giovedì 20 dicembre 2012

IL NATALE POVERO, IL CONSUMISMO E LA ‘REGOLATINA’ DI DON LUIGI EGIDIO CHE NON COMPRERÀ PIÙ CRAVATTINE DA 130 €


PISTOIA. Il Cristiano Semilefevriano (vedi) ieri sera ha visto la trasmissione di Tvl Canto al Balì, e ci scrive:

Il Bologna è la mia squadra di calcio del cuore.
Ieri sera ha battuto il Napoli e io ero molto felice, al punto da continuare a guardare la tv – cosa che raramente faccio – ed imbattermi in una trasmissione condotta da Luigi Egidio Bardelli e da altri tre ospiti che discettavano, per quel poco che ho ascoltato, di consumismo, consumo e necessità di ben operare.

Alla destra del Padre, Luigi Egidio, sedeva un signore con una maglietta alquanto sciccosa , di marca Fred Perry, quindi piuttosto caruccia e di colore appropriato al momento natalizio, ovvero rosso/viola , il colore dell’Avvento; la sovraimpressione mi ha detto trattarsi di don Pier Giorgio Baronti, quello del tappeto di Instabul (per lui), Costantinopoli (per me).
Il nostro don Gagà che era seduto e del quale non ho potuto finire di ammirare i vestimenti, se di Prada, Gucci o di un banco del mercato, giustamente faceva notare che se il consumo è giusto e lecito perché riguarda le necessità quotidiane dei singolo, altrettanto non può dirsi di questo criminogeno, dico io – consumismo che è invece la degenerazione dei bisogni e delle necessità.
Faceva quindi giuste ed appropriate distinzioni che un prete normale non può non fare e pertanto mi sono quasi compiaciuto della capacità che questo sacerdote possiede di abbinare il gusto dei tappeti e del vestire a quello moralmente di più sua competenza ministeriale, perché è anche doveroso dire che non tutti nascono con l’aureola del martirio e la sana mistura che caratterizza il quotidiano del comune mortale sta proprio, talvolta, nell’eccesso, o nel difetto. È quindi vero che se l’abito non fa il monaco, nemmeno uno costosa maglietta di Fred Perry fa il prete e questo dico senza alcuna vena polemica o, peggio ancora, sarcastica.
don Baronti è rimasto giustamente “sul concetto generale “ di consumo e consumismo se non fosse che Luigi Egidio, per fare vedere che bravi come lui non ce ne sono, è uscito fuori dal seminato: come?
Ha ripreso e concordato con i concetti espressi da don Baronti, aggiungendo che è veramente l’ora di darsi una regolatina verso il basso; anch’io, ha detto, toccandosi il nodo della cravatta, non comprerò più cravatte da €. 130, al massimo da €. 30.
Non pensiate che stia scherzando, ha detto proprio così. Il seguito non posso raccontarvelo perché sono tornato a seguire i commenti del post partita del “mio” Bologna e a fare una ricognizione delle mie cravatte che non uso più, perché mi sono votato alla maglietta col collo alto.
Quasi quasi le regalo tutte (ho anche Pucci ed Armani) a Luigi Egidio.
Può essere una buona idea?
Cristiano Semilefevriano
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 20 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

10 commenti:

  1. Penso proprio che Luigi abbia voluto fare il pottone: le sue cravatte, anche quelle antiche, mi son sempre parse "grande magazzino style" (di quelle, per intenderci, prendi tre e paghi due. In tutto per 20 euri).

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    1. La buona idea sarebbe avere il coraggio di mettere il proprio nome e cognome sulle sue dichiarazioni caro Cristiano.

      Ho ricevuto una lettera che commenta così:
      "Le polemiche espresse da misteriosi anonimi che grazie a questa sublime testata di 'Informazione, critica, commento & satira politica' sono veramente strepitose. Mi viene da pensare che dietro a tutti questi pensatori ci sia la penna del prof. Bianchini! Accuse gratuite, fatti zero, pesanti giudizi su persone sconosciute agli anonimi cui spira. Insomma, una bella gag.

      Firmato
      Super Carotina Bip"

      Seguiti, Bianchini.

      Sto ancora aspettando una notizia degna di questo nome.

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    2. ANONIMI, PSEUDONIMI E INTERVENTI ‘ECCENTRICI’

      Dietro il suo commento, dottor Guardincerri, mi arriva, a razzo, questa precisazione del “Cristiano Semilefevriano” che lei apertamente spregia e che riconduce – molto imprudentemente e perciò pericolosamente – alla mia persona, con una palpabile e ben avvertibile presunzione che la pone ancora fra i giovani goffi e inesperti che s’avventurano nelle supposizioni e finiscono, spesso, con il trovarsi dinanzi a delle “supposte”.
      Legga bene e mediti, ché male non le farà senz’altro:

      Egregio Sig. Luca Guardincerri,
      le debbo alcune precisazioni sul mio pseudonimo che spero vorrà comprendere, tanto più che lei stesso usa una lettera a lei inviata e firmata allo stesso modo. Con una differenza, però: Bianchini conosce i mittenti dei post, e, a richiesta, garantisce loro uno pseudonimo. E se fossi un Membro del Consiglio della Fondazione (che non conta un fico secco) e temessi ritorsioni e riprovazioni di carattere civico?
      E se fossi un futuro pensionato della Cassa in procinto, una volta andato in pensione, di dire veramente come la penso, firmandomi? Sarei intelligente a farlo adesso? Vede, essendo nipote di don Baronti, penso sia un uomo giovane e quindi o già dentro certe logiche di appartenenza od ancora fuori dalle medesime: se posso dargli un consiglio, stia lontano da certi ambienti e da certe persone, poi faccia lei.
      In quanto alla trasmissione televisiva, perché il sig. Luigi Egidio Bardelli non ne offre una riproduzione al blog?
      Se mai avessi male udito o male interpretato certi argomenti, le assicuro che sarei il primo a fare pubblicamente ammenda. Glielo prometto, ma lei si dia da fare in tal senso.
      Per quanto riguarda Bianchini e le considerazioni sulla sua persona, credo proprio che lei stuzzichi il can che dorme…
      Comunque buon Natale, anche a suo zio.
      Cordialmente,
      Cristiano Semilefevriano

      Per concludere, la ringrazio delle accuse di non fornire mai nessun fatto a sostegno di quello che dico. Lei, però, legga meglio questo blog che, ad ogni affermazione, fa coincidere un documento: e di quelli inoppugnabili, ufficiali – di Camera di Commercio, di Banca, di Tribunale. Che persone come lei, e che lei frequenta, spregiano e continuano a fare quello che credono o che vogliono, impipandosene di tutto e di tutti, e anzi con la silenziosa connivenza di tutto e di tutti – fra cattolicesimo e massoneria, che non è solo quella dei grembiulini, come lei ben sa.
      Grazie ancora. Perché – e chissà come saranno contenti alcuni dei suoi amici e fiancheggiati nei prossimi giorni… – ora che lei insiste, il can che dorme si sta stirando per risvegliarsi e sta per soddisfare le sue legittime richieste di lettore affezionato con una scarica di note e di post.
      Presto vedrà documenti certi in linea. Saranno post direttamente dedicati a lei, dottor Guardincerri. Ma per favore non faccia il “ganzino di Pisoia” e non li contesti, perché saranno – vedrà – incontestabili: li stampi, invece, li incornici e se li metta al capezzale del letto. Per evitare di ricadere in tentazione, domani, ripetendo l’errore di presunzione che le è abituale: quello di parlare a vanvera e senza argomentazione (è un vizio appreso alla facoltà di Economia e commercio…?).
      Come vede quando ho qualcosa da dire, lo dico e lo firmo, se è mio. Oltretutto io non sono cattolico-credente-praticante, e mi resterebbe molto difficile nascondermi dietro un paravento/paramento che non è la mia veste, come accade, al contrario, spesso, in ambito confessionale…
      A prestissimo, quindi, con i doni Natalizi.

      Edoardo Bianchini

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  2. Egregio Prof. Bianchini,
    Non ho niente contro di Lei anche se, non le nascondo, chi scrive sul suo Blog da la sensazione di essere in sintonia con Lei, con il suo pensiero e idee. Naturalmente è una sensazione, una personalissima impressione! Quindi Le chiedo scusa se questo non corrisponde a realtà. Per quanto riguarda mio nipote : lo devo difendere? la parentela lo imporrebbe...ma voglio solo precisare che anch'io su una certa questione la penso come lui: cosa dovrei fare di fronte alle reiterate scemenze del Sig.Cristiano semilefreviano? Posso ignorarle? Certo posso anche ignorarle. Ma se non volessi e mi sentissi offeso? Certo mi si dirà che ho la coda di paglia...che da prete dovrei saper sorvolare o, se si vuole, cristianamente perdonare! Vede essendo senza la tonaca, magari con una semplice maglietta regalata di color viola in omaggio alla mia squadra del cuore, LA FIORENTINA, sono comunque da prendere per i fondelli da un Illustre sconosciuto. A lei tutto questo sembra giusto? E' regolare? Io mi firmo e tutti mi conoscono. La faccia io ce la metto, mi vesto a modo mio, compro il tappeto per la Chiesa a "Costantinopoli" ...non ho la Sacra Eloquenza di tanti che scrivono sul suo Blog, parlo così, come so esprimermi ecc. ecc. Ma Lei, per cortesia, mi risponda : E' LOGICO CHE QUALCUNO IN MODO ANONIMO DEBBA PRENDERSI GIOCO DELLE PERSONE? A Lei evidentemente tutto questo va bene! A me no. Comunque anche se le mie risposte alle provocazoioni sono "modeste" continuerò leggere, a divertirmi e se per caso dovessi riscontrare espressioni lesive della mia dignità farò quello che tutti fanno. Lei dice di non aver fede per cui non le auguro Buon Natale ma Buone Feste. Don Piergiorgio Baronti

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  3. Si limiti a fare il Prete/ Sacerdote. Con i tempi che corrono....Auguri di un Santo Natale e, forza Fiorentina!

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  4. Caspita, ma è proprio così difficile da accettare il naturalissimo dato per cui così come esiste una quota di persone che NON condivide ciò che dice il blogger, c'è ANCHE una percentuale di persone che invece condivide quanto viene detto qui?

    Tra l'altro, noto che su questo blog vengono pubblicati anche comunicati stampa che nulla hanno a che vedere col pensiero personale del blogger, in ossequio a quella libertà che dovrebbe essere propria del mondo dell'informazione in generale.

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  5. Caro Alessandro Bonacchi, il fatto che tu dica : "Forza Fiorentina" mi fa molto piacere....ma, se dovessi "limitarmi a fare il prete/sacerdote" forse non dovrei neppure dilettarmi di calcio o di Basket! Se poi aggiungi "Auguri di un Santo Natale" ti sento ancora più vicino ....ma vorrei chiederti : " Perché una buona volta non mi vieni a trovare, ci guardiamo negli occhi e mi spieghi bene bene cosa significa per te fare il prete, limitarsi a fare il sacerdote/prete "? Che problemi hai, non ti mangio mica? Perché continuare in questa polemicuccia a distanza che certamente non cambia assolutamente niente ne in me ne in te? Vedi...una volta conoscevo uno con il tuo nome e cognome : lo chiamavamo "Papa" ! Non sarai mica tu il Papa? Come fai ad arrogarti il diritto di dirmi che devo limitarmi a fare il prete? Chi credi di essere? Comunque, non te ne voglio, auguri anche a te : ti scrivo proprio prima di iniziare la Veglia di Natale, pregherò anche per te. Se non ti fa bene male di sicuro non ti farà! Ciao. Non so sia rivolta a me la riflessione della Signora Giuseppa Pepponi. Se non è per me chiedo scusa. Se per caso mi riguarda vorrei solo replicare che io mi limito a rispondere a chi mi tira in ballo e che, come credo sia mio diritto, chiedo solo di uscire dall'anonimato se si vuole essere corretti quando si offendono persone, si dicono falsità e si cerca di ridicolizzarle? Se c'è una libertà di stampa, quando questa è lesiva della dignità di una persona, è ancora libertà? E non sono ammesse repliche da chi si firma regolarmente e si rende visibile?

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    1. Oggettivamente non mi rivolgevo a lei, ma ho espresso solo una considerazione relativa al commento di Super Carotina Bip così come riportato da Luca Guardincerri: mi sembrava inappropropriato scrivere sotto il nome di quest'ultimo, visto che a parlare era una terza.

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  6. Fare il prete, specie oggi, è un "mestiere" difficile. Non contenti mai nessuno.
    Chi ti tira a destra e chi a sinistra.
    Chi ti vorrebbe così e chi in modo opposto.
    Chi pretende di insegnarti a fare il prete e magari farebbe bene a rileggersi il Vangelo.
    Chi vorrebbe i preti sempre con le tonache e chi li vorrebbe mai riconoscibili come preti.
    Don Baronti: non te ne avere, non te la prendere.
    Vai avanti per la tua strada, che oggi - come sempre - è una strada difficile e controcorrente ma fondamentale nella continua ricerca (che in molti fanno anche se all'apparenza può non parere) di quel Dio che per volerci più bene è stato così scandaloso dal ... diventare bambino.

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  7. Lago Scaffaiolo, forse senza volerlo, interpreta la chiesa moderna: una Babele dove c'è il tutto ed il contrario di tutto. Non una "ecclesia" ma una vera e propria "dissociazione". Comunque il dibattito è positivo perchè fa riflettere; comunque. Don Baronti è simpatico, e se nella sua "missione" e non "mestiere" è ancora contemplato il Sacramento della Confessione, vedi mai che.......

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