di Lorenzo Cristofani
Assente
Mario Capecchi, in sintesi le posizioni dei candidati a Palazzo di Giano –
Acqua, rifiuti, verde e relative priorità – Tutti d’accordo su tutto, ma giunge
Giampaolo Pagliai e accusa la Giunta Berti di avere perso i finanziamenti per
il bacino di Gello
PISTOIA. «Se i candidati sono
tutti d’accordo e dicono le stesse cose, non potevano stare tutti insieme?». Già queste frasi, rubate
al pubblico, sono, per gli ambientalisti, una vittoria. Il segno che i temi
ecologici devono essere un patrimonio comune di tutti i partiti (come
la Porrettana) e pre-programmatico.
BARTOLOMEI. Sottoscrive lo stop al consumo di nuovo territorio: non solo a parole, da
consigliere, insieme alla collega e candidata Simionato, ha impedito una
ulteriore e inutile cementificazione con 30 mila metri quadri di nuovi edifici.
Concordet sermo cum vita!, che vita e
parole non siano in contrasto. Basta poi pensare solo alle percentuali di raccolta
differenziata, il vero obiettivo è il riciclo. Però il ciclo integrato dei
rifiuti deve essere iniziato con la riduzione a monte e con il principio della
responsabilità condivisa (degli utenti). Chi
non le vuole le energie rinnovabili ? Solo il comune di Pistoia, che, ad
esempio, non ha installato pannelli fotovoltaici sugli edifici nuovi (ospedale
e biblioteca) di sua proprietà. Invece investire in questo settore sarebbe un’ottima
opportunità di ripresa anche per le piccole imprese artigiane locali.
BONCCHI. Ricorda che è una vergogna il
fatto che a Pistoia giunga l’acqua dall’impianto
dell’ Anconella, cioè dall’ Arno. Lì servono cinque camion giornalieri di
prodotti chimici per il trattamento idrico quando Pistoia potrebbe avere l’acqua
degli Appennini. Il suo modello è la Svizzera, dove, grazie ai referendum
deliberativi, i cittadini possono scegliere dove allocare le uscite dei
bilanci. Sarebbe infatti così possibile, per esempio, stabilire l’utilità o
meno di un’opera pubblica, parcheggio, struttura sportiva o altro. E
soprattutto scegliere tra più progetti, quello dell’amministrazione, quello dei
cittadini e quello di un’associazione di categoria.
CELESTI. La terza corsia autostradale è semplicemente
insensata: il problema vero di chi percorre in orario di lavoro l’autostrada è
l’ imbottigliamento a Novoli, col raddoppio autostradale si rischia di
peggiorare la situazione. Pistoia deve migliorare in tanti aspetti, diventare città a misura di disabile: oggi – con tutte le numerose
barriere architettoniche- rappresenta il contrario. Ugualmente il sistema della
mobilità deve diventare intelligente, smart,
e il suo impegno sarà volto anche a rendere decorose le pensiline di attesa
degli autobus e a implementare le rastrelliere per le biciclette, funzionali
alla mobilità dolce, agibile specialmente alle categorie deboli. Un piano
energetico comunale deve partire dall’efficienza e dovrà pertanto esser
elaborato.
DEL BINO. Inizia una lunga filippica contro Bartolomei per
le diverse soluzioni che fornisce nei differenti dibattiti cui partecipa. Poi,
ricordando che oggetto del dibattito sono i punti programmatici delle
associazioni ambientaliste, rivendica la primogenitura del suo movimento,
quello di Beppe Grillo, su quasi tutti i temi, dalla green economy alla
partecipazione diretta della cittadinanza attiva.
GUASTINI. È preoccupato della situazione fognaria di
Pistoia: non esiste una mappatura degli scarichi selvaggi né ancora un piano di
adeguamento fognario. Elaborare una soluzione è prioritario. Crede molto nella
sovranità alimentare, che non può ridursi a slogan: deve diventare un modello funzionante,
visto che Pistoia era la città degli orti e l’approvvigionamento di prodotti
ortofrutticoli da filiera corta non può prescindere, per l’appunto, dalla
tradizionale attività primaria, l’agricoltura. A Pistoia sono disattese le
normative comunitarie che indicano il recupero di materia, da cui le materie
prime-seconde, come prioritario al recupero d’energia. Tuttavia, nei comuni
limitrofi, si va in direzione opposta, con ipotesi di raddoppio dell’inceneritore.
Il partito che fa questo a livello regionale e provinciale può, a livello di
comune, essere credibile?
SIMIONATO. L’area Pupilli è un’occasione offerta
alla città per amplificare, in prospettiva, la zona a traffico limitato
valorizzando quindi l’intero centro storico. Anche per questo è assurdo solo
immaginarlo il maxi parcheggio in San Bartolomeo. Simionato aveva – con
lungimiranza – sostenuto in effetti
questa posizione dalla scorsa estate, e adesso il valore dell’antico orto
monastico come patrimonio da rendere fruibile a tutti i pistoiesi è punto di
comune condivisione. Cita il modello del centro di riciclo di Vedelago: sui
rifiuti abbiamo solo da replicare, con la sola volontà politica, l’organizzazione
che c’è in Veneto. Inoltre è urgente agire per una maggiore disciplina trai
pistoiesi: gli escrementi dei cani diffusi sono, oltreché sinonimo di inciviltà,
degradanti per chi abita e lavora in città.
BERTINELLI. Ritiene prioritario il secondo casello
autostradale e il completamento della viabilità nell’area dei vivai: la terza
corsia non è prioritaria. La risorsa idrica è pregiata, non sarà usata negli
orti e la tariffazione andrà rivista, in base al principio di equità sociale,
incentivando inoltre i comportamenti virtuosi di risparmio idrico. Senza isole
ecologiche non partirà mai la raccolta differenziata, per questo al Dano ce ne
dovrà essere una, delle tre indispensabili. Nell’ottica di una qualità degli
alimenti saranno eventualmente rivisti gli appalti delle mense e infine un
catasto informatico del verde servirà ad avere un piano del verde degno di
questo nome e a far emergere Pistoia come capitale, appunto, del verde.
Nel giro
degli interventi liberi del pubblico arriva però Giampaolo Pagliai che
interrompe l’illusione e l’unanimità riportando tutti alla realtà: tra il dire
e il fare c’è di mezzo il potere! E rammenta a Bertinelli che tutti coloro che
lo sostengono, lui compreso, inneggiavano al regolamento urbanistico che
avrebbe sconfessato i propositi del candidato del centro-sinistra. Dove crede
di andare con persone che, pur avendo installato 4 fontanelli , sono riusciti a
non prendere i finanziamenti per l’annoso progetto del bacino di Gello,
ritenuto dalla regione inidoneo? O ancora: tutti concordi nel disagio e nella
criticità che regna al Fagiolo, ma chi votò e come in Consiglio Comunale?
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[Domenica
29 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]
Caro Lorenzo Cristofani. Maggior correttezza nel riportare i fatti non guasterebbe.
RispondiElimina1- La “lunga filippica” contro Bartolomei è durata circa un minuto e mezzo dei sette a disposizione e si è incentrata su alcune posizioni dello stesso su temi ambientali (oggetto del dibattito), sulle quali ritenevo (e ritengo) debbano esserci chiarimenti. Dovrebbe ringraziare chi tenta di sollevare problemi e di smascherare posizioni ambigue.
2- Dal suo articolo pare che io non abbia detto niente di concreto, ma che mi sia limitato a incensare il MoVimento al quale appartengo. In realtà, ho detto cose puntuali e fatto proposte. Perchè non hai riportato quanto detto, che è parte del nostro programma, cosa che invece ha fatto per gli altri candidati, riservando loro uno spazio ben maggiore?
3- Perchè non ha riportato le mie critiche a Bartolomei, mentre si è sprecato a segnalare per filo e per segno quelle di Pagliai – il cui intervento non era in programma, anche se, naturalmente, più che legittimo – a Bertinelli?
Il dott. Edoardo Bianchini, al termine dell’incontro recentemente svoltosi al Bastone Ambrogi di Pistoia, mi ha invitato a non criticare gli articoli ed a scrivere su questo blog. Lo ringrazio, ma se questa – e quella che ho visto finora – è la vostra linea editoriale, non solo non scriverò, ma smetterò anche di leggervi e di parlare del blog.
Cordialmente,
Giacomo Del Bino
Caro Giacomo Del Bino,
RispondiEliminala critica, sempre preziosa e legittima, potrebbe in questo caso anche apparire motivata. Deriva infatti da una faziosità, la mia, ambientalista, che mi porta a privilegiare il legame tra cose pistoiesi e questione ambientale. In altre parole questo articolo, come tutti quelli in cui è citata Legambiente, vuole solo far percepire ai pistoiesi che i temi dell’ambiente si ritrovano tutti nella reale quotidianità e con questa coincidono, senza che spesso ci sia la consapevolezza.
Ho per l’appunto premesso che tutti i candidati a sindaco condividono, tendenzialmente, l’analisi dei problemi affrontati e l’impegno per le soluzioni : in questo senso hanno tutti ottenuto un ottimo voto in pagella, nel caso si voglia estrapolare dall’articolo un giudizio o un’ indicazione di voto da parte della nostra associazione. Ripeto, promossi tutti a pieni voti e nessuno deve sentirsi sminuito.
Rispetto alle critiche a Bartolomei preferisco minimizzare le parole, sempre e comunque opinabili, ma riportare, come detto, situazioni conflittuali e più circostanziate su cui il CC ha votato in passato (per giudicare la coerenza) o dovrà votare in futuro : rotonda al Fagiolo, completamento della tangenziale a nord, etc… Per tutto il resto fanno fede, e condivido, i programmi, che invito i lettori a visionare attentamente.
Riconosco perfettamente di aver dato maggiore spazio a tutti gli altri candidati, ma altrettanto francamente ribadisco che riscriverei le stesse cose nel medesimo spazio. La finalità del pezzo era appunto quella di parlare, attraverso gli interventi dei candidati a sindaco, degli aspetti da noi da sempre affrontati, tangibili nella vita di tutti i giorni. Parlarne concretamente soprattutto coi lettori meno sensibili. Ho quindi riportato gli elementi più salienti, a mio avviso.
Ben lieto se manderà correzioni in tal senso e caratterizzate da questo approccio –comunicazione ambientale locale-; farò tesoro dagli errori se c’è stata qualche scorrettezza, altrimenti tirerò dritto come un treno ( che non sia la TAV ovviamente!)
Grazie dell’attenzione,
Lorenzo Cristofani