giovedì 17 maggio 2012

MUSICA DAPPERTUTTO. VIVEMENT DIMANCHE!


di Luigi Scardigli

Conferenza stampa al Manzoni con Elena Becheri in ‘prima uscita’ – Ma l’assessore non parla sulla presidenza del teatro: «Non vedo il Sindaco da sabato…»

Se Maometto non va alla montagna, è la montagna che va a Maometto. La scuola di musica, ma anche danza e anche tutte e due le arti insieme, si deve essere ispirata a questo intramontabile adagio, visto e considerato che domenica, dalle ore 16 fino al calar della notte più profonda, inonderà spazi e vie per scuotere, una volta per tutte, ma anche per la prima, la città di Pistoia.

L’occasione, dell’evento, la favorisce una delle tante giornate ecologiche, letteralmente inutili, quanto a polvere sottili, ma stavolta da benedire per quello che succederà in città. Un connubio voluto e promosso dal teatro Manzoni, che stamani, nella caffetteria dello stabile della cultura, ha organizzato una conferenza stampa per illustrare la festa di domenica, un casino meraviglioso di musica classica, jazz, hip hop, tempo permettendo, naturalmente, che stordirà, del tutto, i sonnolenti residenti del centro.
Procediamo con ordine. Alle 16,15 – nemmeno si fosse a Berna – all’interno del teatro, spazio ai piccoli della propedeutica, che si esibiranno in performances musicali ariose e forbite, dal classico al barocco, fino al contemporaneo.
Terminata quella esibizione, si esce fuori e si va in piazza Civinini, con il jazz – ambientazione parigina: lì, la musica, come in tutto il resto del mondo, è un’arte e una disciplina, non un passatempo –, fino alle 20,30. Alle 21, si rientra al Manzoni, per il gran finale di tutti gli allievi iscritti al corso di balletto e danza della Scuola.
«È una di quelle cose che andranno promosse il prima possibile – ha detto Elena Becheri, la più giovane e oberata di deleghe tra gli assessori della nuova giunta Bertinelli –: promuovere la musica in un ambito che sia didattico e funzionale, estromettendolo dalla nicchia, seppur forbita, nella quale è rinchiuso da troppo tempo».
La prima o una delle prime della Becheri era occasione ghiottissima, ma il giovane assessore ha già imparato a glissare. Le ho chiesto qualcosa a proposito della nomina, che avverrà a breve, del nuovo Presidente del Manzoni e del suo consiglio d’amministrazione:
«Non ne so assolutamente nulla, non vedo il Sindaco da sabato. Certo, sarebbe carino, chissà, forse anche opportuno, essere virtualmente investita da questa decisione, ma non sono in grado di darti alcuna risposta a proposito».
La conversazione scivola, la conferenza incalza.
Saverio Barsanti segue gli interventi con il solito meraviglioso distacco, la sua classica disappartenenza, che, badate bene, non è frutto di una stagione in via di chiusura dismissoria, ma la sua solita aria, quella che permea un sobrio competente artistico all’interno di una foresta pericolosa.
Giuseppe Grattacaso invece non perde smalto e buonumore: fa gli onori di casa e introduce i vari interventi, compìto, come chi sa di aver fatto oltre ogni ragionevole dubbio il proprio dovere, anzi, qualcosa di più, visto che la qualità è rimasta di livello, ma i bilanci si sono riallineati.
Il maestro Pineschi trasuda felicità: dopo 150 anni – lui non c’era, forse, agli esordi – la Mabellini esce dall’anonimato dei suoi numerosi appassionati ed entra forse tra le grinfie della città, alla pari del mercato del mercoledì e sabato e degli ortovivaisti. Anche Daria Vitale, responsabile del servizio educativo del Comune, concorda con il maestro: «La musica deve andare oltre».
Come disse Truffaut, vivement dimanche!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Nella foto, di Luigi Scardigli, l’assessore Becheri fra Grattacaso e Pineschi.
[Giovedì 17 maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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