di Luigi
Scardigli
Ha rassicurato tutti, prima di dirlo, tranquillizzando la
platea, cosmica, che quello che avrebbe detto un attimo dopo “non ha alcun valore legale, né si tratta di
una proposta di legge: ma questo calcio, spudoratamente malato, dopato,
corrotto, venduto, alterato, drogato, per due o tre anni, andrebbe azzerato”.
Non sono, quelle riportate in corsivo, le parole di un
tifoso tradito, disilluso, ingannato, di un tifoso qualsiasi, ma quelle
profferite stamani, dopo la nuova devastante scossa tellurica in Emilia, dal
Presidente del Consiglio di questo Paese, che seppur tecnico fin nelle ossa, ha
comunque pieni poteri.
L’estremo virtuale rimedio ad un male estremo, sì, ma
parzialmente legalizzato, al quale fa cenno Monti, è quello relativo alla nuova
bufera mediatica e giudiziaria legata al calcio, che una volta era un gioco, ma
che da tempo non lo è più, soprattutto in virtù dei soldi che gravitano attorno
a questo perfetto meccanismo. Sto parlando della nuova ondata di arresti,
perquisizioni, iscrizioni nell’albo degli indagati scaturiti da un nuovo filone
d’inchiesta scattata, per coincidenza di due pentiti veri, a Cremona e che ha
fatto presto il giro di tutto il Paese, assorbendo, tra le maglie del disgusto
e della beffa, insospettabili calciatori e relativi clubs.
Però, che stesse scherzando, Monti si è subito sincerato a
dirlo, anzi, l’ha addirittura premesso: perché non si scherza di fronte all’articolo
18; sulle nuove linee ferroviarie dell’alta velocità e della supersonica
devastazione; non si scherza sulla povertà, che avanza a velocità inaudita; non
si scherza con una classe politica di molto al di sotto della soglia della
dignità che mantiene comunque inalterati tutti i suoi luridi privilegi, ma si
scherza, lasciando intendere che tutto resterà come prima, sull’idea, balzana,
di chiudere le porte del calcio per qualche anno buttando via le chiavi: perché
se succedesse davvero, tutta la gente cloroformizzata dal pallone,
improvvisamente potrebbe sentire il bisogno di non volersi fare più turlupinare
da un regime mediatico che ci ha letteralmente storditi, corrotti e drogati.
Tranquilli, scherzava il Presidente del Consiglio: tra
qualche giorno tutti davanti al piccolo schermo per seguire gli Europei, quelli
che si disputeranno in Ucraina, uno dei paesi più civili al Mondo, dove per
evitare la desolazione del paesaggio e i cattivi odori, da qualche mese stanno
sterminando tutti i randagi!
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[Mercoledì 30 maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]
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