Passa la mozione che
forza il blocco
dei rilievi, delle opposizioni e del no
PISTOIA. I comunisti non
esistono più: sono stati spazzati via dalla caduta del muro di Berlino.
Peccato però che, dopo di loro, siano
venuti tutti gli altri e che, ultimi della fila, oggi Pistoia abbia i Pd,
quelli che davvero devono essere chiamati Partito Dominante.
La ragione del rammarico è chiara: non
sono mai stati democraticamente rispettosi delle regole. Un tempo arrivavano a
Budapest con i carri armati e il nostro legalitarissimo Presidente li applaudiva;
oggi arrivano a colpi di voto: ma un voto che cambia le regole del gioco mentre
si sta giocando, e che spinge alla approvazione – dopo 7 anni di inefficienza e
incapacità conclamata – un regolamento che passerà alla storia come quello
del Berti, il peggiore e il nato a forza, scolpito a colpi di rasoio.
Per arrivare a fare in 45 giorni ciò
che non hanno saputo fare in 7 anni, i compagni Pd di Pistoia accorperanno le
osservazioni in gruppi e discuteranno ‘a gruppo’. Poi, con ridicolissime
singole votazioni, chiuderanno la partita.
Il meccanismo amministrativo è ancora
sfuggente, come tutte le cose che tornano poco e sono fatte più di fumo che di
arrosto: ma questo è stato il suggerimento del segretario comunale Raffaele
Pancari che, con la sua interpretazione delle norme (tra l’altro liberamente scelte
dal Consiglio), ha offerto, alla Giunta e a Berti, ciò che più volevano: quella
via di fuga che cercavano in tutti i modi per togliersi d’impiccio e ingessare
davvero Pistoia, lasciando la via aperta a 250 nuove unità immobiliari, però.
L’Italia ha bisogno di riforme. A
partire dall’abrogazione della Bassanini, con le sue anomale aberrazioni
necessarie e conseguenti.
E ora, se vi sembra che facendo così si
faccia sul serio, Pistoiesi, continuate a votare Pd.
Il successo è assicurato.
Q/n
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[Lunedì 20 febbraio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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