FIRENZE. Abbiamo letto l’intervento del presidente del Tribunale di
Pistoia, in replica alla nostra presa di posizione dei giorni scorsi sulla vicenda
degli ammanchi alla Comunità Montana ed alla situazione del dottor Fedeli già
dirigente della stessa.
Innanzi tutto vorremmo ringraziare il
dottor Amato per le precisazioni fornite e conoscendo la generale situazione
della giustizia nel nostro Paese, non era nostra intenzione sollevare rilievi
particolari al suo Ufficio, quanto cogliere un’innegabile distorsione che
questa vicenda va evidenziando e che ognuno può cogliere guardando i fatti che
si sono succeduti.
L’opinione pubblica si chiede infatti a
quanto ammonta realmente la sottrazione di denaro pubblico avvenuta in Comunità
Montana, se e quando sarà possibile un suo recupero e quali sono state le
responsabilità che ai diversi livelli hanno reso possibile una situazione che
ha potuto protrarsi così a lungo. Certamente in questo quadro si dovranno
chiarire le responsabilità anche del dottor Fedeli che tuttavia non appare come
principale artefice della vicenda che si è certamente consumata.
Da parte nostra abbiamo evidenziato che
mentre in applicazione delle norme Fedeli è stato già licenziato e qualora tale
misura fosse da ritenersi ingiusta dovrà attendere l’esito del ricorso;
dall’altro lato molto meno sappiamo circa le altre responsabilità peraltro
richiamate in perizie e relazioni tecniche delle quali abbiamo appreso dalla
stampa ampi particolari.
Sinceramente non dubitiamo circa
l’impegno del dottor Amato “a fare sì che il tribunale per quanto è possibile,
e con tutte le risorse a disposizione, si adoperi per fornire ad ogni cittadino
un servizio adeguato in tempi ed efficacia delle pronunce giudiziarie”. Del
resto, noi prendevamo atto di alcune difficoltà oggettive peraltro confermate e
meglio precisate dallo stesso presidente del Tribunale.
Ci siamo tuttavia interrogati e
continuiamo a farlo sul fatto che aldilà di come si concluderà il “caso Fedeli”
non sarà solo quella pronuncia a fare giustizia su una vicenda inquietante che
appare ancora lungi da trovare una soluzione. Soluzione che per questo
chiediamo ed auspichiamo possa avvenire in modo completo, in tempi ragionevoli
e per la quale confermiamo la nostra fiducia nella giustizia.
Aldo Morelli e Gianfranco Venturi
Consiglieri Regionali Pd
[ciro becchimanzi – uff. stampa pd reg.]
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[Mercoledì 23 ottobre 2013 | 20:45 - © Quarrata/news]
E bravi i nostri consiglieri regionali. Giustissimo quello che scrivono.
RispondiEliminaMa con una postillina: possibile che il ceto politico pistoiese - di città e di montagna, del Pd e del Pdl - non abbia nulla da rimproverarsi sulla vicenda "ammanchi comunitari"?
Non esiste, infatti, solo la dimensione giudiziaria (con i tempi molto lenti che stiamo vedendo): esistono anche profili politici. Compresi quelli sulla credibilità di esponenti politici (di vari colori) che stavano al governo della CM e non si sono accorti di nulla.
E compreso il fatto che nessuno, proprio nessuno, osa parlare ...