Una battaglia condotta con fede
incrollabile e determinazione tenace
PISTOIA. Le associazioni Comitato “Viva la Porrettana viva”,
Legambiente Pistoia, Cobas Pistoia e Utenti Trasporto Pubblico Toscana, visto il
livello di disagio ed esasperazione degli utenti della Ferrovia Porrettana e la
mancanza di risposte concrete da oltre 14 mesi alle loro sollecitazioni e
manifestazioni di disagio dovute alla rimodulazione del servizio entrata in
vigore lo scorso febbraio 2011, e anzi dal 15 Aprile si è provveduto a
introdurre ancora modifiche peggiorative del servizio, in data 28/04/2012 hanno
inviato a mezzo raccomandata la lettera qui allegata (e anticipandola anche per
e-mail) al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, al Presidente della
Regione Emilia Romagna Vasco Errani, al
Presidente della Provincia di Pistoia
Federica Fratoni, al Presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti e
per conoscenza ai Sindaci dei Comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio, San
Marcello Pistoiese, Sambuca Pistoiese, Pistoia, Castel Di Casio, Unione dei
Comuni di Granaglione-Porretta Terme, Gaggio Montano, Vergato, Comunità Montana
dell’Appennino Pistoiese, e dell’Appennino Bolognese, a Rfi e a Trenitalia.
Nella lettera chiedono:
1. che ogni decisione relativa sia all’infrastruttura, che al
trasporto, sia il risultato di una concertazione tra Regioni, Province e Comuni
interessati assieme alle realtà territoriali che rappresentano gli utenti della
Ferrovia, così come tra l’altro già succede in Emilia Romagna ove il Comitato
della Porrettana siede ai tavoli istituzionali e come, tra l’altro, auspica la
legge regionale toscana sulla partecipazione ed è un diritto sancito dall’articolo
n. 3 della Costituzione.
2. un verbale firmato dalle due Regioni e Rfi con l’impegno a
non intervenire in senso peggiorativo sull’infrastruttura ferroviaria.
3. Un atto di concertazione tra le due Regioni che impegni il
mantenimento del servizio sulla tratta Pistoia-Porretta da includere nei bandi
e/o nei contratti di servizio che regoleranno i rapporti con i nuovi gestori
selezionati con gare, sia nella regione Emilia Romagna che nella Regione
Toscana.
Si riservano di porre in essere le iniziative necessarie
(leggasi class action) a rimborsare i cittadini degli enormi danni patiti dopo
le decisioni miopi e sciagurate, assunte nel febbraio 2011 e successive.
Il
Comitato «Viva la Porrettana viva»
Al
Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi
Al
Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani
Al
Presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni
Al
Presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti
e p.c.
ai Sindaci dei Comuni di Abetone, Cutigliano,
Piteglio,
San
Marcello Pistoiese, Sambuca Pistoiese, Pistoia,
Castel Di
Casio, Unione dei Comuni di Granaglione-Porretta Terme,
Gaggio
Montano, Vergato,
Comunità
Montana dell’Appennino Pistoiese,
Comunità
Montana dell’Appennino Emiliano
a RFI
a
Trenitalia
agli
organi di stampa
Loro Sedi
OGGETTO: Prospettive e futuro della Ferrovia Porrettana in
special modo nella tratta Porretta/Pistoia.
Spettabili Presidenti,
i sottoscritti responsabili del Comitato “Viva la Porrettana
viva”, Legambiente, Cobas Pistoia, UTP,
TENUTO CONTO
che in ripetute dichiarazioni dei responsabili istituzionali
della Regione Toscana ed Emilia Romagna e delle rispettive Province di Pistoia
e di Bologna si afferma la volontà di non accettare alcuna modifica
peggiorativa delle infrastrutture ferroviarie della Ferrovia Porrettana e si
auspica che almeno in alcune fasce orarie si realizzi uno spostamento dalla
gomma alla rotaia;
CONSIDERATO
che in data 17 aprile un presidio di cittadini dell’Appennino
tosco-emiliano ha dovuto manifestare con fermezza nella stazione di Molino del
Pallone affinché RFI sospendesse la decisione di intervenire sull’infrastruttura
della stazione medesima eliminando gli scambi ferroviari già decisi da RFI;
CONSIDERATO ALTRESÌ
che ci sembra assurdo che un gruppo di montanari abbia
dovuto attivarsi e manifestare per riempire un vuoto politico e istituzionale
delle Regioni cui spetta per competenza il rapporto istituzionale ed il canale
più importante di comunicazione con RFI (e con TRENITALIA);
CONSIDERATO ANCORA
che la dismissione degli scambi ferroviari renderebbe vana e
inapplicabile la volontà ripetutamente dichiarata da parte dei responsabili di
Regione Toscana e Provincia di Pistoia di rivalorizzazione della tratta
Porretta/Pistoia attraverso iniziative quali treni turistici, passaggio da
gomma a ferro di merci (acqua Silva ad es.);
CHIEDONO
A) che ogni decisione relativa sia all’infrastruttura (RFI)
che al trasporto (TRENITALIA) sia il risultato di una concertazione tra Regioni,
Province e Comuni interessati assieme alle realtà territoriali che
rappresentano gli utenti della Ferrovia, così come tra l’altro già succede in
Emilia Romagna ove il Comitato della Porrettana siede ai tavoli istituzionali e
come, tra l’altro, auspica la legge regionale toscana sulla partecipazione. È
un nostro diritto, sancito dall’art. 3 della Costituzione: “Tutti i cittadini
hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione
di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza
dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e
sociale del Paese.”
B) un verbale firmato dalle due Regioni e RFI con l’impegno
a non intervenire in senso peggiorativo sull’infrastruttura ferroviaria;
C) un atto di concertazione tra le due Regioni che impegni
il mantenimento del servizio sulla tratta Pistoia Porretta da includere nei
bandi e/o nei contratti di servizio che regoleranno i rapporti con i nuovi
gestori selezionati con gare (visto che la scelta di una gestione pubblica è
stata per ora purtroppo abbandonata) , sia nella Regione Emilia Romagna che
nella Regione Toscana.
SI RISERVANO
nel caso di assenza di garanzie formali così come richiesto,
e di perdurante inattività istituzionale relativa alla Ferrovia Porrettana, di
porre in essere le iniziative necessarie (leggasi class action)a rimborsare i
cittadini degli enormi danni patiti dopo le decisioni miopi e sciagurate
assunte nel febbraio 2011 e successive dalla Regione Toscana con il taglio del
55% dei treni, in violazione oltretutto di quanto prevede l’art. 6 comma 7 del
contratto di servizio fra TRENITALIA e la Regione Toscana: “Le modifiche di
servizi che riguardino più Regioni sono comunque preventivamente concertate tra
le regioni interessate dai servizi medesimi”. L’esasperazione di utenti e
cittadini, dopo 14 mesi di continuo peggioramento del servizio, e la deliberata
sordità delle Istituzioni che ci dovrebbero invece rappresentare e difendere,
ci costringe a questo.
Tanto si doveva
p.
Comitato “Viva la Porrettana viva”
il
Presidente
Paolo
Brunetti
p. Legambiente
Pistoia
Antonio
Sessa
p. Cobas-Pistoia
p. UTP
Toscana
Carlo
Dami
Giovanni
Magazzini
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[Lunedì 30 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]
Quando Napolitano disse: "in Ungheria l'Urss porta la pace"
RispondiEliminaNel 1956, all'indomani dell'invasione dei carri armati sovietici a Budapest, mentre Antonio Giolitti e altri dirigenti comunisti di primo piano lasciarono il Partito Comunista Italiano, mentre "l'Unità" definiva «teppisti» gli operai e gli studenti insorti, Giorgio Napolitano si profondeva in elogi ai sovietici. L'Unione Sovietica, infatti, secondo lui, sparando con i carri armati sulle folle inermi e facendo fucilare i rivoltosi di Budapest, avrebbe addirittura contribuito a rafforzare la «pace nel mondo»...
tratto da: www.storialibera.it