sabato 21 aprile 2012

COMUNITÀ MONTANA. BEL PASTICCIO, CARO PRESIDENTE CECCARELLI!


PISTOIA. Avevo promesso ai lettori che avrei parlato anche della nausea da me provata per quanto avevo letto nell’intervista della collega Cristina Privitera al presidente della Comunità Montana. E poiché – come diceva il mio professore d’italiano al liceo, il grande Vasco Gaiffi, ogni promessa è un debito – eccomi pronto a pagare.
Sono nauseato per quanto ho letto – che del resto sapevo già – circa la restituzione di 100mila euro da parte dell’economo reo confesso.

È una cifra ridicola, credo, se alla fine l’ammanco risulterà – come abbiamo sentito dire – di una decina di milioni di euro. Ma sarebbe una cifra ridicola anche se l’ammanco fosse stato di 100mila euro soltanto.
Io non riesco a vivere in questo mondo della legalità, dove la legalità, di fatto, sta sotto ai nostri piedi: e non nel salotto buono, dove potrebbe starci come un preziosissimo tappeto persiano, ma sotto i nostri piedi al posto dello zerbino e come uno straccio da pavimento da poter smotacciare quanto e come ci pare.
Ritengo scandaloso questo: che nella nostra società post-tutto, anche post-se-stessa, si sia arrivati a insultare il cittadino normale con una serie di protocolli e domande ridicole e inammissibili. E fra questi protocolli c’è pure quello di chiedere a chi ha sbagliato (ma pensate a quanto abbia sbagliato il ragioniere economo…) se “si pente di ciò che ha fatto” e il permettere a chi ha sottotratto denaro, tanto più gravemente se pubblico, di poter restituire il maltolto.
Mi spiace; ma a me prende la nausea a questo punto, perché non c’è legge che io possa capire, né ragione giuridica per una siffatta, magnanima concessione: a chi ha rubato non si deve permettere di restituire, gli si deve imporre; e si deve operare in maniera logica e consequenziale perché chi ha rubato non possa, ma debba rifondere quello che, se non fosse stato scoperto, non avrebbe minimamente pensato di restituire.
Chi si pente davvero, fa come San Francesco: si spoglia in piazza, non aspetta di essere denunciato ed essere messo con le spalle al muro per iniziare ad asciugarsi lacrime inarrestabili. E, mi perdoni monsignor Bianchi, ma potrebbe scendere anche Dio stesso in terra, con tutti i cori angelici, a dirmi il contrario: non ci credo e non ci crederei e lo direi in faccia anche a lui, se ci fosse.
Alla mafia si espropriano terre e castella: perché non anche a chi infligge danno e vergogna al popolo che suda e lavora per pagare l’Imu di Monti che è anche l’Imu di Bersani, dato che tutti i partiti, indistintamente (e quindi anche i protettori del popolo del Pd), ci hanno portato fino a questi punti?
E nessuno si azzardi a parlare di antipolitica, perché l’antipolitica non sta qui: sta nelle sedi della politica e nei luoghi in cui si dovrebbe tutelare il cittadino e dove, invece, o si fa poco o addirittura nulla o addirittura il contrario di ciò che si dovrebbe fare.
Sia chiaro che non lo dico io: lo dicono giornalisti e magistrati di chiara fama, a cui rimando chiunque dovesse sentirsi offeso da questo sbocco di amarezza. Per non fare nomi Bruno Tinti (La giustizia raccontata da chi la fa. Toghe rotte) e Stefano Livadiotti (Magistrati l’ultracasta). L’Italia è questa, non quella di cui ci farnetica il signor Napolitano quando intende darci lezioni di fiduciosa italianità.
Mi prende infine male e nausea perché non mi sembra una sufficiente garanzia che la scelta del legale di parte civile cada su gente del luogo. Per essere certi che non ci sia neppure un sospetto sulla moglie di Cesare, occorrerebbe addirittura che i legali fossero, per paradosso, comunitari e nemmeno italiani.
Perché «siamo tutti brava gente – come disse il proposto di Casale –, ma cavoli nell’orto un ce n’ho più».
Edoardo Bianchini
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 21 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. Professore, lei mi carpisce valutazioni e sentimenti.E li sa esprimere meglio di me poverello. Io, poichè la vicenda C.M. è intrigante assai,mi limito a ricordare che oggi,dies domini,anche non volendolo,ci dobbiamo sentire tutti più buoni.Ed allora cominciamo con l'affermare che il "figuro",reo confesso,non è colpevole!Lo sarà se e quando la Magistratura avrà fatto il suo corso ed avrà comminato le sue pene in nome del Popolo Italiano.Poi ,pur essendo buoni ma non fessi,diciamo a chiare note che l'assemblea indetta dai vertici politici della C.M.per domani Lunedì 23 Aprile si configura già per quello che sarà:una inutile perdita di tempo perchè quello che ci "è dato di sapere" già lo sappiamo;quello che vorremmo sapere,invece,ce lo dirà la Magistratura che, come sappiamo,ha i suoi tempi e sopratutto le sue necessità e quindi non conosceremo mai il tutto.A lei prende
    nausea, a me rabbia.Rabbia pensando che l'Ente Comunià Montana, con diciasette dipendenti amministrativi,circa quaranta fra operai e guardie ,è riuscita a creare una voragine di furti che il super investigatore Eller ha quantificato in svariati milioni di euro a fare data da dieci anni fa.E prima?
    Rabbia, a vedere Villa Vittoria, sede naturale dell'Ente che doveva essere rimessa a norma in diciotto mesi dal lontano 2005,essere ancora un sogno irrealizzato mentre a Limestre in lauto affitto,si pensa a far funzionare n°17 telefoni + fax ed a dismettere macchinari di vario tipo,comperati da privati.Domanda:ma i bandi sono stati fatti e pubblicizzati per effettuare queste vendite? I soliti mal pensanti dicono di no....
    Rabbia,perchè se la gente non comincia a pretendere di sapere quali altre responbilità ci sono nella vicenda,si corre il reale rischio di ritrovarci i soliti politici a crocifiggere il solo Mastro Cecco - Sichi, scaricando tutto il mal fatto sul medesimo Mastro e rifarsi,loro, una verginità perduta molto probabilmente al momento di nascere.
    Rabbia,perchè se in fondo dobbiamo andare,in fondo si vada ed il Sig.Gualtierotti,presidente nei tempi d'oro (o di letame),batta un colpo,si faccia vivo e cominci a narrare............
    "Illudersi è vivere"- diceva il Foscolo - ed io mi illudo.Mi illudo a tal punto da sperare,una volta appurata la Verità,tutta la Verità,nient'altro che la verità,che la Banda Musicale della Comunità Montana (non scherzo,la C.M. ha anche una Banda;non fraintendete, è solo una banda musicale)ci possa suonare una allegra marcetta;al momento sta ripetutamente suonando una musica ritenuta dagli intenditori,inquietante e colonna sonora di film horror: la " Toccata e fuga in Re minore" di J.S.Bach.

    RispondiElimina

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.