PISTOIA. A parte il fatto che Shoah, in generale, si scrive
con la «H» finale, e che i vitatori saranno da intendere, qui,
come visitatori, la prima e unica cosa che viene in mente, vedendo la
foto pubblicata,
sono le parole di Primo Levi premesse, in forma di versi, a Se
questo è un uomo:
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Il resto – compresi i tre vitatori
ritratti – credo che sia tutta una fin troppo facile retorica.
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 26 febbraio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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