di Luigi
Scardigli
Appartiene alla preistoria della comicità, Ettore Petrolini – nonostante sia stato un onemanshow
(si direbbe così, oggi) del ventesimo secolo –,
e se non fosse stato per Gigi Proietti, vera e propria reincarnazione
dell’irriverente saltimbanco metropolitano, Gastone,
forse, non sarebbe ancora in voga.
Gli intellettuali più attenti, però, non hanno dimenticato e
allora, domani sera (ore 21), al teatro Mascagni di Popiglio e sabato (stessa
ora), a quello comunale di Lamporecchio, Gianfranco Pedullà e Nicola Rignanese
porteranno in scena Morire dal ridere,
doveroso e insostituibile omaggio all’attore, sceneggiatore, scrittore e
drammaturgo che fu, in un sol momento, Ettore Petrolini, quel naso adunco da
italiano in bici e quella voce da dj della notte.
Lo spettacolo, però, non crediate che sia una funerea
celebrazione della sua invettiva, sacrilega, politicamente rivoluzionaria, più
che scorretta, ma una specie di musical che passando per monologhi, testi e
canzoni, ripercorreranno la breve, ma intensa vita artistica
dell’incontrollabile ex ragazzo da riformatorio, grazie anche alla musica che
sarà offerta dal basso di Luca Baldini, la chitarra di Massimo Ferri e il
clarinetto di Gianni Micheli, tre strumentisti che non hanno bisogno di alcuna
ulteriore presentazione, oltre ai dati anagrafici, per avere la certezza di
sapere di avere a che fare con talenti delle note.
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[Giovedì 23 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]
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