra.
Arriva anche Luca Lotti, poco dopo,
direttamente da Roma, dove ad un certo momento ha deciso di abbandonare l’aula
e declinare ad altri il voto di 400 emendamenti. Lo aspettano a Pistoia,
Massimo ed Emanuele.
Massimo resta seduto e snocciola,
ancora una volta e sempre con maggior dimestichezza, i punti nevralgici del suo
programma; Emanuele fa la medesima cosa, con la flemma che lo contraddistingue,
ma si alza in piedi. Luca Lotti ascolta, prende nota osservando la platea e
poco prima di prendere la parola strappa un angolo dei fogli che ha in mano per
incartarci il chewingum che stava masticando e riporlo nella tasca della
giacca.
«Usiamo tutti i mezzi possibili ed immaginabili per farci
conoscere – esordisce il giovane parlamentare empolese –, tutti, ma proprio tutti. La comunicazione non è a destra:
lì, abitano gli imbonitori. È stando con la gente, tra la gente, per la gente
che riusciremo a strappare quei voti indispensabili a guidare il Paese tanto al
centro-destra quanto ai grillini: se i giovani si sono disamorati della
politica, la colpa è soprattutto nostra, che nella politica ci abbiamo sempre
creduto. Massimo ed Emanuele (spesso, indicandoli, ha invertito i loro nomi – n.d.r.) incarnano tutto il giovane, forte, chiaro e
responsabile che c’è nel Pd, un patrimonio insostituibile ed indispensabile per
la rinascita di questo partito, traino ideale di un paese civile».
[l.scard.]
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Foto di Luigi Scardigli.
[Giovedì 24 ottobre 2013 | 10:36 - © Quarrata/news]
Dunque, a sinistra stanno gli intelligenti, anche quelli appena usciti dalla scuola materna. A destra, secondo il parere del deputato/nominato, stanno gli imbonitori.Buon viatico per l'inizio di un sereno dibattito.
RispondiEliminaLa solita arroganza di una certa sinistra e di una certa superiorità morale!
C'avevano anche una banca, gli è rimasto il Bertinelli e la sola gioventù, anagraficamente già vecchia!