domenica 23 dicembre 2012

FARMACIA COMUNALE DI SAN MARCELLO. LE DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE SERGIO GORI


I dipendenti sono l’ultimo pensiero della Giunta Cormio

SAN MARCELLO-MONTAGNA. I sindacati si sono dichiarati in aperto disaccordo con il progetto-Cormio di privatizzare la farmacia comunale.
La Nazione oggi scrive:

A questi replica l’assessore al personale Sabrina Sergio Gori. «È vero che la farmacia chiude con un utile – ha detto l’assessore – ma bisogna anche avere presente che questo edificio ha bisogno di essere ristrutturato e che aprire un mutuo di circa 200mila euro ha comunque un costo. Quindi alla fine, visto che la ditta che vincerà la gara si accollerà anche questa spesa, bisogna vedere se vi è ancora un guadagno effettivo.
Inoltre i sindacati vorrebbero la sicurezza che il personale rimanesse a lavorare in montagna? Beh, questa garanzia è impossibile darla. Garantiremo che le quattro operatrici non perderanno il lavoro, perché è un diritto loro ma su eventuali trasferimenti non possiamo dire. Infine i sindacati avrebbero voluto che un dipendente della farmacia venisse assunto in comune con un altro profilo professionale. Ma con quale competenza tecnica visto che si tratta di un farmacista?». Intanto le procedure per aprire la gara di appalto stanno proseguendo bene e l’ipotesi dell’assessore è quella che con il nuovo anno si potrà indire la gara.

In soldoni, ballanti e sonanti, la risposta della ex-Sindaca di Quarrata significa soltanto che:

  1. il Comune se ne frega dei dipendenti
  2. i dipendenti possono andare anche a lavorare a Lucca, basta che lavorino
  3. l’essenziale è scaricare qualsiasi peso oneroso per gli amministratori – il fattore umano viene dopo (se viene).
 Non può rispondere diversamente, l’Assessore Sergio Gori. Perché nasce da una mentalità di padroni e finisce nel Pd solo perché, grazie a Di Pietro, la Prima Repubblica è gloriosamente finita.
E con la mentalità padronale e aziendalistica, che si ritrova, risponde: perché il Pd e il cuore che batte a sinistra non lo fanno le etichette o le posizioni sulle sedie, lo fanno le convinzioni profonde che si succhiano con il latte materno; gli ideali e, anche, i bisogni.
L’Assessore, nella sua ricchezza, non può pensare al resto perché… pancia piena non conosce digiuno – si diceva a Quarrata, dove la Sabrina è nata.
E poi l’Assessore a San Marcello è una perfetta estranea. Che gliene importa dei problemi del non-suo Comune…?
e.b. blogger
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[Domenica 23 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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