domenica 22 aprile 2012

MAXIMULTE. SIAMO FUORI DALLA GRAZIA DI DIO


PISTOIA. Con un suo arguto intervento, stamattina Cristina Privitera scriveva:

Non vorremmo prendercela ancora con i vigli urbani è quasi sparare sulla Croce rossa ma negli ultimi giorni due maximulte da 700 e 800 euro ci sono sembrate particolarmente assurde.
Ma quale altro aggettivo si può usare per una contravvenzione fatta a un automobilista accusato di “favoreggiamento di parcheggiatore abusivo” perché aveva chiesto a una conoscente di pagare di nuovo la sosta, se non tornava in tempo a prendere l’auto? Alla giovane donna in questione, di colore, gli agenti hanno chiesto spiegazioni sul compito che le era stato affidato.
Poi l’hanno portata (insieme alle chiavi dell’auto) al comando ed è scattata la multa da oltre 700 euro per l’automobilista. I suoi amici hanno avviato una raccolta di soldi su Facebook: se il ricorso avrà esito positivo, i soldi andranno proprio alla giovane donna che è senza lavoro.
Oggi invece raccontiamo nella nostra cronaca di un padre venuto da fuori in città a prendere il figlio disabile. Impegnato a raccapezzarsi sul percorso da seguire, non ha notato gli «occhi» elettronici e ha violato i varchi per ben quattro volte. Totale 800 euro e la possibilità sfumata di ottenerne l’annullamento delle multe. La burocrazia ci ha messo di nuovo lo zampino, perché il ricorso fatto non è stato accolto: l’ha presentato come trasgressore, perché guidava lui, e invece avrebbe dovuto farlo la moglie, proprietaria del veicolo.

Il problema non è tanto sparare sulla Croce rossa o meno, quanto, piuttosto, il dover constatare che quasi ogni giorno succede qualcosa che trascina i vigili urbani agli onori della cronaca e, quindi, sulla bocca di tutti.
Mi viene in mente una battuta del poeta latino Marziale che, rivolgendosi a un certo Postumo, sempre profumato, a un certo punto esclama: non bene olet qui bene semper olet, non profuma chi è sempre profumato; come dire che essere troppo spesso alla ribalta – specie per certe brillanti decisioni come queste delle due maximulte – non è che dia particolare lustro e aura di intelligentia rerum.
Non dubito che nella legge ci sia scritto tutto: come non c’è da dubitare che ci sia anche scritto il contrario di tutto. E ogni giorno lo vediamo.
Sta proprio qui quel requisito che di solito si cita come il prudente apprezzamento del giudice…
e.b. blogger
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[Domenica 22 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]

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