PISTOIA. Il contratto del commercio è diventato in questi ultimi
anni una vera giungla selvaggia, dove i diritti dei lavoratori sono sempre più
calpestati, in nome del guadagno dei poteri economici forti, e guardando nella
sua interezza, lo scopo è quello di attaccare tutti i diritti dei lavoratori,
partendo da quelli più deboli.
Spalmando le aperture su tutta la
settimana, feste comprese, aumentano le spese, e non i guadagni, i primi a
subirne le conseguenze sono i negozi di vicinato (che poi sono i primi a reinvestire
nell’economia della città).
I commessi sono prima di tutto persone,
lavoratori, e non macchinette self service, e come lavoratori, come persone e
padri o madri di famiglia, anche loro hanno il diritto di vivere le festività.
Ancor più che le festività non sono
solo un momento per riposarsi, un momento per stare con la famiglia, per
occuparsi della propria casa, ma contengono un alto valore sociale: una società
coesa si riconosce nelle feste pubbliche e condivide i valori espressi in
queste occasioni; limitare, fino al già paventato rischio di eliminare, feste
civiche importanti come quella della Liberazione o del Lavoro significa
togliere dignità ai valori di libertà, democrazia, conquista dei diritti che
tali feste rappresentano.
Senza feste condivise non esiste la
società.
Lista Civica Ecologista “Per un’altra Pistoia”
Enrico Guastini – Candidato Sindaco
[comunicato]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 25 aprile 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.