di LUIGI SCARDIGLI
PISTOIA-MONSUMMANO. Giusto il tempo di riordinarsi dalla felicità delle
festività natalizie – anche se a ridere veramente saranno in pochi – che l’Associazione
teatrale pistoiese propone, come battesimo culturale del nuovo anno, due
rappresentazioni particolarmente interessanti.
Precedenza, cronologica, a Carlo Monni – un autentico pazzo,
ma veramente – che vestirà i panni cucitigli da Angelo Savelli ne La beffa del grasso legniaiuolo, in
scena, al Montand di Monsummano, sabato 5 gennaio alle ore 21.
La i, quella tra la n e la a, a me
(legniaiuolo), parrebbe di troppo, ma ho prontamente telefonato all’addetta
stampa del teatro, Francesca Marchiani, che mi ha assicurato che anche i suoi
dubbi sono stati fugati dalla Compagnia diretta interessata, che ha preteso,
nel nome delle tradizioni degli scritti a cui la beffa fa riferimento, così la
scrittura.
Al di là di questi superabilissimi sofismi, l’appuntamento è
pregiato, nel nome dell’autentica irriverenza del protagonista, Carlo Monni,
una prosecuzione della terra, un’incarnazione della blasfemia, che apporterà al
testo già particolarmente esposto alla burla, all’ironia e ai doppi sensi,
tutta la sua incrollabile travolgente energia, che si avvarrà della
collaborazione, sul palco, di Lorenzo Bolognesi, Andrea Bruno Savelli Ludovico
Fedegni e Leonardo Paoli, fino ad arrivare alla partecipazione di Massimo Grigò.
Nel secondo fine settimana di gennaio, invece, al Manzoni,
la stagione riaprirà battenti e sipario con La
grande magìa, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria, che pare voler
essere, umoralmente, la degna e nobile prosecuzione delle tematiche che
verranno sfiorate con la novella del ’400 a
Monsummano. Per la regìa di Luca De Filippo, nipote dell’incommensurabile
Edoardo, autore della commedia, scritta per dare vita ed intreccio a quei piani
interscambiabili e interscambiati della realtà e della finzione, del sogno e
della magìa, appunto.
Accanto al regista, al di qua del sipario per il tributo di
applausi, Massimo de Matteo, Nicola Di Pinto, Carolina Rosi e con Giovanni Allocca,
Carmen Annibile, Gianni Cannavacciuolo, Alessandra D’Ambrosio, Antonio D’Avino,
Paola Fulciniti, Lydia Giordano, Daniele Marino e Giulia Pica; le scene e i
costumi sono realizzati da Raimonda Gaetani e le luci da Stefano Stacchini.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 24 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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