di Alessandro Romiti
MONTALE-PIANA. Visto il clamore portato dall’annuncio
di un impianto termodinamico a Montale, non potrei astenermi dal plaudire all’iniziativa.
che trova sicuramente soddisfazione in termini di “sostenibilità” energetica,
grazie a prestigiosi brevetti dell’Enea.
In occasione del mio
intervento all’incontro tra la Giunta Provinciale e i cittadini alla villa
Smilea, di diverso tempo fa, ho espresso una critica al progetto dell’impianto
Trebios dell’Amministrazione Comunale di Montale.
Ciò nasceva dall’esistenza,
stranamente ignorata, del pesante inquinamento da polveri fini della Piana e di
Montale specificamente –
maglia nera in Toscana – a
causa delle combustioni prodotte da scellerati contadini e agricoltori della
località Stazione: almeno è così che risulta dalla lettura delle ridicole
ordinanze sindacali dei diversi sindaci.
La mia eccezione postulava
una considerazione sul metodo: forse l’Enea non è stata informata del grave
inquinamento che affligge le comunità della Piana e che si accentua
ciclicamente all’arrivo della stagione fredda?
Il progetto dell’impianto
termodinamico sembra sempre più un’iniziativa dell’Amministrazione per
emendarsi della bocciatura del progetto di un “centro di riciclo” – rifacendosi
quindi una verginità perduta – a
causa della pervicace volontà della Provincia di raddoppiare il detestato
inceneritore di via Tobagi.
Il Presidente del
Consiglio Comunale, Fedi, e l’assessore all’Ambiente, Taiti, proponevano, e
dunque mi trasmettevano, un chiarimento informale – asseritamente dell’Ing. Pascucci
(consulente ambientale dell’Amministrazione montalese) – sulla più rassicurante innocuità
dell’impianto che, si precisa, non combustiona biomasse, ma del gas sintetico (syngas) e che, quindi, non
emetterebbe particolato tal quale, inteso come Pm primario.
La precisazione è
solo parzialmente vera e oggi viene smentita, per un grave vizio intrinseco
legato alle caratteristiche dell’impianto e alla congiuntura territoriale. L’amministrazione
è incorsa in una clamorosa lacuna che incide pesantemente nel bilancio
ambientale del fragile territorio della Piana intera soggètta al sistematico
aumento di polveri fini, date dalla
formazione di Pm secondario, indotto dagli ossidi
di azoto.
Debbo constatare che
sia l’Amministrazione comunale che l’Enea niente riferiscono in ordine alla
pesante produzione di Pm<5 dovuto agli NOx prodotti – questi certamente e in grande
quantità –
dall’uso del syngas. Tale composto gassoso è un precursore della
formazione del particolato e, non per caso, l’Asl 3, li ha già individuati come
causa significativa dell’inquinamento dovuto all’inceneritore di Montale.
Sul punto è anche
categorico il documento dall’autorevole Ministero della Salute:
Siamo dunque di
fronte a una clamorosa rivelazione: il Comune di Montale progetta un secondo
impianto, apparentemente “non inquinante” – per il parziale contributo dell’energia
solare pari al 52% – ma
che andrebbe sicuramente a appesantire d’ulteriore inquinamento di un
territorio già pesantemente afflitto da polveri fini, la cui causa è ancora “sconosciuta”,
ancorché siano già state superate le 35 giornate di sforamenti (!?).
È deludente e
inquietante constatare che la causa autentica è ancora ufficialmente ignota,
ovvero priva di qualificazioni certe, in una sorta di continuo rimpallo delle responsabilità.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 26 maggio 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Ero presente, al Workshop a Firenze in via Cavour nel 2007, insieme a me vi era il dottor Bolognini
RispondiEliminaNon è ignota la causa delle polveri PM 10 dell’inceneritore di Montale, si trovano nell’aria decine di minerali che in zona non vengono usati, il progetto lo dimostra, è stato volutamente dimenticato.
Doveva continuare nel 2008 ma, fu ripreso, mezza giornata nel 2009 poi silenziato.
Ho assistito personalmente al Workshop, sul particolato atmosferico toscano, nel 2007, promosso dalla Regione Toscana, in collaborazione con le Università di Firenze e Pisa, l'ARPAT, il LAMMA, l'Istituto Superiore di Sanità e la Techne-Consulting.
Dalla relazione scritta, 23 pagine di commenti, su 7(A) centraline Toscane, Montale è citata, insieme alle altre, ma solo nelle prime undici, nelle restanti 12, di tutte, ma non di Montale... questi alcuni stralci più significativi.........
“…CIRCA 50 LE ANALISI DELLE TABELLE FATTE A MONTALE, UN DATO, 18 VOLTE PRIMA, 6 SECONDA,….”
ANCORA…..
“...E STATO PER LA PRIMA VOLTA EVIDENZIATO NEL! AMBITO DEL PROGETTO. SI TRATTA DELLO IONE GLICOLATO,... "
"...PARTICOLARE RIFERIMENTO A MONTALE PRESENZA DI UN TERMOVALORIZZATORE..."
Varie sono le fonti degli “ossidi di azoto” quella della combustione dell’impianto “Trebios” è fra le più basse, come tutte le centrali elettriche a combustione con il gas.
Fermiamo tutti gli impianti e le macchine che usano la combustione per produrre energia, Fate un elenco e cominciamo a chiuderle, coraggio chi è il primo….
Pier Vittorio Porciatti