di Luigi
Scardigli
È vero, ha ben altro significato il detto, parecchio
toscano, l’hai voluta la bicicletta: o
pedala!
Ma nel caso specifico, potrebbe calzare a pennello, visto e
considerato che Bernardo Moranduzzo e Marcella Stranieri sono partiti, da
Modena, il 18 ottobre 2009, in sella alle loro due ruote senza motore,
direzione Tibet, per la non certo modica cifra chilometrica di 13.923.
Una passeggiata surreale che non ha scoraggiato i due
ambientalisti di professione, più che di credo, visto e considerato che dopo
due anni, sono arrivati a destinazione.
La prima cosa che mi salta in mente (e che non mancherò di
chieder loro domani pomeriggio, sabato, alle ore 18, presso la sala da
the-libreria Lo Spazio, in via dell’Ospizio,
a Pistoia, dove i due indomiti grimpeurs presenteranno il libro, scritto solo
da Moranduzzo, ma partorito da questo viaggio quasi allucinante: Dalla nebbia alle nuvole. In bici verso il
Tibet) è sicuramente questa: quanto si sono allenati per riuscire a
coprire, nell’arco di due anni, quasi 14.000 chilometri, con una media del
tutto ragguardevole di 19 chilometri e settecento metri al giorno, in
considerazione di salite mozzafiato e temperature polari?
Ma ce n’è anche un’altra di domande: dove lo hanno trovato
tutto quel tempo libero?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 27 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]
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