di Luigi
Scardigli
Oggi pomeriggio allo ‘Spazio’ in via
dell’Ospizio
Non esiste un metro universale di gradimento – giudizio, in
cultura, è un termine incontemplabile – con l’arte, perché non esistono i
primati. Ogni espressione artistica – ma chi decide cosa appartenga all’arte? Questo
è il vero dilemma! – gode di estimatori e detrattori, con ovvie sproporzioni.
Tomas Tranströmer, poeta scandinavo che ha recentemente
superato gli 80 anni, ha ricevuto, lo scorso anno, il Nobel della letteratura,
con una motivazione oggettivamente aperta, poco rigorosa, dunque,
opinabilissima: «perché attraverso le sue immagini condensate e translucide ha
offerto un nuovo accesso alla realtà».
Ricordo perfettamente il giorno della sua incoronazione
cosmica e ricordo altrettanto lucidamente come molti, quel giorno, tra appassionati,
simpatizzanti e addetti ai lavori, dissero Tranströmer chi?
Sarà bene – per questo motivo
che ha sprigionato la mia incredulità, sorella di molti altri conoscenti – che oggi pomeriggio, a partire dalle ore 18, chi non si è
ancora capacitato della profondità dell’autore norvegese, non perda l’appuntamento
fissato presso la libreria Lo Spazio,
in via dell’Ospizio, dove, a raccontarci del poeta e dei suoi buoni uffici
meritocratici del Nobel, ci saranno due soggetti autorizzati e autorevoli a
schiarirci le idee: Roberto Carifi – forbito poeta cosmico, che arriva
puntualmente alle corde dell’anima – e Maria Cristina Lombardi, traduttrice
ufficiale dei versi di Tomas Tranströmer.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 21 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]
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