sabato 21 aprile 2012

ALLA RICERCA DEL MITICO FAUSTO


di Luigi Scardigli

Con Pamela Villoresi impegnata nel ruolo della sorella Maria

Il suo peso specifico teatrale è decisamente più autorevole di quanto non lo sia quello cinematografico. Del resto, pellicole che l’abbiano immortalata, a memoria, non se ne hanno. Sul palcoscenico invece, Pamela Villoresi – che martedì e mercoledì prossimi chiuderà rispettivamente il sipario del teatro Mascagni di Popiglio e del Francini di Casalguidi con l’interpretazione de Il mio Coppi – rende decisamente di più, caratteristica questa che mi auguro riesca ad inorgoglirla.

Le avrà fatto sicuramente un immenso piacere però essere stata individuata, da Maurizio Panici, regista, come l’interprete ideale della sorella di Fausto Coppi, Maria, l’unica deputata ad assistere, inerme certo, ma depositaria del suo bagaglio, non solo sportivo, alla fine del fratello leggendario. E sta proprio nel tentativo di consacrare la vita, non solo le sue epiche gesta, nel momento delle resa dei conti, la forza della rappresentazione, un vero e proprio esperimento, più che un’avventura – come ha detto lei stessa di questo suo ruolo anomalo – che in relazione agli applausi ricevuti durante la tournée non può che archiviarsi come positivo.
Adattato drammaturgicamente da Daniela Morelli, lo scritto di Albe Ros gode, nella sua trasposizione scenografica, dei fondi digitali ideati da Andrea Giansanti e dei costumi di Lucia Mariani.
Lo spettacolo, che parrebbe voler dare del mitico grimpeur una proiezione più umana e meno leggendaria, è in realtà, forse, una semplice femminilizzazione del campione, che ritrova, proprio grazie all’inutile, ma dolcissimo tentativo della sorella di trattenere in vita il campione morente, la giusta dimensione, la vera umanità.
Certo, sono anni, quelli della morte di Coppi, nei quali l’Italia pare iniziare a riacquistare la gioia di vivere e l’ansia del coraggio, una sfida titanica che solo uno come Fausto Coppi riesce a immedesimare, un eroismo ulteriormente ingigantito da quella lotta infinita con l’amico connazionale rivale Gino Bartali.

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[Sabato 21 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]

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