di Edoardo Bianchini
La ‘Fuga da Alcatraz’ delle lista
civica evidenzia una frattura al suo interno – E intanto, sui due versanti, si
fa il punto della situazione e si leccano le ferite
QUARRATA. La coltellata nella schiena a Cialdi da parte di CittàPerTe
continuerà a far parlare per un bel pezzo.
Mi spiace per il signor ingegner
Bagattini (vedi), ma il problema – checché ne abbia detto la lista
civica stessa con il suo miscelato, moderato e sfumato comunicato stampa, tutto
imperniato sulla trasparenza e sulla limpidezza: un comunicato che, fra l’altro
nessuno mi ha mai inviato, forse perché io sono un “giornalista in malafede”,
ma loro non sono certo campioni di rispetto delle pari opportunità –, ma il
problema dicevo, è tutto suo, dell’ingegnere: nasce da lui e da lui si sviluppa.
L’ingegnere può darla a bere alla gente
del popolo, alla quale si rivolge anche per scelta di area, ma non a dei vecchi
coccodrilli come noi che, di Quarrata, abbiamo sempre saputo – bene o male –, vita,
morte e miracoli, fin da quando lui andava in giro con i pantaloni corti e,
magari, noi, vestivamo alla marinara – per copiare la Susanna Agnelli.
Il problema viene da lui Bagattini. Ed
è, evidentemente, per questo che lui, Bagattini, si è dovuto fare paladino di
Pratesi e, rimboccàtesi le maniche, ha dovuto scrivere quel bel commento che
Balli ha riportato sul suo blog (vedi), ma che Andrea ha purificato
delle ultime due righe: proprio quelle in cui l’ingegnere – che non sa per
nulla dosare la sua loquela: si lascia, appunto, prendere troppo dalla foga,
come faceva anche quando gli saltarono i nervi con la Sabrina e se ne venne via
da capogruppo Ds sbattendo la porta – quelle in cui, dicevo, Bagattini passa
dal commento agli insulti. Ma non mi scandalizzo più di tanto: coi comunisti (e
Bagattini lo è: la prova è qui) ho sempre dovuto trattare in questi termini,
perché loro hanno sempre ragione e, chi non la pensa come loro, sempre torto. E
non mancherà modo di dimostrarlo, vedrete.
Il problema è lui, dicevo. E per questo
ha risposto lui, Bagattini.
Se il matrimonio Cialdi-Pratesi non è
andato in porto, crepe già ce n’erano – anche all’indomani dei risultati delle
primarie di febbraio – quando Pratesi riportò quella misera manciata di voti e
(specie nel regno di Bagattini, a Caserana) il candidato della lista civica
inanellò lo straordinario insuccesso che tutti conosciamo e ricordiamo.
E siccome – voglia o non voglia l’ingegnere
– in ogni famiglia c’è sempre qualcuno che va fuori a raccontare le cose di
casa, si sapeva bene – tutti sapevano bene, fu notorio – che Pratesi aveva
malsopportato lo scarso impegno di Bagattini per un risultato più consistente e
più grasso a favore del figlio primogenito.
Il potere logora chi non ce l’ha e la lista civica – spiacenti per l’ingegnere – era rimasta,
con quei pochi voti di Pratesi, con ben poco potere, anche se con un bel pugno
di mosche in mano. Tant’è – e anche qui c’è la riprova che qualcuno parla
sempre – la lista civica si fece subito avanti per chiedere a Cialdi, con una
certa insistenza, di dichiarare sùbito la propria giunta: come un mettere le
mani avanti per non cascare, rischiando di disfarsi la dentiera. Discorso,
questo, che fu amabilmente rimandato al poi, al dopo, e giustamente, al più in
qua o al più sotto la tornata e, soprattutto, i risultati.
La trasparenza, dunque, è solo un
incidente di percorso o, se si vuole, una questione formale e puristica lato
sensu.
L’ingegner Bagattini, che pure si dice
che sia intelligente, non ha, in sostanza, capito che la sua formula non
avrebbe funzionato: non perché non fosse sostanzialmente ottima dal punto di
vista strategico, ma perché chi la aveva escogitata pretendeva di avere, da
parte del proprio elettorato, un riscontro che non c’è stato, come si è visto,
perché non ci sarebbe potuto essere: dato che non tutti possono comprendere le
sottigliezze del fine politico machiavellico.
Ma per non restare nel vago, qual era
la formula politico-strategica dell’ingegner Bagattini, progettista dell’alleanza
Insieme per Quarrata?
Era quella che, ad Arezzo, definiscono la
«tattica del riccio alla serpe».
Gli aretini dicono, infatti, che il riccio si rintana nel cunicolo della serpe
per passare l’inverno e, piano piano, a forza di gonfiarsi e di pungere con gli
aculei, fa sì che la serpe vada lentamente a ritirarsi sempre di più e a cedere
il terreno.
Una tecnica ottima e che avrebbe potuto
anche dare i suoi migliori frutti, se gli elettori di Bagattini (di sinistra: e
quindi un po’ particolari) avessero avuto il suo stesso acume e la sua stessa
zucca.
Ma non è stato così: e si è visto anche
dai risultati di Pratesi, che è rimasto comprensibilmente male e che lo ha
anche parzialmente ammesso sul suo blog – Bagattini se lo vada a rileggere – e altrove.
Va quasi detto che, tutto sommato, l’incidente
di percorso di Cialdi, sembra essere quasi piovuto come il cacio sui maccheroni
per poter legittimare, a CittàPerTe, una scusa plausibile e buona per la
repentina ritirata: così ci sarà sempre un motivo per rimaneggiare l’impasto e
rivedere la rotta (se si vuole, anche con un possibile e giustificabile fine di
inchino a Mazzanti, stile Costa-Concordia) in vista anche di ciò che (ma
guarda caso!) ha scritto Claudio Di Vincenzo del Sel sul blog di Andrea Balli:
«Se questa vicenda dovesse far scomparire dal panorama
politico quarratino la lista civica – che si
richiama al programma delle passate elezioni (dove parlava di democrazia
partecipativa, di difesa dei beni comuni quindi acqua, rifiuti, di trasparenza
e nuova etica nella politica) – sarebbe un danno per
la democrazia quarratina perché c’è bisogno di un movimento come CittàPerTe che
mobilita e partecipa».
E allora forza, ingegnere! Con un po’
di buona volontà e un aggiustamento di tiro, forse CittàPerTe è ancora
in tempo a prendere l’ultimo treno per Yuma o l’ultimo traghetto verso piazza
San Marco, in laguna.
Un’ultima cosa. Dato che sono un
giornalista in malafede, mi aiuti, mi dia una mano: faccia uno sforzo,
ingegnere, e mi regali Il corretto informare di Zeccaroni, che io, da
parte mia, le regalerò, in cambio, Il manuale delle Giovani Marmotte della
politica a Quarrata.
Su altre questioni ancor più
sostanziali, signor Ingegnere, le risponderò in un altro momento: non dubiti.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 29 febbraio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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