sabato 29 dicembre 2012

L’OSPEDALE PACINI? DEVE ESSERE POTENZIATO E NON DISMESSO


di Cristina Gavazzi [*]

Pronto Soccorso di eccellenza per la prima diagnosi e l’invio del paziente al centro più idoneo

PISTOIA-SAN MARCELLO. Gli interventi sulla stampa, riguardo la riduzione (temporanea) dei servizi dell’Ospedale di San Marcello, ci inducono ad anticipare la nostra proposta, contenuta nel documento per la montagna che verrà presto presentato.

Un piccolo ospedale, con una scala inferiore a quella ottimale, ma vicino a comunità distanti da altri ospedali, può essere considerato uno spreco. In realtà, parlando di salute, la qualità dell’offerta al cittadino è un prerequisito superiore rispetto all’economicità, soprattutto in un territorio che presenta particolari condizioni geomorfologiche, ancorché con una limitata densità di popolazione, con una potenziale utenza straordinaria derivante dal turismo bianco e verde, quindi praticamente durante l’intero corso dell’anno.
Fermo restando che la popolazione di riferimento deve vedersi garantita una prestazione sanitaria e socio assistenziale in un presidio di zona, è auspicabile che l’Ospedale lavori per innovare il proprio contesto e si funzionalizzi al territorio, rendendo disponibili i propri spazi per offrire un percorso socio assistenziale ai cittadini che ne abbiano bisogno.
E proprio la funzione del Pronto Soccorso anziché spegnersi, deve essere potenziata e trasformarsi in servizio di eccellenza per la prima diagnosi e l’invio del paziente al centro più idoneo per la patologia in corso.
Inoltre le risorse tecnologiche disponibili come la telemedicina, il teleconsulto, la teleassistenza, coronerebbero l’importante funzionalità del presidio di San Marcello per la cura e l’assistenza di pazienti con patologie particolari, croniche e a rischio, che si trovino anche nelle località più disagiate del comprensorio montano.
È su queste dotazioni e con queste prospettive che anche le associazioni di volontariato e l’Azienda Sanitaria dovrebbero confrontarsi e giungere ad un proficuo accordo che risponda alle esigenze della popolazione stanziale e occasionale.
Infine, se non altro, impariamo a copiare da altre realtà che funzionano e che, con l’utilizzo di tecnologie adeguate, riescono a produrre un multiservizio avanzato al minor costo (Soccorso sanitario, ma anche Protezione civile in caso di calamità, Vigili del fuoco in caso di incendi, Polizia municipale, Soccorso alpino) con una spartizione di spese per un maggior numero di risorse.
[*] – Consigliere Provinciale Pdl
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[Sabato 29 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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