La
proposta di legge «Adeguamento alla media europea degli
stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza
nazionale e locale» – L’elenco dei Comuni nei quali depositare
la firma – Un’iniziativa passata sotto silenzio che scade il 13 marzo
QUARRATA-PISTOIA. Scrive Oscar Tonini:
Bianchini, ho avuto il piacere di
conoscerla in occasione del convegno organizzato da Daniela Simionato lo scorso
anno a villa Cappugi e continuo a seguirla sul suo blog.
Le scrivo perché in questi giorni sulla
stampa sono stati pubblicati i redditi dei componenti del governo e gli
stipendi dei manager pubblici, in particolare questi ultimi hanno gli stipendi
in assoluto più alti al mondo, vedi pag. 24 del Sole 24 ore di venerdì
u.s., come se la nostra amministrazione pubblica fosse la migliore al mondo e
sappiamo che non lo è e poi, perché ci sono ben 6, ripeto sei, Direttori
generale Inps con stipendi da 296.208 a 333.416 euro?
I “nostri” parlamentari risultano i più
pagati al mondo e mentre a tutti i cittadini italiani si chiedono sacrifici per
risanare le finanze pubbliche questi, in quanto appartenenti ad un organo
costituzionale, sono “liberi” di decidere se tagliarsi o meno le indennità
parlamentari.
Tutto questo mi serve come premessa per
la richiesta che volevo farle.
In questi giorni ho scoperto che c’è
una iniziativa per la promozione della proposta di legge di iniziativa popolare
dal titolo: «Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti,
indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale», pubblicata
sulla G.U. n. 227 del 29-9-2011.
La raccolta di firme, minimo 50.000,
viene effettuata tramite appositi moduli, in tutti i Comuni.
Lei ha visto sugli organi di stampa o
sulle televisioni, pubbliche o private, notizie di questa iniziativa?
Le chiederei di dare, sul suo blog, una
adeguata diffusione a questa iniziativa che termina il 13 marzo prossimo.
Grazie
Oscar Tonini
non solo non ho visto niente, ma non mi
pare di avere letto neppure niente del genere da nessuna parte.
Per questo motivo la accontento molto volentieri
e lancio, a tutti i lettori, questa iniziativa popolare, con l’invito,
ovviamente, a perdere 10 minuti per andare a firmare e per cercare di porre un
freno alle bocche mangiatutto dei nostri politici, quei paladini del
popolo che Totò, già nel lontano 1963, nel film Gli onorevoli (vedi),
incarnava nel suo personaggio di Antonio La Trippa, invitando i suoi
coinquilini a… “votare La Trippa”, con un evidente doppio senso per certe
predilezioni dei Deputati della Repubblica.
Se lei pensa che il Sindaco di
New York svolge il suo mandato per la simbolica cifra di 1 euro, come è stato
scritto in questi giorni, sono sicuro che le prenderà male vedendo quanti
quattrini ci macinano i nostri solerti difensori!
Eccola accontentata, dunque. E
spero che la cosa sia davvero efficace.
Un cordiale saluto a lei e a
presto
e.b.
* * *
Adeguamento alla media europea
degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di
rappresentanza nazionale e locale
Uno spiraglio di cambiamento da
realizzare con urgenza
Ai sensi degli articoli 7 e 48
della legge 25 maggio 1970 n. 352 la cancelleria della Corte Suprema di
Cassazione ha annunciato, con pubblicazione sulla G.U. n. 227 del 29-9-2011, la
promozione della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo:
«Adeguamento alla media europea
degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di
rappresentanza nazionale e locale».
L’iniziativa, nata in modo
trasversale ai partiti e promossa dal gruppo facebook “Nun Te Regghe Più”, dal
titolo della famosa canzone di Rino Gaetano, ha come obiettivo la promulgazione
di una legge di iniziativa popolare formata da un solo articolo:
“I parlamentari italiani
eletti al senato della repubblica, alla camera dei deputati, il presidente del
consiglio, i ministri, i consiglieri e gli assessori regionali, provinciali e
comunali, i governatori delle regioni, i presidenti delle province, i sindaci
eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione
pubblica, ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti,
stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di
acquisto nell’unione europea, più della media aritmetica europea degli eletti
negli altri paesi dell’unione per incarichi equivalenti”.
La raccolta firme viene
effettuata tramite appositi moduli vidimati depositati negli uffici elettorali
dei comuni italiani.
Qui l’elenco aggiornato in tempo
reale dei comuni nei quali è già possibile andare a firmare: http://nunteregghepiu.altervista.org/comuni.htm.
L’iniziativa è completamente
autofinanziata dai promotori e dagli aderenti, quindi la diffusione dei moduli
potrà essere non omogenea. Eventuali segnalazioni di Comuni sprovvisti di
moduli potranno essere effettuate direttamente nel gruppo facebook
http://www.facebook.com/groups/nunteregghepiu/ o
all’indirizzo di posta elettronica legge.ntrp@gmail.com
50.000 firme sono il minimo
richiesto dalla legge per la presentazione della proposta,
80.000 sono il numero necessario
per sopperire ad eventuali errori e anomalie di raccolta: ma il vero obiettivo
è quello di poter raccogliere le firme di tutti gli italiani stanchi di
mantenere i privilegi di una classe politica capace solo di badare ai propri
interessi personali.
Una firma non costa molto,
continuare a restare indifferenti costa molto di più.
Andate a firmare nel vostro
comune e non fatelo da soli.
Inizia ufficialmente la raccolta
firme per rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica.
Da lunedì 19 dicembre tutti i
municipi sono attivi per la raccolta delle firme.
Vedere anche il link: http://anpigrosseto.wordpress.com/2011/11/21/adeguamento-alla-media-europea-degli-emolumenti-degli-eletti-negli-organi-di-rappresentanza-nazionale-e-locale/
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 26 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.