Cronistoria
di un concorso per maestri di sci – «Su questa triste vicenda potrei scrivere un libro. Non
avrei mai creduto che si potesse arrivare a tanto, un conto è sentirne parlare
da altri, altro è viverla sulla propria pelle e non solo per le vicende
strettamente legate al fatto ma per tutte le subdole provocazioni a contorno
del fatto»
PISTOIA. Ecco il testo della raccomandata che fu
spedita a Piero Fassino il 20 settembre del 2007 (5 anni fa) e, di nuovo, il 10
luglio 2008.
La riportiamo
così come ci è arrivata.
La ricostruzione
dei fatti è tutta a carico del suo autore, il quale, però, non essendo mai
stato trascinato in giudizio per falsità o altro, ma avendo avuto in più casi
ragione (anche su certi comportamenti censurabili, seppur non censurati per
prescrizione dei termini, del ‘reo confesso’ di certi ammanchi della Comunità
Montana che escono dall’analisi di Eller), ha per lo più tutta l’aria di aver
riferito le cose per come realmente potessero stare.
La lettera è
stata spedita a Fassino, si ripete, nel 2007 e 2008, ma si tenga ben presente
che, su questo tema – i maestri di sci –,
la faccenda e le segnalazioni erano partite fino dalla fine degli anni ’90, cioè dal 1997 in poi.
Onestamente l’impressione
che se ne riceve è quella di una allucinazione vera e propria, di una storia
più adatta a regimi di paesi sottosviluppati che non della ‘civilissima’ e
democratica Pistoia.
Ovviamente
Fassino non seppe mai nulla.
Q/n
* * *
***** *****
Via *****
51100 Pistoia
335 *6*8*9* 0573
4*3*5*
***** 20/09/2007
RACCOMANDATA A/R
Nuovo invio 10/07/08
Onorevole
Piero Fassino
Via Palermo 1200
184 Roma
Onorevole Piero
Fassino,
Le invio uno
scritto relativo ad una vicenda vissuta da mio figlio. Credo che questo scritto
non arriverà mai nelle sue mani, ma non fa nulla, ci stiamo battendo per avere
chiarimenti e non esagero a dire giustizia da 10 anni, sono state scritte
decine di lettere e nessuno ha mai risposto, tutti si sono battuti strenuamente,
ma perché non si arrivasse a far luce su questa vicenda, quindi anche se non ho
risposte, ci sono abituato. Credo che non ci arriverò mai, ma tutti sognamo e
uno dei sogni sarebbe quello di conoscere la verità e i nomi delle persone che
hanno avuto comportamenti scorretti, se così si possono chiamare in questa
vicenda.
Scrivo a Lei
perché non so per quale ragione ma il Suo modo di fare, il Suo atteggiamento,
per come dimostra di avere a cuore l’interesse del paese mettendo in secondo
piano la pura ricerca di visibilità, la sensazione che sia ostile e si batta
contro le logiche corporative e i gruppi di interesse, che non alimenta ad arte
una opposizione che sembra guerriglia politica e non ultimo il fatto che quando
la sento parlare e la vedo in televisione non mi sembra cinico e falso come di
fatto lo sono il 95% dei politici, da chi ricopre incarichi nelle Associazioni,
alle piccole Amministrazioni fino a chi ha incarichi nel governo del paese.
Credo quindi
indipendentemente di avere risposte o meno, di fare cosa utile perché certe
situazioni non abbiano a ripetersi di nuovo, di informarLa come operano molti
amministratori Toscani che hanno e avevano una collocazione politica nel
partito del quale Lei è Segretario Nazionale e che purtroppo, contro la
aspettative dei cittadini onesti, Lei non ha ritenuto opportuno candidarsi alla
segreteria del nuovo Partito Democratico.
Il partito del
quale Lei è Segretario Nazionale anche se dai primi anni ’90 ad oggi ha avuto
vari passaggi che non potevano non tener conto dei mutamenti della società, non
solo Italiana ma degli effetti della globalizzazione, ha avuto tra gli uomini
che l’hanno contraddistinto e che hanno permesso a questo paese di superare
passaggi drammatici, personaggi che si sono battuti per la moralizzazione del
paese, contro le politiche clientelari e contro ogni tipo di corruzione, primo
tra tutti quello che è stato l’uomo politico che più ho ammirato, Enrico
Berlinguer, forse anche perché era all’apice della sua carriera politica quando
ero giovane, periodo nel quale si vivono con più intensità le passioni e le
emozioni. Credo che molti che oggi aderiscono al Suo partito non abbiano
rispetto per la sua memoria e per quello che ha lasciato.
Molti dovrebbero
rileggersi, pochi degli attuali dirigenti del partito del quale Lei è
segretario credo che l’abbiano fatto e riflettere sull’intervista rilasciata da
Berlinguer a Eugenio Scalari su La Repubblica del 28 Luglio 1981.
Senta non so
neppure io perché avevo per Berlinguer questa ammirazione, un motivo c’era
sicuramente, forse, per “quel suo modo di essere uomo” come scrisse Giorgio
Bocca il giorno successivo al malore che lo colse a Padova nel 1984. Ci tengo a
dirLe che il 13 Giugno 1984 a Roma c’ero anch’io con un mio collega di lavoro
di Arezzo.
Ci sono 4 motivi
che mi hanno spinto a scriverLe:
- il primo è che se pur passati 10
anni questa vicenda brucia ancora sotto la cenere, ci sono ancora dei
regolamenti di conti aperti, questo perché i politici che nei vari
incarichi che si sono succeduti, nulla hanno fatto per arrivare a
conoscere la verità, che doveva per non arrivare fino a questo punto venir
fuori subito. ‘Amministrazione Provinciale di Pistoia, doveva subito, o
dopo la prima sentenza del TAR Regionale della Toscana dell’Ottobre 1998
annullare tutta la selezione e far ripetere l’intera prova con
selezionatori tutti nuovi e, a tutti i 350/400 partecipanti che avevano
fatto le prove eliminatorie e successivamente la prova finale e non solo
quella finale come è stato fatto. Non solo mio figlio è stato penalizzato,
ma molti altri.
- il secondo perché non essendo ancora
arrivata la sentenza dell’ultimo ricorso al Consiglio di Stato crea in
alcuni uno stato di agitazione che li porta costantemente ad intraprendere
azioni provocatorie.
- il terzo perché credo che queste
situazioni vanno sempre denunciate, io l’ho fatto ma non ho avuto mai nessuna
risposta, quindi devo trovare chi ascolta questa mia protesta e mi aiuta a
far chiarezza su questa vicenda a meno che, dopo le continue provocazioni,
ma non credo di essere capace, mi faccia giustizia da me.
- il quarto perché non accetto di
sentire affermazioni di pura propaganda come quelle fatte a me
personalmente da Vannino Chiti tra l’altro attuale ministro della
Repubblica.
Mi sono
incontrato con Vannino Chiti a Pistoia il 12 Febbraio 2001 in Viale Gramsci
nella sede dei DS. Mi disse che nella sua lunga attività politica aveva preteso
e si era fatto carico che i cittadini avessero nel 100% dei casi risposte
chiare ed esaurienti per problemi che riguardavano il coinvolgimento/operato di
Amministrazioni nelle quali aveva dirette responsabilità e anche del partito
del quale faceva parte.
Credo che a chi
lo incontra adesso, non possa dare questa ambiziosa percentuale di risposte
chiare ed esaurienti che sono state date a chi si è rivolto a lui.
Io sono ancora
in attesa di una sua risposta, la quale mi assicurò mi sarebbe stata data in
tempi brevi e personalmente da lui,
dopo aver consultato i vari responsabili dell’Amministrazione Provinciale di
Pistoia del momento e quella precedente.
Sicuramente nei
giorni successivi a questo nostro incontro ha avuto problemi che l’hanno
distolto.
Il figlio di
Vannino Chiti e due suoi amici se non sbaglio Albanesi, furono fermati dalla
Polizia vicino ad una discoteca, portati in Questura a Pistoia e i due Albanesi
picchiati dai poliziotti.
Si interessarono
al fatto tutti i giornali e i TG non solo sulle cronache regionali. Ricordo una
lunga intervista dell’allora Ministro Bianco e altre interviste a importanti
uomini politici.
Comunque dopo le
solenni promesse che mi erano state fatte, non credo che superato quel periodo non
si sia più ricordato del fatto. So per certo che successivamente si è
interessato più volte a questo problema in ambito Provinciale e ne ha parlato
con molte persone che abitano o hanno interessi all’Abetone e tra queste un
certo Boris Colò, ma non con il diretto interessato.
L’incontro con
Vannino Chiti è stato abbastanza “duro”, l’ho manifestato in più passaggi che
agli appunti che prendeva aveva già tutti gli elementi per darsi le risposte,
fece alcuni riferimenti a persone e fatti che chi non era più che informato non
poteva fare. Sono tuttora convinto che nella borsa aveva tutte le lettere e la
documentazione relativa alla vicenda.
Ne ero uscito
però convinto che dopo tutti gli appunti presi e la solenne promessa di un
successivo incontro, avrei avuto i chiarimenti, ma purtroppo non è stato così.
Vengo ai fatti:
l’11 e il 12
Aprile 1997, si sono svolte all’Abetone due prove eliminatorie e il 13 la prova
finale di una selezione per maestri di sci discipline alpine.
Lo stesso giorno
hanno affisso la classifica ufficiosa dei 29 concorrenti ammessi al corso.
È stato chiaro
non solo a me, fin da quel momento che molti dei concorrenti che dovevano
uscire selezionati erano già stati individuati ancora prima delle prove di
selezione.
Il 19/04/1997 mi
trovavo con mio figlio *** in attesa che aprisse il negozio *** e per caso
passa uno dei selezionatori della prova, S*** M*** (tra l’altro cugino di primo
grado di una concorrente alla selezione, S*** I***) il quale dopo aver salutato
mio figlio gli dice di essere dispiaciuto del fatto che non è stato ammesso al
corso per maestri di sci, ma per fugare eventuali dubbi che potrebbe avere nei
suoi confronti gli dice che per quanto lo riguarda l’ha dato in tutte e tre le
prove il massimo dei voti, ma purtroppo non è bastato e continua dicendo che
spesso in queste selezioni non sono quelli che effettivamente sanno sciare a
superare l’esame. Mio figlio gli chiede per quale motivo fa queste
affermazioni, S*** M*** gli dice che non vuole che in futuro ci siano da parte
sua dei dubbi sul suo operato e se ne va. Torna poco dopo una seconda volta
riprendendo lo stesso discorso, a questo punto intervengo io, gli faccio
presente che sono interessato a far chiarezza e che richiederò tutta la
documentazione relativa alle votazioni e ai giudizi dati ai concorrenti di
questa selezione. S*** M*** cambia completamente atteggiamento, inizia ad
inveire verbalmente contro di me che sono un ambiguo e un malfidato perché non
mi fido di quanto mi sta dicendo.
Nutrendo seri
dubbi, ancora prima di questo incontro sull’operato della commissione e
soprattutto dopo le affermazioni di S*** M***, mio figlio decide di chiedere a
norma della legge 241/1990 alla Provincia di Pistoia l’acquisizione di tutti i
documenti.
Il 12/07/1997
l’Ufficio della Formazione Professionale della Provincia di Pistoia (Allegato N° -1-) gli consegnava
soltanto delle schede forate dei selezionatori, ci sono concorrenti che invece
di un foro su AMMESSO o NON AMMESSO hanno tre e anche quattro fori e altri,
esempio la concorrente numero 20 che su quindici voti (5 voti per selezionatore
per 3 prove) ha quindici forature su NON AMMESSO e nella classifica risulta
ammessa e le tre videocassette relative alle tre prove pratiche di esame sugli
sci, curve strette, curve larghe e prova di gigante. In quella circostanza non veniva
consegnato né la graduatoria ufficiale né i giudizi con le valutazioni dei
concorrenti.
Una impiegata
visto che manca la classifica ufficiale e i giudizi, telefona al responsabile
della formazione, Gori Mauro il quale gli dà la disponibilità per fissare un
incontro per la settimana successiva.
Nel frattempo
oltre a controllare le schede forate, abbiamo fatto vedere a due allenatori non
Toscani le videocassette, senza dare nessuna indicazione che gli permettesse di
identificare mio figlio e altri concorrenti che potevano conoscere.
I risultai dati
dai 2 allenatori erano praticamente uguali, uno ne confermava 18 su 29
ufficiosamente ammessi, l’altro 20, ma su 7 la bocciatura era così
secca/categorica per tutti e due i selezionatori che nei giudizi un allenatore
aveva scritto principianti.
All’incontro con
Gori, per impegni di mio figlio sono andato io, ma quando la stessa impiegata
avvisa il Gori Mauro che sono arrivato, questi inizia quando non sono ancora
entrato nel suo ufficio a gridare che lui “non deve dare né classifiche né
giudizi né tanto meno spiegazioni sull’operato dei selezionatori e della
Provincia di Pistoia e se abbiamo dei dubbi di rivolgerci ai Carabinieri o alla
Procura della Repubblica”.
Questa impiegata
cerca di farlo ragionare e al tempo stesso gli dice che è stato lui a darci
l’appuntamento, ma Gori dice che non ha tempo da perdere, che ha degli
appuntamenti urgenti e va via.
La stessa
impiegata, molto turbata dall’atteggiamento del Gori, telefona in Provincia e
chiede alla segretaria dell’assessore alla formazione un appuntamento con il
Dott. Roberto Barontini, al momento Assessore Provinciale
In data
02/08/1997 ci siamo incontrati con il Dott. ROBERTO BARONTINI, Assessore
Provinciale alla Formazione Professionale, il quale, in maniera piuttosto
irritata, chiedeva cosa pretendeva visto che gli era stato consegnato tutto
quello [che] mio figlio aveva richiesto.
A tal proposito
mio figlio gli faceva vedere la lettera sulla quale era indicato ciò che
effettivamente gli avevano consegnato in data 12/07/1997 (
Allegato N° -1-);
meravigliato da quanto visto chiamava nel suo ufficio il legale della Provincia
Avv. PAOLA PUPINO alla quale faceva vedere la lettera.
Dopo essersi
consultato con l’Avv. PUPINO telefonava all’Ufficio della Formazione
Professionale chiedendo che gli venisse immediatamente portato l’elenco
ufficiale degli ammessi con i relativi giudizi.
Dopo circa
un’ora e mezzo un impiegato consegnava all’Assessore Barontini solamente
l’elenco degli ammessi, ma non i giudizi dati ad ogni partecipante perché non
erano stati fatti. (Allegato N° -2-).
Successivamente
visto che anche le risposte relative ai giudizi promessi da Barontini per la
fine di Agosto non arrivavano, ci siamo rivolti al DIFENSORE CIVICO REGIONALE
che ha manifestato interessamento al fatto ed ha più volte scritto alla
Provincia di Pistoia avendo solo risposte senza significato. ( Allegato N° -2A-).
Il 12/11/1997
l’Avv. PAOLA PUPINO del Servizio Legale della Provincia di Pistoia ci convoca
in Provincia e ci consegnava copia del verbale della riunione fatta dalla
Commissione esaminatrice tenutasi a Pistoia in data 06/11/1997 (7 mesi dopo lo svolgimento della prova)
relativa alla formulazione dei giudizi dei 68 concorrenti ammessi alla prova
finale del 13/04/1997. Ci fu assicurato che in quella circostanza furono
riviste anche le videocassette; questa è una ulteriore conferma che molti dei
nominativi che dovevano essere ammessi erano già stati decisi ancora prima
della selezione del 13/04/1997. Vedere per credere, non importa essere esperti
di questo sport per poter dare anche da profani un giudizio.
Alla data del
12/11/1997 quando gli furono consegnati i giudizi e la Provincia non aveva
ancora firmato la delibera dell’inizio del corso, i 29 concorrenti
ufficiosamente ammessi avevano già effettuato con inizio il 21 Settembre 1997 in località del nord Italia degli
stages tecnici per i corsi di qualificazione per i quali i partecipanti
sostengono di aver speso 5 milioni a testa (di vecchie lire – n.d.r.).
Chi aveva
autorizzato questi stages?
Quale potere di
ricatto hanno avuto nella ripetizione della prova?
Il 14 Novembre
1997 abbiamo fatto ricorso al Tribunale Amministrativo regionale della Toscana.
Successivamente
tre Consigli Provinciali si sono interessati al fatto, quello del 17/11/1997,
del 09/12/1997 e quello del 22/12/1997 nel quale veniva deciso la non validità
e l’annullamento della prova del 13 Aprile 19987. Prot. 85137 del 22/12/1997.
Abbiamo tutti i verbali di tutti e 3 i Consigli Provinciali.
Successivamente
con delibera N° 5 del 27/01/1998 non viene approvata la graduatoria finale
della selezione del 13 Aprile 1997 e viene stabilito di dar luogo ad una nuova
procedura di selezione limitatamente ai 68 concorrenti della prova finale. A mio
avviso, la prova doveva essere fatta ripetere a tutti i concorrenti non solo a
quelli che avevano fatto la prova finale del 13 Aprile 1997.
Oltre alla
decisione del Consiglio Provinciale del 22/12/1997 c’è stata anche la sentenza
del Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana la N° 484 del 23 Ottobre
1998 che chiedeva la stessa cosa, l’annullamento della prova delegittimando di
fatto l’operato della commissione esaminatrice e disponendo che tale prova fosse ripetuta.
Nel maggio 1998
uscirono alcuni articoli sui giornali nei quali veniva riportata la protesta
dei concorrenti ammessi al corso che dopo aver speso 5 milioni per partecipare
agli stages iniziati il 21 Settembre 1997, l’Amministrazione Provinciale aveva
annullato il corso.( allegato N° -3- del
giornale il Tirreno e altri articoli di giornali).
Ci fu sul
giornale il Tirreno il 26 Maggio 1998 (Allegato
N° -4- ) una intervista all’allora presedente della Provincia, Aldo Morelli
che sosteneva che i criteri per la selezione erano poco trasparenti e che la
Provincia non aveva mai autorizzato l’inizio del corso e, se qualcuno l’ha
fatto doveva assumersene la totale responsabilità. Nessuno dell’Amministrazione
si è comunque attivato per chiarire questi aspetti. Tra l’altro quello che dice
Morelli non è vero, i corsi/stages erano iniziati come già segnalato il 21
Settembre 1997 e c’era presente anche un funzionario della Provincia di Pistoia
come indicato nei verbali delle riunioni del Collegio Regionale dei Maestri di
sci. Ho la copia dei verbali di tutte le riunioni dal 27 Giugno 1997 all’8
Novembre 2000. (Allegato N° - 5-).
A pag. 4, 5 e 6
dei verbali della riunione del 26 Agosto 1997 del Collegio Regionale dei
Maestri di sci viene indicato che il primo modulo dal 21 Settembre all’1
Ottobre 1997 si terrà allo Stelvio e viene fissato all’Hotel Thoni 3000 per
tutti i partecipanti 35 persone, i 29 ragazzi, 4 istruttori 1 videomen e 1
funzionario della Provincia. Viene altresì indicato che i partecipanti al corso
prima della partenza dovranno versare 1.400.000 Lire.
A smentire
quanto affermava Morelli che il corso non era mai iniziato, è quanto riportato
a pag. 10 del verbale della riunione del 3 Novembre 1977; dove viene riportato “si
sono svolti i primi due moduli del corso e il terzo si terrà all’Abetone dal 9
al 21 Dicembre 1997”.
Nei verbali
delle riunioni ci sono altri passaggi significativi che Morelli e Venturi e
altri assessori Provinciali dovrebbero leggere.
Addirittura la
Provincia di Pistoia mantiene ferma la sua posizione sugli stages fatti nel
1997 quando non era stata firmata nessuna delibera di inizio dei corsi e
totalmente in contrasto con quanto indicato anche nei verbali del Collegio
Regionale dei Maestri in una lettera inviata il 9 Maggio 2003 prot. 57505. ( Allegato N° - 6_). Mi dica Lei dopo
atteggiamenti del genere da parte di politici di primo piano, se uno se la
sente di dare una preferenza e un mandato a tali personaggi che pretendono di
far passare da scemi e da stupidi tutti quelli che pretendono rispetto e
chiarezza e non atteggiamenti clientelari e oltre…
Questa lettera è
stata scritta a seguito di una richiesta suggerita dall’Avvocato che ha fatto i
vari ricorsi per avere una ulteriore conferma dell’insolvenza
dell’Amministrazione Provinciale di Pistoia, se era ancora necessaria una
ulteriore conferma…
Su questa triste
vicenda potrei scrivere un libro. Non avrei mai creduto che si potesse arrivare
a tanto, un conto è sentirne parlare da altri, altro è viverla sulla propria
pelle e non solo per le vicende strettamente legate al fatto ma per tutte le
subdole provocazioni a contorno del fatto.
Adesso ritorno
ai fatti.
Nell’ottobre del
1998 (ancora prima che il collegio Regionale dei Maestri di sci mandasse la
lettera del 27/11/98 con la quale imponeva la commissione di esame per la
ripetizione della prova) venuto a conoscenza che l’Amministrazione Provinciale
stava per rendere l’incarico agli stessi selezionatori, mi rivolsi al Difensore
Civico della Montagna Pistoiese il quale scrisse in data 26/10/98 alla
Provincia di Pistoia ( Allegato N° - 7-
) affinché cambiassero i membri della commissione.
Pure mio figlio
scrisse una lettera il 21/11/1998 chiedendo la sostituzione di tutti i
componenti della commissione esaminatrice. (Allegato
– N° - 8-).
Nessuno ha
tenuto conto di quanto richiesto e nessuno ha risposto a queste lettere.
Con lettera del
27/11/98 avente come oggetto “nomina commissione test di selezione” inviata
alla Provincia di Pistoia il Collegio Regionale Maestri di Sci della Toscana
diceva:
“facendo seguito
alla nostra precedente lettera del 12/11/98 si comunica quanto segue: il
Collegio Regionale Maestri di sci della Toscana non è in grado di comunicare
ulteriori nominativi per la nomina della commissione giudicatrice del test di
selezione per maestri di sci, in quanto non ha nel proprio albo altri tecnici
che abbiano le caratteristiche richieste per la nomina di cui all’articolo 6
della Legge Regionale N° 83/96”. (Allegato
N° -9-).
In una successiva
lettera alla COMUNITÀ MONTANA ZONA I-2 AMIATA SENESE via Grossetana 1 53025
PIANCASTAGNAIO SIENA datata 08 Febbraio 1999 il Collegio Regionale Maestri di
sci della Toscana forniva un’ampia rosa di nominativi fra i quali scegliere i
selezionatori della selezione che si è svolta sul Monte Amiata il 3, 4 e 5
Marzo 1999. (Allegato N° -10-).
Questo a
dimostrazione che di selezionatori ce n’erano in abbondanza, ma in questa
occasione era indispensabile imporre gli stessi selezionatori delle prove
dell’Aprile 1997.
Io sono venuto a
conoscenza di questa lettera nei minimi dettagli dopo che si era già ripetuta
la prova. da un allenatore di sci di La Thuile, Lelio Granir che aveva allenato
degli atleti Toscani negli anni ’80 e che era rimasto in contatto con molti
maestri di sci e albergatori tra l’altro miei parenti della zona.
In merito a
questo incontro più avanti riporterò dettagliatamente altre cose dette da
questo allenatore.
La certezza che
veniva dato l’incarico a una commissione esaminatrice in contrasto con quanto
indicato all’articolo 6 della Legge Regionale 83/96 oltretutto delegittimata da
una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana e dalla
decisione del Consigli Provinciale del 22/12/97 è chiara se si legge il DECRETO
PRESIDENZIALE di NOMINA della PROVINCIA di PISTOIA del 05/12/1998 protocollo N°
88899 (Allegato N° -11) per la
ripetizione della prova, nella quale dopo aver indicato i nomi dei
selezionatori si tiene a specificare:
“tenuto
conto poi della nota del 27/11/98 con la quale il Collegio dei Maestri di Sci
della Toscana comunica quanto segue: = il Collegio dei Maestri di Sci della
Toscana non è in grado di comunicare ulteriori nominativi per la nomina della
commissione giudicatrice del test di selezione per maestri di sci, in quanto
non ha nel proprio albo altri tecnici che abbiano le caratteristiche richieste
per la nomina di cui all’articolo 6 della Legge Regionale N° 83/96.=”
Se non si fosse
riconfermata la stessa commissione di esame e non fossero stati nuovamente
ammessi al corso i 29 concorrenti giudicati idonei nella selezione del
13/04/1997 successivamente annullata dalla sentenza del T.A.R, chi avrebbe reso
ai concorrenti che non superavano la prova i 5 milioni spesi per gli stages
effettuati nell’autunno del 1997 quando la Provincia di Pistoia non aveva
ancora firmato la convenzione per l’inizio del corso?
Su questo punto
avevano assicurato di far chiarezza sia l’assessore Dott. ROBERTO BARONTINI che
l’ex presidente della Provincia di Pistoia Dott. ALDO MORELLI, ma nessuno ha
fatto nulla.
La Provincia di
Pistoia si sarebbe dovuta opporre alla nomina di una commissione nella quale
non c’era possibilità di scelta e accertarsi se quanto detto rispondeva al vero
ed eventualmente chiedere spiegazioni ma non l’1/12/1999 quando il corso stava
finendo, ma mesi prima. (Allegato
N°-12-).
In effetti non
era vero, basta leggere la lettera con la rosa dei nominativi inviata alla
COMUNITÀ MONTANA di PIANCASTAGNAIO e la risposta del Collegio dei Maestri di
sci del 14/12/99 inviata alla Provincia di Pistoia.
Il 20 Dicembre
1998, mio figlio viene convocato dal nuovo funzionario della Provincia che ha
l’incarico per l’organizzazione della ripetizione della prova Graziano Tonini.
La Provincia ha ritenuto opportuno sostituire il Sig. Marco Luchetti, il
funzionario della Provincia della prima selezione del 13 Aprile 1997 ma non i 5
selezionatori, Maestri di sci e allenatori.
Gli comunica che
la prova si ripeterà all’Abetone il 9 Gennaio 1999, con gli stessi
selezionatori ma utilizzando tutti quelli strumenti, dalle videocassette ai
giudizi al tipo di votazione per poter fugare tutti i dubbi.
Il 9 Gennaio
1999 si ripete all’Abetone la prova, di fatto non si è ripetuta, perché ci sono
dei concorrenti che non hanno neppure fatto le prove, (ho conferme non solo di
questo ma anche di molti altri particolari successi prima e dopo da più
concorrenti che non potevano essere bocciati perché vincitori di più campionati
Italiani, Giochi della Gioventù, e finali internazionali del Pinocchio Sugli
Sci, vero e proprio campionato mondiale giovani) e che l’hanno superata. A
differenza di quanto assicurato, non sono state fatte le riprese video e i 5
selezionatori erano tutti insieme in un unico punto del percorso.
Come prevedevamo, sono risultati idonei
su 67 concorrenti partecipanti gli stessi 29 della prima volta… sono stato
chiaro…
Nel mese di
Maggio del 1999 facciamo ricorso al Consiglio di Stato.
Il Consiglio di
Stato con sentenza della Seconda Sezione del 31 Gennaio 2001 Sezione 2209/99
formalizzata il 5 Giugno 2001 stabilisce la non validità e l’annullamento della
ripetizione della prova del 9 Gennaio 1999. (Allegato N° -13-).
Contro questa
sentenza del Consiglio di Stato, c’è stato un nuovo ricorso al TAR della
Toscana da parte dei concorrenti nel frattempo diventati Maestri di sci e a
supporto e sostegno di questi, invece di rimanere indipendente anche della
Provincia di Pistoia che fa ricorso ad ADIUVANDUM il 12 Dicembre 2001 contro la
sentenza del Consiglio di Stato del 31 Gennaio 2001. (Allegato N° -14-).
Il TAR della
Toscana emette la sentenza il 14 Giugno 2002 N° sentenza 3159, Registro
sentenze 1236 chiedendo l’annullamento della prova dando ragione alla posizione
di mio figlio e confermando la sentenza del 2001 del Consiglio di Stato. (Allegato N° -15-).
Dopo questa
sentenza c’è stato un nuovo ricorso al Consiglio di Stato nel 2003 tuttora in
attesa di giudizio. Questi sono gli estremi: Registro Generale 7777/2003.
Registro Ordinanze 5596/2003. ( Allegato
N° -16-).
È dopo la prima
sentenza del consiglio di Stato del 2001 e dell’incontro avuto con Chiti che
l’atteggiamento e le iniziative dell’Amministrazione Provinciale e dei vari
politici che nulla hanno fatto perché si facesse chiarezza su questa vicenda anzi,
hanno cercato il più possibile di coprire le malefatte, ha raggiunto il punto più basso e meschino, non trovo altre parole per
descriverlo.
Nel Febbraio del
2002 mi telefona una addetta alla segreteria della Provincia di Pistoia per
fissare un incontro in Provincia con l’assessore Giovanna Roccella.
A questo
incontro oltre a mio figlio ci vado pure io, questa Roccella esordisce dicendo
che dietro pressioni di politici della Provincia e della Regione Toscana c’è
l’interesse di chiudere questa vicenda e a giorni verrà presa la decisione e
fatta la delibera di far partecipare mio figlio direttamente al corso per
maestri di sci senza fare nessuna selezione.
Mio figlio gli
dice che non è interessato a partecipare a questo corso e tra l’altro pretende
che non vengano prese iniziative del genere, quanto gli stanno proponendo lo
ritiene offensivo.
Altre dovevano
essere le iniziative intraprese dalla Provincia, prima tra tutte quella che
fosse fatta chiarezza e dato risposte alle decine di lettere che aveva inviato.
Non era questa
la strada che intendeva percorrere per arrivare ad avere l’attestato per
maestro di sci. Dopo vari battibecchi con un linguaggio poco consono ad un
Assessore che rappresenta un’Amministrazione Provinciale, la Roccella gli dice
che è un ingrato visto l’interesse manifestato sia dalle varie Amministrazioni
che dai politici che ne hanno l’incarico di presidenza.
Ci sono stati
momenti drammatici nei quali ci ha accusato che abbiamo messo in piedi tutta questa
vicenda solo per protagonismo e smodata ambizione.
La Provincia di
Pistoia è comunque andata avanti e ha mandato una prima lettera il 5 Agosto
2002 (Allegato N° - 17 -) alla quale
ha risposto l’avvocato che ha portato avanti i vari ricorsi al TAR e al Consiglio
di Stato. (Allegato N° - 18-).
Sono seguite
altre lettere dove si comunicava luogo e date alle quali presentarsi per
l’inizio dei corsi, l’ultima il 19 Aprile 2004 che indicava come data lo stesso
giorno che mio figlio discuteva la tesi e si laureava in ingegneria. (Allegato N° -19-) Mio figlio non si
è presentato.
Ho avuto varie
conferme da più persone dell’operato di tutti coloro che hanno avuto a che fare
con questa vicenda: questa è una:
nel mese di
Marzo, Aprile 1999, vado con dei conoscenti di Torino dove al momento mi
trovavo per lavoro a una cena a La Thuile dove per caso trovo un istruttore
Nazionale di Sci, Lelio Granier che era stato alcuni anni in Toscana per
allenare degli sciatori nel paese di 300 anime dove sono nato e parlando scopriamo
che conosce molti miei paesani con i quali si incontra periodicamente e alcuni
di questi sono anche dei parenti stretti.
Parlando, tra le
altre cose mi chiede se sono informato su una contestazione con vari ricorsi
riguardo a una selezione per maestri di sci. In un primo momento cerco di farlo
parlare senza dirgli che chi ha fatto la “contestazione” è mio figlio.
Mi racconta
tutta una serie di retroscena che non sapevo, la più importante è quella che i
maestri di sci quando hanno presentato la rosa dei nominativi per la
ripetizione della prova, l’hanno blindata perché se non facevano passare gli
stessi 29 della prima prova avrebbero corso dei rischi non da poco e mi fece
presente che in una successiva lettera per una selezione mandata all’Amministrazione
Provinciale di Siena avevano dato una rosa di nominativi completamente diversa
(Quella che ho segnalato precedentemente). Mi disse che suoi conoscenti che
erano stati presenti sia alla prima selezione che alla ripetizione della prova
il 9 Gennaio 1999 la quale è stata una vera e propria farsa, l’avevano
riportato che almeno 10 dei concorrenti ammessi erano poco più che dei
principianti e che non ci sta che come per incanto gli stessi 29 ammessi la
prima volta si riconfermino nella seconda. Era più che convinto che per come si
erano svolti i fatti e da confidenze fatte da conoscenti erano circolate
mazzette pesanti.
Non fece delle
affermazioni “leggere”, mi disse che se si fosse trovato lui in questa
situazione qualcuno dei selezionatori sarebbe andato sicuramente al pronto
soccorso se non…
Solo dopo gli
dissi che era mio figlio che aveva fatto questi ricorsi.
Mi parlò anche
di un imminente regolamento di conti all’interno del Collegio Regionale dei
maestri di sci della Toscana per il sospetto di consistenti ammanchi economi ***.
Dopo questo
incontro, chiesi all’Amministrazione Provinciale di Siena la lettera della rosa
dei nominativi per la selezione fatta sul monte Amiata ed ebbi la conferma che
la Rosa dei selezionatori era completamente diversa da quella blindata imposta
all’Amministrazione Provinciale di Pistoia.
È stato
denunciato questo e molti altri fatti nel corso del 1999 dopo la ripetizione
della prova del 9 Gennaio 1999 sia alla Provincia di Pistoia con conoscenza
anche alla Regione Toscana, ancora prima
che ci fosse la prova di abilitazione a Maestro di Sci all’Abetone il 16 e 17
Dicembre 1999, ma nessuno ne ha tenuto conto e non è arrivata nessuna
risposta.
La stessa
Provincia di Pistoia era consapevole del fatto che la commissione esaminatrice
della ripetizione della prova del 9 Gennaio 1999 era illegittima e aveva avuto
tutto il tempo per bloccare la prova finale di abilitazione del 16 e 17
Dicembre 1999, basta leggere lo scritto che ci ha inviato la Provincia di
Pistoia prot. 79996 dell’11 Novembre
1999, (Allegato N° - 20-) dove scrive: “non sono stati fatti accertamenti sulla
veridicità di quanto affermato dal Collegio Regionale Maestri di Sci della
Toscana in quanto non avevamo motivo di mettere in dubbio ciò che il Collegio
afferma nella lettera” . Questa come altre è una presa
in giro, erano mesi che mandavamo scritti che la commissione era illegittima e
non poteva quindi essere validato il risultato. Poi con questa disinvoltura la
Provincia sostiene che non aveva motivo di dubitare! La Provincia aveva il dovere di fare tutti gli accertamenti
necessari per fare chiarezza su questa vicenda e visto che dalla data di questa
lettera alla prova finale mancavano ancora 50 giorni aveva tutto il tempo di
bloccare la prova finale, ma così non è stato.
Addirittura in
Regione Toscana non risultano né protocollate né arrivate dopo che sono
ritornate tutte le ricevuta di ritorno firmate, come indicato nelle lettere
della Regione Toscana del 10 Luglio e del 22 Settembre del 2000. (Allegato N° -21-).
Come ho già
detto, più concorrenti ammessi erano perfettamente a conoscenza dei risvolti di
questa vicenda e ci avevano avvisato sia delle date di inizio dei corsi di
stages quando la Provincia non aveva ancora firmato la delibera nel 1997, sia
degli incontri successivi tra chi aveva partecipato agli stages e i
selezionatori e pretendeva garanzie sull’esito favorevole della ripetizione
della prova del 9 Gennaio 1999 dopo quanto speso.
Per dare un’idea
della disinvoltura, l’arroganza e le coperture con la quale si sono mossi i
selezionatori, voglio riportare quanto in modo sprezzante hanno detto il primo
giorno che i selezionatori si sono incontrati con i concorrenti ammessi per
l’inizio del corso dopo la ripetizione della prova del 9 Gennaio 1999:
“avevate dei
dubbi che non si sarebbe riusciti a far passare gli stessi della prima
selezione, vi abbiamo dimostrato che possiamo fare quello che vogliamo e che
l’andicappato, (il riferimento è a mio figlio) l’abbiamo inchiappettato ancora”.
So per certo che
dopo quanto detto c’è stata una forte protesta da parte di più di un
selezionato per l’atteggiamento e le parole usate dai selezionatori.
Ho fatto nel
1999 anche altre proteste all’allora sindaco del comune di San Marcello Pistoiese
Moreno Seghi che al momento aveva un incarico di responsabilità nella Comunità
Montana riguardo all’utilizzo del fax di questa Comunità da parte di Sichi
Giuliano, dipendente della Comunità Montana e allo stesso tempo Presidente del
Collegio dei Maestri di sci della Toscana, lo stesso che ha mandato le lettere
alla Provincia con i nominativi dei selezionatori, dal quale partivano
documenti inviati sia alla Provincia di Pistoia e ad altri enti in merito a
questa selezione ma soprattutto, pacchi di documenti indirizzati ai vari
Collegi Regionali dei maestri di sci che nulla avevano a che vedere con la
Comunità Montana.
Dal numero di
telefono di questa Comunità Montana, non partivano solo fax ma anche telefonate
di vario contenuto… non ho la certezza di chi l’abbia fatte, ma credo le
potesse fare solo chi aveva accesso a questi strumenti ed era interessato al
fatto.
Anche in questo
caso, il Seghi in modo sprezzante mi disse che il problema dell’utilizzo degli
strumenti della Comunità Montana non mi riguardava. Mi disse comunque che mi
avrebbe dato una risposta che aspetto tuttora anche se in uno sporadico e
casule incontro ho avuto modo di sollecitarla, non è mai arrivata.
Visto la
certezza che l’incarico dato ai selezionatori per la ripetizione della prova
del 9 Gennaio 1999 con il DECRETO PRESIDENZIALE di NOMINA della PROVINCIA di
PISTOIA del 05/12/1998 protocollo N° 88899 non era regolare, il 23 Gennaio 2002
decisi di sporgere denuncia alla Procura della Repubblica di Pistoia. (Allegato N°- 22-).
Successivamente
i Carabinieri sequestrarono nella sede del Collegio Regionale dei Maestri di
Sci a Piano Degli Ontani l’albo con tutti i nominativi dei maestri di sci
iscritti all’albo che potevano essere inseriti nella rosa dei nominativi tra i
quali la Provincia avrebbe dovuto scegliere i selezionatori.
Così come detto
da Lelio Granir, molti erano quelli riportati su quell’albo che avevano le
caratteristiche ed erano abilitati per fare i selezionatori, ma in quella
circostanza per poter riconfermare gli stessi 29 della prima prova, blindarono
la rosa mandata alla Provincia di Pistoia.
Lo stesso
Collegio regionale dei maestri di Sci (
Allegato N° - 23-) ha inviato dopo il cambio del presidente uno scritto nel
quale sostiene che “le comunico che in data 27 Novembre 1998, i Maestri di sci
che potevano far parte della Commissione del Test di selezione erano tutti
quelli regolarmente iscritti al nostro collegio”.
A seguito di
questa denuncia e degli accertamenti fatti, il presidente del Collegio
regionale all’epoca dei fatti Sichi Giuliano, è stato rinviato a giudizio il 4
Maggio 2004 (allegato N° - 24-) e io
vengo identificato come persona offesa.
Già nella prima
udienza dal GUP il 14/12/2004 veniva rilevata una incongruenza, non dovevo
essere io citato come parte offesa ma doveva essere la Provincia di Pistoia e
il Collegio Regionale dei Maestri di sci. L’assistente al GUP fece presente che
avevano già richiesto alla Provincia di Pistoia e al Collegio dei Maestri di
sci di costituirsi, ma nessuno dei due l’ha fatto.
Questa è una
ulteriore dimostrazione della volontà dell’Amministrazione Provinciale di
Pistoia di non voler far chiarezza su questa vicenda.
Ci sono state
altre 4 udienze e nell’ultima è stato dichiarato per decorrenza dei termini in
prescrizione.
Come anticipato
da Lelio Granier, all’interno del Collegio regionale dei maestri di sci, sono
arrivati a fine 1999 al regolamento dei conti, non solo per i problemi legati
alla gestione della selezione per maestri di sci, so per certo che in una
drammatica riunione furono chieste le dimissioni dell’allora presidente Sichi
Giuliano il quale si oppose strenuamente ma messo di fronte a fatti gravi, non
ha potuto fare a meno che rimetterle immediatamente.
I problemi
all’interno del Collegio non sono stati subito “sistemati”, hanno lasciato
passare un po’ di tempo che si calmassero le acque per poi affrontarli.
Il riacutizzarsi
di provocazioni, che non ho capito il motivo per il quale mi coinvolgono di
nuovo, l’ho messe in relazione al regolamento di conti tuttora aperto
all’interno del Collegio Regionale dei Maestri di Sci, dove i problemi tuttora
aperti dovrebbero essere risolti con passaggi
immobiliari che non so bene per quale intoppo non avvengono.
Credo che se non
ci fossero state continue e ripetute subdole provocazioni, sempre nei momenti
dei passaggi fondamentali di questa vicenda avrei abbandonato da tempo questa
battaglia, ma queste mi hanno così provocato che non potevo fare a meno di
reagire.
Mi sono rivolto
a Lei affinché riesca a fare azioni sui politici che avevano e hanno
responsabilità delle Amministrazioni interessate, in considerazione del fatto
che hanno e avevano una collocazione politica nel partito del quale Lei e
segretario Nazionale.
Oltre alla
voglia di conoscere chi ha sbagliato e il perché c’è stata questa latitanza o
meglio collaborazione delle Amministrazioni con i vari personaggi per fare in
modo non si facesse luce su questa vicenda, il far chiarezza credo porterebbe
in primo luogo a una giusta attribuzione delle responsabilità e successivamente
al venir meno nei miei confronti di quelle azioni subdole e provocatorie che a
10 anni di distanza non sono ancora finite.
I politici che a
vario titolo si sono trovati ad aver a che fare con questa vicenda, con tutti
gli evidenti giochi sporchi e le corruzioni che ci sono state, o sono scemi o non
possono non essersi accorti…
Immagino cosa
non succede dove ci sono in gioco interessi molto grossi e non banali come
questa mia vicenda. Dagli ultimi esami universitari per l’accesso ai corsi di
laurea alle grandi opere.
Quanta ricchezza
di questo paese viene sperperata e rubata, poi alle categorie più deboli come
nel caso di mia madre, gli viene data una elemosina, una tantum di 262 €.
Oltre ai 24 allegati che Le invio, ho borse di
documenti che posso mettere a disposizione di chiunque me li chieda. Non ho
problemi a confrontarmi su questa vicenda con nessun politico che ha e aveva
incarichi nell’Amministrazione Provinciale e comunque collegato a questa
vicenda.
La invito a
tener presente che con questo scritto non chiedo nessun aiuto per mio figlio,
ma solo di far chiarezza su questa vicenda.
Mi scusi se ci
sono errori e per l’esposizione che per poter riportare tutti i fatti
principali potrebbe non essere chiara, ma questo scritto l’ho fatto in due
notti, sono comunque a Sua disposizione in ogni momento e dove lo ritenesse
opportuno per darLe tutte le informazioni e chiarirLe i vari passaggi.
Cordiali saluti
e buon lavoro
f.c.
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[Sabato 28
aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]
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