Andrea Boccardi scrive:
Gentile blogger,
sono Andrea Boccardi, Le scrivo per
chiederle se vuole, gentilmente, pubblicare e, magari, commentare a sua volta,
questo mio commento relativo al post di Alessio Bartolomei “Bartolomei. Vigili,
autovelox e controlli”, con tanto di firma.
Sono un giovane che frequenta da anni
il paese di Masiano e conoscevo Fabio Nanni, il giovane tragicamente deceduto
nell’incidente stradale di venerdì pomeriggio, ero suo amico e sono amico di
molti dei suoi migliori amici e di alcuni suoi familiari.
Dopo aver letto il
post di Bartolomei e soprattutto l’articolo della Nazione di Sabato 18
Febbraio, intitolato “Sbanda e muore per l’autovelox”, ho sentito il desiderio
di proporre una ulteriore riflessione su questo tragico evento. Non intendo
entrare nel merito delle osservazioni di Bartolomei relative ai sistemi di
controllo da effettuare ma voglio contestare la ricostruzione dell’incidente
presentata dalla Nazione, in base alla quale Bartolomei ha formulato le proprie
riflessioni.
Infatti, non è assolutamente scontato
che la causa dell’incidente sia stata una improvvisa decelerazione di Fabio per
evitare l’autovelox, ma, anzi, tale ipotesi sembra la più improbabile, dal
momento che non sono presenti segni di frenata sull’asfalto e ben più plausibile
sembra l’ipotesi di un malore che ha fatto perdere a Fabio il controllo della
sua autovettura.
La finalità del mio intervento non è,
tuttavia, quella di ricostruire la dinamica dell’incidente, la quale rimane
incerta, quanto criticare nettamente l’approssimazione del quotidiano la
Nazione, il quale, superficialmente, a chiare lettere, nel titolo dell’articolo
sentenzia che l’incidente è stato causato da uno sbandamento per evitare l’autovelox,
lasciando in questo modo intendere che Fabio non rispettasse i limiti di
velocità. Tale giudizio risulta una evidente illazione, dal momento che la
dinamica dell’incidente non è stata ancora chiarita e, forse, non lo sarà mai.
Nella giornata di sabato, piena di
sgomento, incredulità e dolore per la morte di Fabio, ho provato, così come i
suoi amici e conoscenti, una forte indignazione leggendo l’articolo della
Nazione. Nessuno tra i familiari e gli amici di Fabio conosce le cause dell’incidente
o è stato informato di queste dagli organi competenti, mi chiedo allora come
può un quotidiano avere la presunzione di conoscere la verità ancora prima che
questa sia accertata.
Soprattutto, mi chiedo se la Nazione ha
stabilito arbitrariamente la causa dell’incidente nello sbandamento per evitare
l’autovelox solo per superficialità e approssimazione nella ricerca della
verità o, forse, è stata guidata dal desiderio di offrire una notizia più
spettacolare, in grado di conquistare la curiosità dei lettori e scatenare
qualche polemica sull’utilizzo degli autovelox e dei controlli dei vigili.
Voglio sottolineare che l’altro
quotidiano locale, il Tirreno, si limita a descrivere il tragico evento, senza
dare troppo spazio alle cause, e solo all’interno dell’articolo afferma che
“Fabio ... ha improvvisamente perso il controllo dell’auto, forse a causa di un
malore. Sull’asfalto, infatti, non c’era alcuna traccia di frenata”.
Credo che di fronte a un tragico
incidente, come quello che ha spezzato la vita di Fabio a soli 23 anni, più che
fare illazioni sulla dinamica dell’incidente sia doveroso lasciarsi interrogare
e sconvolgere dal mistero della vita e, magari, trovare proprio nella fragilità
dell’esistenza la motivazione che ci spinge a vivere pienamente ogni momento.
Infine, chi ha conosciuto Fabio può trovare una consolazione nel suo ricordo,
ben sintetizzato da un suo caro amico, Gabriele Borchi al Tirreno: “Fabio era
un ragazzo d’oro, semplice, educato, che amava parlare con la gente senza fare
distinzioni né di età, né di idee”.
Cordiali Saluti,
Andrea Boccardi
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 19 febbraio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
Tutto è possibile... ma il fatto che esattamente in quel momento ci fosse una pattaglia dei vigili con il telelaser e che non c'entri nulla con l'incidente mi sembra davvero una probabilità rara...
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