QUARRATA. È appena finito l’incontro
al Parco Verde di Olmi. L’incontro dei candidati Sindaco di Quarrata con i Comitati
della Piana, quella che – come si dice – “va sotto ogni volta che piscia una
botta”. Per discutere il rischio idrogeologico.
È appena finito e una vocina carbonara – perché di
carbonari ce ne sono anche a Quarrata – mi chiama e mi fa: «È finito
tutto ora… Ma prova un po’ a dire chi mancava all’appello…?».
Rispondo immediatamente Marco Mazzanti e, di là dal
cellulare, una sonora risata.
Ultimamente il candidato Sindaco di Quarrata, che ha avuto
un’accelerazione di tutto rispetto, spalleggiato da tutte le parti, da Enrico
Rossi a Gigi di Bettola (Bersani io lo chiamo così, perché a Bettola è nato),
sta facendo – e in questo caso la metafora è assai appropriata – acqua da tutte le
parti.
Non ha mai risposto alla mia domanda sul Bilancio “in attivo” (forse sarebbe meglio scrivere inattivo,
“tuttattaccato”, come farebbero oggi certi bravi studenti – vedi), non
si è presentato all’appuntamento di stamattina.
E sì che, al Parco Verde, Marco era a casa sua: non poteva temere né
blitz né raid; era in mezzo ai fedelissimi.
«L’appuntamento era per
le 11 – aggiunge la vocina carbonara – e lui è arrivato a mezzogiorno e mezzo.
Erano bell’e andati via tutti».
E ci credo: manca il meglio, il più quotato a dire (che
probabilmente, però, non sapeva cosa dire).
A Marco io non posso voler male, anche perché l’ho avuto a
scuola (prima media, 1968) quando ancora la scuola sapeva di qualcosa: ed era
bravo, in tutti i sensi.
Ma a Marco io devo dire una cosa, che forse dovrebbe
metabolizzare meglio: che è difficile tenere i piedi in due staffe, perché se i
cavalli pigliano il via, come minimo uno si scòscia o quantomeno si
rompe l’osso del collo.
È difficile convivere con una contraddizione in termini e in
natura.
Lui è nato con la Sabrina e ne ha condiviso il peggio di
questi ultimi 10 anni, il peggissimo dell’ultimo quinquennio.
Anche a essere un santo di bontà, Marco non può pretendere
di passare indenne in mezzo al caos che abbiamo vissuto a Quarrata con il
sindaco-medico, il peggio che ci sia mai stato.
Pretenderlo sarebbe come chiedere a un prosciutto di Parma o
a un San Daniele, morbidi morbidi e teneri teneri, di passare indenni sul piano
inclinato dove gira la lama circolare affilatissima dell’affettatrice.
Potrebbero mai non venirne fuori… a fette?
Edoardo Bianchini
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[Lunedì 30 aprile 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Stamani mattina ho partecipato, con altri tre candidati a sindaco per Quarrata, ad un incontro/confronto pubblico richiestoci dai cinque Comitati che si interessano del rischio idraulico/geologico della nostra città, che si sono riuniti recentemente per avere più forza.
RispondiEliminaNonostante il poco tempo a disposizione e il brevissimo preavviso (l’ho saputo domenica mattina) ho accolto con piacere questa richiesta, perché credo nel confronto, perché è solo dal confronto che nasce la condivisione delle risposte da dare ai problemi posti.
Purtroppo tutti abbiamo notato un’assenza ingombrante.
Non ha partecipato il vicesindaco e candidato a Sindaco per il centrosinistra, Mazzanti, arrivato alle 12,30, con calma, all’incontro fissato, e iniziato, alle ore 11,00.
E, a detta degli organizzatori, aveva dato loro conferma della sua presenza.
E sì che avrebbe potuto darci una bella mano a capire i tanti perché sul rischio idraulico della nostra città, vista la sua presenza nel Consiglio del Consorzio Ombrone!
Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista….), quest’assenza, sembra non sia destinata a restare isolata.
Mercoledì 2 maggio, al Circolo di Montemagno, alcuni volenterosi cittadini hanno organizzato un nuovo confronto tra noi 5 candidati.
Sembra che Mazzanti abbia preannunciato forfait anche per allora.
Stesso discorso per un altro incontro/confronto, da effettuarsi giovedì 3 maggio alle ore 18,00 all’aperto, tempo permettendo, in Piazza Agenore Fabbri, sul tanto discusso tema dei PIUSS e del Bilancio Comunale, recentemente approvato in Consiglio.
Mazzanti non ha confermato la presenza, anzi.
Da cittadino, e solo da cittadino, mi sorge spontanea una riflessione: ma non è che quest’uomo sfugge perché non ha niente da dire? O perché non riesce a reggere il confronto? O si sente talmente superiore da non scendere al livello di noi comuni mortali?
Sicuramente questo atteggiamento denota una mancanza di rispetto nei confronti di noi altri candidati ma, ancora peggio, nei confronti di tutti i quarratini!
Il confronto è il sale della democrazia, sfuggirlo non è da Sindaco, vero Mazzanti!
Cambiare non è solo possibile…..è necessario!
Non avete ancora capito che il Mazzanti preferisce degustare il tutto INSIPIDO, quindi il SALE della democrazia viene completamente IGNORATO.
RispondiEliminaCambiare è possibile ma a Quarrata è INDISPENSABILE !!!!!