Diceva un mio vecchio maestro: «Vedrà.
Col tempo imparerà a vedere che i migliori allievi, e i più umani e affettuosi,
non sono quelli bravi eccezionali e geni, ma quelli umili, comuni e semplici.
Quelli con più difficoltà…». E così è stato.
Ma così è – scusatemi se mi permetto di generalizzare un po’
– plerumque, perlopiù, anche con gli uomini, nella vita di ogni giorno.
Ringrazio il mio maestro Vasco, che a volte incontro, di
mattina sulla Sala e in via degli Orafi, perché anche quella che mi diceva è
stata una verità ‘certificata’, una di quelle che meritano il bollino di
qualità.
Lo ringrazio perché stamattina leggo, sulla Nazione,
questo trafiletto:
«Le mie indennità
a chi ha perso il posto»
«Ho voluto dare un mio contributo per diversi mesi a chi
perde il posto di lavoro, versandolo volontariamente nelle casse del fondo di
solidarietà messo in piedi da questa amministrazione. L’ho fatto perché credo
fortemente che si debba ripartire da questo valore: dalla solidarietà. Questo è
un monito che mi sento di fare, perché queste iniziative non siano solo
stabilite dalla legge, ma perché esiste una morale, un’etica, esistono dei
principi che tutti insieme dobbiamo riscoprire e difendere». Con il Primo
maggio alle porte, lo rivela il presidente uscente del Consiglio comunale,
Marco Vettori, che si candida di nuovo con Pistoia spirito libero. «Anche il
nostro Comune – dice – è
aggredito dalla crisi finanziaria che si abbatte in Europa e nel mondo, hanno
chiuso tante attività ci sono 11mila disoccupati, siamo alle prese con la
vendita ai privati della nostra azienda madre, della Breda per giunta da parte
di gruppi dirigenti indagati per scandali in Finmeccanica, che il Governo
dovrebbe a mio avviso sostituire. Siamo al peggio, perciò occorre una grande
unità fra gli ultimi, tra i cittadini, tra gli uomini e le donne che vivono di
bassi salari, basse pensioni e da tutti coloro che sono sostenuti da questa
povera economia, dai tanti giovani che non vedono un futuro. Quest’anno sono a
scrivere l’ultimo intervento da presidente del Consiglio comunale ma mi auguro
che ancora di più i prossimi amministratori, più di quello che si è potuto fare
noi, partendo da questa emergenza, lavorino nel Paese, nel mondo per portare
lavoro nel nostro Comune e nella nostra Provincia».
Non conosco Vettori di persona, ma, per quello che ho visto
e sentito, ho la certezza che quello che ha dichiarato stamattina, tutto sia
tranne una sua ‘personale pubblicità’, un suo modo di mascherarsi per recitare dinanzi
agli altri.
Anche lui, lo sappiamo, ha fatto le sue battaglie: con la vita
(anche in senso proprio) e con la realtà (in politica, secondo la sua ottica e
in piena libertà e legittimità di scelta).
È per questo che mi levo tanto di cappello dinanzi a lui.
È per questo che penso che molti del suo partito dovrebbero
prendere esempio da lui, specie ora: in piena crisi e dinanzi a una provincia
che pare pronta a sprofondare nel fango degli scandali della politica.
Dunque chapeau a Marco Vettori!
Edoardo Bianchini
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[Sabato 28 aprile 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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