SERRAVALLE. Federico Gorbi (Udc) ci ha inviato questo suo intervento
riguardante la discarica del Cassero e i suoi seri e ignorati problemi.
Al Presidente del
Comitato di Controllo
della Discarica di
Fosso del Cassero
Ai membri del
Comitato di Controllo
della Discarica di Fosso
del Cassero
E p.c.
Al Sindaco del Comune
di Serravalle Pistoiese
All’Assessore all’ambiente
del Comune di
Serravalle Pistoiese
OGGETTO: relazione Arpat
Per molti mesi i cittadini che abitano nei pressi della
Discarica di Fosso del Cassero hanno segnalato la presenza di cattivi odori
provenienti dall’impianto.
Ora finalmente apprendo che Arpat ha confermato la presenza
e l’origine degli odori ed ha indicato al gestore e alla Provincia alcuni
accorgimenti utili a ridurre il fenomeno.
Era l’ora!
Tuttavia non posso dimenticare quanto è avvenuto in questi
mesi.
L’Amministrazione comunale ha avuto un atteggiamento
reticente, quasi a voler negare la presenza di cattivi odori (chi non ricorda
la frase “la discarica non è mica una fabbrica di profumi?” oppure il tentativo
di far credere che le maleodorante potessero provenire dai vivai della zona?).
Parimenti, il Comitato di controllo che Lei presiede, e del
quale faccio parte, ha dimostrato ancora una volta una totale inefficacia non
dovuta a cattiva volontà ma al fatto che i poteri ad esso assegnati sono nulli.
Come dimenticare che per mesi l’assessore all’ambiente è
stato a conoscenza del fatto che in discarica era stato sequestrato un camion, a
seguito di indagini dei Carabinieri sul traffico di rifiuti dalla Campania, e
che nessuno abbia mai pensato di riferire del sequestro né a Lei né agli altri
membri del Comitato?
Ricorda che lo abbiamo appreso dai giornali? Ricorda che l’assessore
ha prima negato e poi ammesso di conoscere il fatto, riferendo che si era
dimenticato di riportarlo al Comitato, ritenendo la notizia di minima
importanza?
A questo aggiunga che il Comitato ha rinunciato al confronto
con gli abitanti della zona.
Normalmente una volta l’anno, a cura del Comitato, si
svolgeva un’assemblea annuale per un confronto con chi vive il disagio
maggiore.
Nel corso dell’ultimo anno invece questo non è avvenuto. L’unica
assemblea pubblica è stata indetta dal Comune dietro le pressioni e le continue
lamentele di chi non poteva più sopportare le maleodorante e, se ricorda,
proprio in quell’occasione La sollecitai a prendere in mano la situazione e a
far diventare il comitato il migliore “avvocato” dei cittadini stessi.
Invece abbiamo proseguito con un atteggiamento neutro, da
osservatore dell’Onu, che, me lo lasci dire, non serve a niente e a nessuno.
Mancano solo due mesi alla fine del mandato e quindi sarebbe
ridicolo se mi dimettessi ora. Ad alcuni potrebbe sembrare anche strumentale.
Ma sollecito, attraverso di Lei, l’intero Consiglio comunale ad una seria ed
attenta riflessione sulla reale utilità del Comitato di controllo.
A controllare ci sono la Provincia, l’Arpat ed ora anche un
tecnico assunto appositamente dal Comune.
Mantenere il Comitato in queste condizioni è solo un
ridicolo e costoso paravento che vorrebbe tranquillizzare i cittadini per far
credere che è tutto sotto controllo, anche quando le cose non vanno bene.
Cordiali saluti
Federico
Gorbi
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[Sabato 18 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]
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