Dal confronto di idee nasce il dialogo e
la crescita. Questa è la grande lezione del web 2.0. Basta alla comunicazione monodirezionale,
alla pubblicità non commentabile e commentata, all’informazione subita
passivamente. Con i social media gli utenti leggono e decidono liberamente se
condividere, commentare o ignorare i contenuti. Non importa che si tratti di
sport, di turismo o di gossip.
Ovviamente anche la politica e i politici
scoprono ed entrano in misura crescente nel modo dei social. Chi in modo
soltanto marginale, chi invece ne fa in cavallo di battaglia della propria
campagna elettorale. Spesso con una propria interpretazione del nuovo canale di
dialogo con gli elettori.
Il 6 e 7 maggio in alcuni comuni si
voterà per le elezioni amministrative. A Pistoia, capoluogo di provincia della
Toscana, un medico, candidato sindaco, ha scelto per la sua campagna
principalmente il web 2.0, con nuovo e innovativo modo di fare comunicazione e
cercare consenso.
Anna Maria Celesti, candidato Pdl, ha
puntato molto sui nuovi media per ascoltare le idee dei cittadini e condividere
le proprie. Integrando le forme tradizionali di propaganda.
Una presenza massiva su Facebook e gli
altri social, con il monitoraggio delle discussioni, una risposta precisa e
immediata ai commenti, la condivisione di video per una presentazione tangibile
dei programmi e delle idee.
Con numeri veramente sorprendenti: una
pagina Facebook con 6.647 I like, 3.304.906 (!) gli amici dei fan,
38.621 visualizzazioni la portata settimanale delle discussioni. Il tutto
in forte e costante crescita.
Numeri che diventano significativi
considerato che gli aventi diritto a Pistoia sono 48.000.
Il candidato sindaco del centro sinistra,
Samuele Bertinelli, invece, pur appartenendo alla forza politica maggiormente
radicata nel territorio, per riuscire a superare i 600 I like ha dovuto
attivare una campagna pubblicitaria a pagamento su Facebook, per migliorare una
visibilità marginale, almeno sul gigante dei social media.
Significativi anche i risultati ottenuti
dai video della Celesti, con oltre 6.000 visualizzazioni su youtube, oltre a
quelle ottenute tramite Facebook. Il tutto arricchito da commenti e
condivisioni.
Anche Twitter è stato utilizzato nella
campagna: un recente articolo sul blog Demokrazy.eu indica Anna Maria
Celesti la più attiva tra i politici in lizza e quella con maggiori
performance.
Visualizzazioni, commenti e i like che
attestano, quantomeno, l’apprezzamento degli utenti e elettori per la nuova
comunicazione.
Anche Google ha apprezzato in modo
significativo il materiale creato e condiviso, posizionando in prima pagina
delle ricerche generali su Pistoia contenuti su Facebook, video e articoli
vari. Con una visibilità sorprendente.
Considerando, però, che non
tutti utilizzano il web, il valore aggiunto di Anna Maria Celesti è stato
anche trasformare la comunicazione tradizionale da monodirezionale a
bidirezionale.
Una lettera personalizzata, inviata per
prima ad inizio campagna elettorale a tutte le famiglie di Pistoia, contenete
oltre ai vari recapiti e account web anche un numero di cellulare, gestito
direttamente dal candidato. Un dialogo serrato, con diverse centinaia di
telefonate e messaggi, per uno scambio in tempo reale di idee sulla città, di
speranze o di disagi.
Una chat diretta e costante anche con chi
non usa o non conosce il web. Una grande e profonda scoperta: la gente ha
bisogno di una comunicazione 2.0, non soltanto on line.
E serviva un medico per scoprirlo.
Comunicazione multimediale che Anna Maria
Celesti propone nel suo programma anche come uno degli strumenti per promuovere
Pistoia nel turismo, per migliorare la comunicazione della pubblica
amministrazione e come opportunità di crescita occupazionale e culturale.
Armando
Alibrandi
Social media
specialist
(*) - Questo intervento, che ci è stato
inviato come proposta, rappresenta l’opinione del suo estensore.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 29 aprile 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Quando ho letto il titolo tremavo, pensando che il buon Armando si fosse avventurato in un campo non suo, la disanima politica, i sondaggi e le previsioni elettorali. In realtà con i piedi ben saldi a terra, o meglio nel web che gli è congeniale, ha raccontato le metriche della politica e dei social media. Una importante lezione, quella della comunicazione on line, in una zona dove il significato di web 2.0 deve essere ancora scoperto. Al resto ci pensano, fortunatamente, gli elettori e le urne. Bravo Armando, continua a parlare di web e lascia agli altri la politica.
RispondiEliminaCome si concilia la definizione in questo post di "Social media specialist" con quella su Facebook dello stesso signor Alibrandi che si definisce un "curioso del web"?
RispondiEliminaNel primo caso sembra voglia dichiarare la sua professione (?) nel secondo una sua passione. Sembra quasi che un semplice post di fiancheggiamento politico venga passato come opinione illustre di uno specialista dei media.
E' o non è uno specialista dei social media? Oppure sta millantando credito?
Un ringraziamento al padrone di casa, Edoardo, per aver ospitato il mio "intervento".
RispondiEliminaUn saluto al mio amico Luigi D. per aver capito che non mi occupo e non mi sono voluto occupare di politica, ma soltanto di dinamiche social.
Al Signor Julestjim (mi da del signore e lo rendo volentieri anche se il web abolisce i titoli e i formalisti) che devo dire? Si, sono principalmente un "curioso del web", perchè nel web trovo cose curiose, alcune delle quali attirano la mia attenzione. Un esempio? Il suo commento. Mi aspettavo di tutto, la demolizione del mio commento tecnico,la dissacrazione del tema che ho voluto trattare o altro. Non mi sarei mai aspettato la sua curiosità verso la definizione che compare nella mia pagina fan. Anche se in realtà quanto riportato su fb è: "curioso del web e dei social media. Rinomato chef a livello familiare". Ed è esattamente quello che mi sento. Per il resto potrei risponderle parafrasando il Manzoni " Julesetjim...chi era costui?". Per il resto non mi sembra di aver fiancheggiato (brutto termine....) nessuno. Ma di aver riportato e analizzato dei dati tecnici reperiti e reperibili on line (per un social media anche non tanto specialist). Grazie
sul suo profilo fb campeggia un invito a votare per la celesti?
RispondiEliminaBuongiorno Luca, no non compare. Non mi occupo di politica, ma sono un "curioso" di social media e comunicazione on line. E soltanto di questo ho parlato. Avrei potuto parlare di turismo , di ambiente, di energia o raccolta differenziata e lo avrei fatto piu' volentieri. Ma a Pistoia sono argomenti che on line sono marginalmente sfiorati (o anche meno). Mi auguro che le esperienze (proprie e altrui) di questa campagna elettorale servano alla nuova amministrazione a creare e stimolare una nuova comunicazione, anche se ne dubito, perchè da una parte coinvolge troppo i cittadini e dall'altra non costa quasi nulla (a volte nulla). Armando
RispondiEliminaQuesti toni trionfalistici sono veramente stucchevoli e spesso ingannevoli.
RispondiEliminaNon voglio assolutamente dire che la signora Celesti non abbia i like su facebook o che non abbia i followers su twitter (anche se poi andrebbero analizzati per vedere quanti sono di Pistoia e quanti no) perché questi sono numeri oggettivi.
Tuttavia vorrei far sottolineare un paio di cose:
a) su facebook la sig. Celesti ha 6662 like ma solamente 128 persone parlano di questo argomento, ovvero solamente l'1,9% del totale. Bertinelli invece ha 817 like ma 243 persone che parlano di questo argomento quindi il 29,7% del totale. Bartolomei invece avendo già un suo profilo personale ha ritenuto di non puntare sulla pagina fan e infatti i like sono decisamente inferiori.
b) Passando a twitter la sig. Celesti ha 471 following (per chi non è esperto sono le persone che lei ha deciso di seguire) a fronte di 111 followers per un rapporto pari al 23,5%. Bertinelli è assente (!) mentre Bartolomei ha solamente 25 following a fronte di 52 followers.
c) Per chi ha twitter vi invito ad inserire la parola Pistoia e l'hashtag #Pistoia nel box di ricerca posizionato in alto.
Nel primo caso i top video sono 6 di cui 2 sono del Bartolomei, 2 del Terzo Polo e 1 della lista Pistoia Futura. Della celesti non v'è ombra.
Nel secondo caso, inserendo l'hashtag #Pistoia, invece escono 3 top-video, 2 del Terzo Polo e 1 della civica a sostegno di Giulio Venturi. Anche in questo caso della Celesti non c'è ombra.
d) se inserite su google: Amministrative Pistoia 2012, il primo risultato è una pagina di facebook mascherata a sostegno della Celesti (mia opinione personalissima, sia chiaro, ma basta vedere i contenuti fortemente tendenti verso un unico candidato), come secondo risultato esce il link di riferimento della prefettura e poi escono 3 video. Il primo video è dell'intervento di Cesa a Pistoia, il secondo video è un video a sostegno di Andrea Galardini, candidato del Terzo Polo, il terzo video invece è un video a sostegno del Terzo Polo in senso generale. Anche in questo caso della sig. Celesti non c'è traccia.
(nb: per avere un riscontro oggettivo della ricerca su google vi invito a usare, con google chrome, la modalità navigazione in incognito - che è presente anche su firefox - in quanto i risultati con la finestra normale possono esser falsati dal +1 di google).
Ho voluto precisare questi punti non perché non voglia riconoscere il lavoro telematico fatto dalla Celesti e dal suo staff (anche se c'è da sottolineare che pure il pdl ha la pubblicità costante su facebook, proprio come il bertinelli mentre nell'articolo si cerca di dire il contrario) ma semplicemente che non sempre tutto ciò luccica è oro. I dati vanno analizzati oggettivamente e non bisogna fermarci ai primi numeri che si trovano.
Comunque in bocca al lupo a tutti per queste elezioni.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCome giustamente osserva le attività sui social sono aumentate a dismisura in questi giorni e oltre alle classiche ricerche di key di elezioni i contenuti si sono posizionati anche per altre ricerche, e questo per i vari attori della campagna elettorale (almeno per quelli on line). Puo' ad esempio provare a cercare "cultura a pistoia" o tanti altri argomenti non prettamente di politica: la lunga coda di google. Anche rimanendo nella politica e cercando ad esempio elezione pistoia o elezione sindaco pistoia si ottengono risultati diversi. Per capire chi ha maggior visibilità bisognerebbe capire l'utente cosa cerca e le ricerche in ogni momento della giornata sono diverse (datacenter di google, data di caricamento, ecc...)Peraltro come dicevo nel commento sopra l'intento dell'articolo era porre in risalto i risultati facilmente raggiungibili con una semplice attività, come quella posta in essere dai vari candidati, chi piu' chi meno, con mezzi e strumenti alla portata di tutti.
RispondiEliminaConfronti quanto ottenuto in questa campagna con fatti utili o importanti della nostra vita, provi ad esempio a cercare "orario raccolta differenziata a pistoia" e converrà con me che il web è stato scoperto a Pistoia solo per le elezioni. Con l'augurio che questa esperienza, questa scoperta della comunicazione 2.0, non sia solo una scoperta politica.
Poi se vogliamo possiamo addentrarci nei followers e nelle visualizzazioni, ma se tutto finisce con le elezioni, a cosa serve? Le faccio un ultimo esempio: il blog del Sindaco Berti non è stato aggiornato dal 2007........ Mi auguro da tutti qualcosa di piu'!
Signor Armando, ma lei quale web naviga? Il blog del sindaco Berti è aggiornato al 30 aprile con diversi post nell'anno 2012, 2011 ecc. Forse voleva dire che il sindaco Berti non dice niente di interessante dal 2007. Ma questo è un fatto politico.
EliminaQuesto mi fa dubitare anche dei dati che ha pubblicato in questo blog: non saranno mica quelli della Celesti quando si è candidata alle regionali? Quando ancora non esisteva facebook (credo).
Il web di google, ho cercato su google Renzo Berti, compare in prima posizione il sito http://www.renzobertisindaco.it/home.html, la news aggiornata è quella che ringrazia i Pistoiesi per il voto del ballottaggio. Un uso accorto del web avrebbe voluto almeno un link o un redirect verso il blog che si trova in quarta posizione. Cosi l'utente non si ferma al primo risultato, che è anche quello ufficiale. Un url a pagamento e non uno gratuito. Quindi sbaglia a dubitare, è lei che scava e inutilmente. Spero di aver risposto esaurientemente come mi auguro per il suo precedente post, per il quale non ho avuto nessun ulteriore commento.
RispondiEliminaBuonasera Julesertjim. Come le dicevo sono un curioso del web, e trovo in particolare interessanti e curiosi gli interventi come i suoi. Chiunque, avrebbe cercato Renzo Berti su Google. Avrebbe trovato renzobertisindaco.it in prima posizione, dominio pagato e ritenedolo ufficiale ci sarebbe entrato, rimanendo sorpreso, come me e come tanti altri, dal non trovarlo aggiornato. Dominio a pagamento, non aggiornato dal 2007. Ma non lei. Da buon investigatore Lei ha invece subito capito che quello era soltanto uno specchietto per gli stolti come me. Il sito vero è mimetizzato in quarta o quinta posizione, un dominio gratuito, senza l'indicazione di sindaco. Quello sicuramente è aggiornato, tanto non lo legge nessuno. Quindi al di la delle sue battute questa è l'ennesima dimostrazione che la comunicazione on line a Pistoia non si sappia cosa sia. Se si volevano mantenere i due domini, a futura memoria, sarebbe bastato inserire un link o meglio un redirect. Ma entriamo nella fantacomunicazione.
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