mercoledì 26 dicembre 2012

QUANDO IL BATTESIMO LO CHIEDONO PERSONE ADULTE


In tutte le parrocchie una lettera del vescovo il giorno dell’Epifania – La Chiesa di Pistoia fa i conti con i “ricomincianti”

di Mauro Banchini [*]

PISTOIA. La Chiesa di Pistoia ripristina il cosiddetto “catecumenato degli adulti”: un cammino di accompagnamento alla fede cristiana di chi, in età decisamente più adulta rispetto ai percorsi tradizionali, chiede di essere battezzato e, dunque, di diventare cristiano. E parte proprio nel giorno in cui, secondo il detto popolare, “tutte le feste le porta via”: cioè il 6 gennaio (che nel 2013 cadrà di domenica), festività dell’Epifania (cioè manifestazione pubblica) di Gesù.

Quel giorno, al termine di ogni messa, sarà data lettura, in tutte le parrocchie, di una comunicazione del vescovo in cui si annuncia il ripristino di questo particolare cammino di fede (la lettera del vescovo sta per essere inviata a tutti i parroci, ma il cammino è già stato discusso e approvato in Consiglio presbiterale e con i Vicari foranei). Nei giorni successivi in ogni parrocchia saranno raccolti i nominativi delle persone che nel frattempo avranno chiesto di essere coinvolte e il percorso inizierà in Quaresima.
Si attua così – scrive don Cristiano D’Angelo, vicario diocesano per la Pastorale – uno dei punti del programma pastorale 2012/2014 indicato dal vescovo Mansueto Bianchi e intitolato proprio “ripristino del catecumenato degli adulti”.
Con questa espressione ci si riferisce alle persone adulte, mai battezzate, che richiedono questo primo sacramento (“Un fenomeno – scrive mons. Bianchi – che sta crescendo in tutta Europa – e che al di là dei numeri ha una sua importanza qualitativa perché ci offre l’occasione per metterci in uno stato di missione, ci dà un metodo e un percorso di annuncio ai cosiddetti lontani”). Nella realtà pistoiese, i numeri degli adulti che chiedono di essere battezzati perché non lo sono stati da piccoli, non sembrano molto alti: qui il fenomeno è ancora limitato (sono appena una decina di persone all’anno) ma certo in crescita, accompagnato anche da un certo numero di immigrati adulti che si convertono al cristianesimo
La Chiesa di Pistoia inizia dunque un nuovo percorso – ancora sperimentale – per accompagnare al Battesimo chi chiede di diventare cristiano: viene creata una equipe diocesana, saranno annunciati i calendari degli incontri di nuova educazione alla Fede con una durata non inferiore a due anni (“essendo questo il tempo minimo perché chi non sa nulla del Vangelo e della vita cristiana possa conoscere a sufficienza i fondamenti della fede cristiana” scrive don D’Angelo) e la celebrazione dei Battesimi sarà fatta da vescovo, per tutti gli adulti, in Cattedrale il giorno di Pentecoste. Sul sito web della diocesi (www.diocesipistoia.it) nelle pagine dell’Ufficio Catechistico sarà approntata una sezione specifica per il Catecumenato degli Adulti.
Oltre agli adulti che chiedono il Battesimo, esistono poi altre due tipologie di persone adulte in ricerca di un nuovo cammino di fede: quelle, già battezzate, che si accostano per la prima volta al sacramento della Cresima (magari perché chiedono di sposarsi in Chiesa e allora si rendono conto di non aver completato l’iniziazione cristiana, cioè di non aver “fatto Cresima”) e i cosiddetti “ricomincianti”.
Con quest’ultima espressione (“non brillante”, riconosce il vescovo) si intendono quelle persone che pur avendo ricevuto i sacramenti del Battesimo e della Cresima, si sono poi allontanati dalla Chiesa e dalla vita di Fede: arrivate per loro “nuove stagioni di vita”, sentono però il bisogno e decidono di riaccostarsi alla Fede (“della loro identità, coscienza e conoscenza cristiana – prosegue mons. Mansueto Bianchi – poco o nulla rimane: c’è però la preziosità di un desiderio, di una spinta, da non lasciar cadere”). Per loro (sulle 150 persone adulte ogni anno che chiedono la Cresima e un numero indefinito di adulti che vogliono “ricominciare”) sono previsti altri specifici cammini.
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[Mercoledì 26 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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