di Luigi
Scardigli
Lo potrebbe spiegare (per trasparenza)
la sera del 7 maggio alla cena dell’investitura, magari al Circolo del Ponte
alle Tavole, luogo per lui fortunato
Ha ragione il direttore, il mio: in campagna elettorale, i
programmi degli aspiranti al trono si somigliano tutti, tra loro: un po’
troppo, forse.
E anche ieri sera, al Bastione Ambrogi, le parole della
Simionato hanno fatto pari con quelle della Celesti, così come il monito di
Guastini ha ricordato quelli ventilati da Del Bino.
Paolo Bonacchi è un censore che si dilunga troppo, mentre il
vecchio giovanotto Alessio Bartolomei, di ferrata scuola democristiana, è
davvero l’unico in grado di fronteggiare il molo granitico del Pd, che ha
capito bene quanto fosse importante sopprimere, in questa corsa verso lo
scranno di Palazzo di Giano, uno come Roberto Bartoli, pericoloso, più che
inopportuno.
Ma nonostante che tutto sembri già essere deciso, con un
elettorato letteralmente cloroformizzato, qualche anelito, una ventata di
dignità, ‘na botta de vita, a due settimane dal voto, potrebbe anche scaturire.
Motivi ce ne sarebbero a bizzeffe, ma ce n’è uno troppo
appetibile e appetito, perché marchianamente evidente, irritante, delittuoso:
si delocalizza l’ospedale cittadino dopo 9 secoli, lo si fa portando la nuova
struttura in un sito pericoloso, tra
falde acquifere e rischi smottamento/allagamento, fuori dalla città, non più
facilmente raggiungibile dall’utenza deambulatoriamente più debole, gli anziani;
immerso tra la ricca anticrittogamica flora ortovivaistica, il carburante
autostradale e superstradale e l’ombra dell’amianto sepolto davanti ai cancelli
della Breda.
Lo si fa in barba alla logica, perché su questa struttura
con così tante controindicazioni, ci si è speso una montagna di soldi,
lievitati a vista d’occhio, senza dimenticare quelli che si sono buttati nella
vecchia struttura, pur sapendo che sarebbe stata soppressa. E senza dimenticare
che nell’ultimo evo pistoiese, i posti-letto dell’ospedale sono passati dai
circa mille di quanto si stava peggio, agli attuali 450, che si ridurranno
ancora quando tetris sarà
funzionante.
Sarebbe stato carino se ieri sera, al Bastione, ci fosse stato
anche Samuele Bertinelli, che delle dislocazione e ricollocazione dell’ospedale
qualcosina dovrebbe saperla. Avrà sicuramente avuto impegni inderogabili, ma
non mancherà certo l’occasione di sapere quali siano, a riguardo, i suoi progetti.
Potrebbe farlo prossimamente, casomai la sera del 7 maggio, nel discorso dell’investitura,
a cena.
Dove?
Al circolo di Ponte alle Tavole, è un posto fortunato!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 23 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]
Riporto (copia-incolla) un comunicato dell'Ufficio Stampa di Bertinelli:
RispondiEliminaIn merito alla mancata partecipazione di Samuele Bertinelli al confronto tra candidati a sindaco organizzato al Bastione Ambrogi ieri 22 aprile, si precisa che il presidente dell'associazione Daniele Perez era stato informato telefonicamente il giorno prima, sabato 21 aprile alle ore 18:34, della mancata partecipazione di Samuele Bertinelli al confronto, a causa di eventi concomitanti già da tempo nell'agenda del candidato. Il presidente Perez, al quale abbiamo presentato le nostre scuse per l'impossibilità di partecipare al confronto, ha accettato le scuse, rinnovando la propria disponibilità ad organizzare, compatibilmente con gli impegni elettorali di Samuele Bertinelli, un altro momento di confronto. - Ufficio Stampa.
Fonte: https://www.facebook.com/Samuele.Bertinelli/posts/426800053998191
Non è importante se l'assenza fosse o meno giustificata. È l'assenza in s'è che vien criticata... Come diceva Bertolucci: assenza piú acuta presenza!
RispondiEliminaHo avuto modo di seguire da vivo l'incontro e con interesse. Trovo che i temi e le esposizioni della Celesti, seppure infreddolita, siano un gradino (o due o tre) superiori alla Simionato, che sicuramente subisce, magari incosciamente, i contraccolpi della situazione del suo partito, la Lega. Bartolomei, come sempre erudito quando si tratta di sciorinare numeri Colpiscono particolarmente i 23 anni di presenza in Consiglio Comunale. Ma i misfatti dell'Ospedale Nuovo non avrebbe dovuti tirali fuori al momento delle scelte, invece di alzarsi a paladino a cose fatte (anche per suo demerito) solo per motivi elettorali? L'opposizione non si fa a posteriore.......
RispondiEliminaPerché non è venuto all'incontro?
RispondiEliminaPerché aveva degli impegni precedenti e ha voluto rispettarli. E' molto semplice.
Lo si evince dal comunicato che lo staff ha pubblicato su "per samuele bertinelli".
Il comunicato dice che questi impegni erano in agenda già da tempo.... perchè allora ha comunicato la sua mancata partecipazione solo il giorno prima?? mah...
RispondiEliminaNon si può sindacare il sindaco......
RispondiEliminase i cittadini pistoiesi fossero un minimo attenti a come funziona la politica a Pistoia e a come e quali scelte importanti vengono fatte, non si potrebbe presentare un candidato a sindaco del PD chi ha avuto responsabilità in merito alla decisione di fare l'ospedale al campo di volo. E mi indignano quei verdi, vedi Fusari e Lombardi, ma anche Giovanni Capecchi, che ora appoggiano il PD che ha fatto le scelte sciagurate in materia che loro avevano fortemente osteggiato
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