I risultati
dell’incontro del 20 aprile al Dopolavoro ferroviario
PISTOIA.
Venerdì 20 Aprile al Dopolovoro Ferroviario di Pistoia si è svolto un incontro
pubblico sul tema «Trasporto pubblico in Toscana: dalla Porrettana alla crisi
di AnsaldoBreda: proposte per il rilancio di una mobilità pubblica integrata»,
organizzata dalla Federazione della Sinistra.
Disattendendo le attese dei presenti,
Enrico Rossi presidente Regione Toscana, all’ultimo minuto è stato sostituito
dall’Assessore alla Mobilità Luca Ceccobao. Una delegazione di Legambiente e
Comitato sono intervenuti allo scopo di consegnare le 5000 firme raccolte
contro i tagli alla Ferrovia Porrettana, e un documento che chiede il rispetto
del protocollo d’intesa e l’applicazione concreta della mozione 225.
Il documento è stato già firmato dai
candidati a Sindaco di Pistoia: Annamaria Celesti - Enrico Guastini - Alessio
Bartolomei - Samuele Bertinelli - Daniela Simionato - Paolo Bonacchi - Giacomo
del Bino e dai candidati a Sindaco del Comune di San Marcello: Giuseppe
Montagna e Davide Ferrari.
Legambiente e il Comitato chiedono a
tutte le forze politiche e a tutte le associazioni sul territorio di rafforzare
il documento apponendo anche la propria firma. Il documento è visibile sul sito
www.legambientepistoia.it e www.vivalaporrettanaviva.org.
L’Assessore Ceccobao attraverso gli
interventi di Antonio Sessa (Presidente Legambiente Pistoia) e Giovanni
Magazzini (di Assoutenti) ha ascoltato le ragioni dei pendolari che richiedono
di conoscere con quale criterio sono stati sostituiti i treni con i bus e perché
si è scelto di sostituire proprio i treni più frequentati proponendo di
inserire qualche treno in più nelle fasce dei pendolari e che alcuni possano
proseguire per Firenze.
Contestualmente alla consegna delle
5000 firme, si chiede conto all’assessore Ceccobao di non essere intervenuto al
pari del presidente Rossi a nessuna assemblea civica, della mancanza di
interlocuzione con la Regione Toscana e dell’esasperazione inascoltata degli
utenti della montagna alle prese con questo servizio pessimo e l’utilizzo del
mezzo privato in pieno rialzo prezzi dei carburanti.
L’Assessore Ceccobao risponde che ha
dovuto tagliare a causa dei tagli del governo centrale, che lui è la vittima e
non il carnefice, dice che 190 utenti c’erano prima e 190 ci sono ancora, che
ha capito che la Porrettana ha, oltre che grande importanza per il trasporto
pubblico, un grande valore storico, sociale culturale e che le due cose vanno
messe insieme.
Tenendo conto del fatto che ci sono
meno risorse, dobbiamo fare un progetto insieme alle istituzioni locali e anche
a quelle emiliane per un sistema di trasporto pubblico in montagna che
funzioni.
La Porrettana va valorizzata anche
come museo, va fatto un progetto integrato tra turismo e pendolari. L’Assessore
afferma anche di non essere d’accordo che RFI dismetta gli scambi e ribadisce
ancora una volta che la Porrettana non chiuderà perché un’infrastruttura che si
dismette è persa per sempre.
Noi affermiamo che, se pur si
riscontrano alcune aperture e alcuni punti di convergenza, non riteniamo
garanzia sufficiente la contrarietà espressa dall’Assessore in merito alla
dismissione degli scambi, visto che per fermare i lavori è stato necessario un
presidio della popolazione.
Soprattutto Ceccobao dimostra di non
comprendere la gravità della situazione negando il calo dell’utenza dopo la
rimodulazione dello scorso febbraio e non prende impegni concreti per gli
interventi immediati necessari ad affrontare l’emergenza. Inoltre, se non si
possono negare i tagli di risorse del governo centrale c’è anche un problema di
scelte politiche degli enti locali, che nonostante impegni e dichiarazioni di
voler rilanciare la ferrovia, perseverano nella scelta di privilegiare nei
fatti anche in montagna il trasporto su gomma invece che su ferro, evidenziando
così, anche alla luce delle recenti contestazioni degli utenti alla scorsa
assemblea di Pracchia, una netta frattura tra le esigenze dei cittadini e gli
interessi e le azioni della politica.
Ancora una volta si parla di
partecipazione, ma si calano gli orari dall’alto senza consultare gli utenti,
in più si continua a millantare scarsità di risorse, ma si sperpera denaro
pubblico in progettazioni affidate a professionisti e prive di qualsiasi
criterio logico che non sia quello di costringere le persone all’uso del mezzo
privato.
E intanto l’esasperazione della gente
aumenta.
Legambiente
Pistoia
Il
Comitato “Viva la Porrettana Viva”
Cliccare
sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 22
aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]
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