venerdì 28 dicembre 2012

PARLAMENTARI PD: PERCHÉ VOTERÒ CATERINA BINI


di ALESSANDRO ROMITI

AGLIANA-PIANA. Condivido il commento del lettore Mario Bonesi sul post, anche se non conosco bene Caterina Bini, tanto da potermi convincere sulla sua autentica capacità di rinnovamento del PD. Ho ricevuto la consigliera regionale in un’assemblea pubblica a Montale dove ero moderatore (vedi) e ne ho apprezzato – insieme agli altri componenti del Comitato – la sua disponibilità al confronto critico più esacerbato sulla grave minaccia dell’inquinamento causato dall’incenerimento dei rifiuti.

La freddezza e l’indifferenza delle istituzioni sofferta in un lustro di battaglia antinceneritorista (vedi) ha reso i cittadini molto sensibili alle aperture di considerazione delle denunce e istanze: con Caterina abbiamo trattato il merito degli argomenti e non si è mai permessa – diversamente dai suoi colleghi politici inceneritoristi spinti – di contestare il metodo spostando l’attenzione dalla luna, al dito.
Non ho ricevuto nessuna promessa d’invito o prelazione verso altre sedi politiche (neanche le avrei gradite: a tutti è noto che, sia io sia il Comitato, siamo invisi ai palazzi della politica del Pd) e quindi non ho nessun interesse da difendere, sfruttando l’auspicato successo di Caterina al Parlamento, ma mi fido del mio naso e credo, che lei mi abbia davvero dimostrato uno stile distinto, con un diverso approccio, già espresso dalle iniziative critiche contro l’assessore Ceccobao per la vicenda del trasporto dei treni (vedi).
Come dite? Il partito garantisce il successo solo ai boiardi strutturati, ovvero alla nomenklatura? Che quindi, la consigliera Bini, essendo stata politicamente poco allineata e altre volte troppo “autonoma”, avrà “poca “corda”?
Non m’importa affatto.
Sarà comunque un altro colpo di piccone al muro di gomma che ci circonda e che verrà così – spero presto – progressivamente ma inesorabilmente demolito per lasciare il posto a una nuova e diversa classe politica, sensibile all’attuazione di progetti davvero più vicini alle istanze dei cittadini in ricerca di quel rispetto e tutela dei “beni comuni” con criteri d’indirizzo democratici, praticati e non solo predicati al vento.
Il voto è l’unico momento in cui il cittadino può dire qualcosa e io intendo farlo, comunque.
Non svegliàtemi.
Auguri a Caterina Bini, esortandola – questo sì – a restare vicina alla gente.

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[Venerdì 28 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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