Una raffica di domande irritanti al Pd
PISTOIA. In cauda venenum: il significato lo potete trovare
facilmente su internet.
Ma immaginatevi la sorpresa quando,
aperto Il Tirreno, il 17 aprile, ci siamo visti rappresentati in
primissima persona. E con tanto di nome e cognome: quindi – concluderebbe
Bertinelli – “siamo considerati, ergo sumus”, esistiamo davvero.
Una scoperta rassicurante.
Ma rileggiamo Il Tirreno:
Pd, nessun espulso per quote non
versate
Non bastasse il caso Bartoli con relativa
fuoriuscita degli iscritti, nel Pd starebbe per scoppiarne un altro. Quanto
meno presunto, visto che il partito e gli interessati – anzi le interessate – smentiscono
seccamente. A sollevarlo è il blogger quarratino Edoardo Bianchini, che ieri ha
dedicato al caso un ampio articolo. In sostanza, nel blog Quarrata News si
afferma che alcuni amministratori Pd non stiano pagando da tempo la quota
dovuta al partito: si citano gli assessori comunali Silvia Ginanni e Barbara
Lucchesi e Francesca Barontini, rappresentante del Comune di Pistoia nella
Centrale del latte. Le tre amministratrici del Pd, sempre secondo il blog di
Bianchini, sarebbero state espulse dal partito. La prima a smentire
direttamente è l’assessore alle attività produttive.
«Io sono in regola – dice Barbara Lucchesi
– non solo non sono stata espulsa, ma ho versato regolarmente le quote al
partito». La voce si è sparsa velocemente ieri mattina, tanto che sono
trascorse solo poche ore perché dal Partito democratico arrivasse una secca
smentita sulla vicenda.
«In merito ad indiscrezioni di stampa
relative al lavoro compiuto dal consiglio di tesoreria a questa commissione –
scrive il presidente della commissione provinciale di garanzia del Pd, Aldo
Bartoli – per quanto concerne il rispetto dello statuto nazionale, del
regolamento finanziario nazionale e del regolamento finanziario del Pd di
Pistoia, approvato all’unanimità dalla direzione provinciale il 30 marzo 2011,
si precisa che, ai sensi degli stessi, sono in corso le verifiche previste con
il coinvolgimento diretto degli interessati, ma non corrisponde assolutamente al
vero che sia stato applicato alcun tipo di provvedimento di tipo sanzionatorio
o disciplinare verso alcuno».
Tutto l’apparato del Pd – dopo il mio
intervento – si è lì riunito, sulla Piazza Rossa di Bonelle, a smentire
tre nomi fatti da un povero blogger. È sceso in campo anche l’assessore
Lucchesi e ha negato.
Negava anche Berlusca quando doveva
fare le manovre. Ha negato in qualche caso anche Monti – che piace comunque
tanto al Pd pronto a sostenere lacrime e sangue purché non gli si
tocchino i 180,2 milioni di euro che deve prendersi come rimborso spese ‘non-elettorali’.
Hanno sempre negato anche in Urss:
specie quando dovevano fare qualcosa che non andava o che non piaceva. Ci volle
Krusciov per sentir dire che Zio Stali (come scrive il Sommo Proeta del Vernacoliere)
aveva fatto un po’ di casino. Non ha ancora smentito – credo – la Ginanni, come qualcuno mi ha opportunamente fatto
notare.
E comunque, diciamocelo chiaro e fuori
dei denti:
- per
anni la gente non paga e il Pd sta lì a grattarsi e a girare i pollici
- e
non mette fuori nemmeno la lista dei furbetti
- e…
per loro (che sono ‘organici’) media, mentre per chi parla a chiare note
adotta le espulsioni come con Bartoli.
I compagni non si rendono conto di cosa
dicono e pretendono di prenderci per dei pòeri piri sprovveduti, come si
dice a Pistoia.
Con tutto il loro modernizzarsi e
diventare liberal; con il reggere il passo con i tempi; con il loro democratizzarsi,
si sono messi delle fette di salame sugli occhi alte almeno tre dita. Non hanno
capito che il vento è cambiato: anche quello dell’informazione, piaccia o no.
Loro che sono storicisti per
natura, non riescono a vedere le trasformazioni storiche ed epocali che stanno
vivendo? Non hanno compreso che oggi la notizia passa anche, e soprattutto, attraverso
altri mezzi oltre la carta e la radio-tv?
È un peccato. E a proposito di peccati
(dato che molti sembra che ne abbiano), pur col rischio di irritare la suscettibile
signora Garante, Cristina Donati, vorremmo sapere:
- che
c’è di vero nel fatto che il Pd non vorrebbe prendere decisioni di
espulsioni per non rischiare di andare a ballottaggi inopportuni
- e
perché la Commissione di Garanzia ha stabilito una data entro cui
regolarizzarsi con le quote dovute, favorendo, in buona sostanza, chi ha
sinora fatto il furbetto, anziché operare con il rasoio come da
statuto senza tanti rigiri
- e
se le tre persone citate, hanno o non hanno pagato entro la data fissata
- e
se il Pd può dimostrarlo che sono in piena regola, o le sue sono solo vuote
parole (che stanno in poco posto)
- e
se il Pd sarebbe pronto a dare prova certa di ciò che sta negando facendo
vedere e rendendo pubblici i bonifici di pagamento dei furbetti.
Lo sanno anche i muri, a Pistoia, che
un sacco di gente non era in regola con le quote: fare ordine e pulizia nel
partito sanando le loro posizioni a posteriori e fuori tempo massimo, e poi
pretendete di fare i censori con e degli altri, non è molto
igienico e serio. La questione morale e la trasparenza sarebbero queste?
E infine, a rischio di far saltare la
polveriera, ecco l’ultima, rischiosissima domanda della giornata:
che c’è, di vero, sul fatto che una
parte del Pd avrebbe avuto un mezzo ripensamento su Bertinelli e starebbe
raccogliendo anche voti disgiunti e non in linea con il diktat
delle segreterie?
Ovviamente ho già ben sentito anche
nomi e cognomi della fronda e dei frondisti, ma – per carità –
non vorrò certo scoprire un altro “vaso di Pandora” di marca Pd pistoiese…
Si aspetta una nota dal Cremlino.
Edoardo Bianchini
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 20 aprile 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.